Barra da Tijuca si trova poco a sud di Rio e come cittadina non è granché, ma la spiaggia è lunga, di sabbia bianca e le onde sono belle, adatte ad un surf radicale. E’ proprio una barra (da qui il nome della spiaggia? No, Barra sta per quartiere) con diversi picchi sia destri sia sinistri. La line up raramente è affollata, ci si trova al massimo in tre o quattro sul picco e in più c’è da dire che i surfisti brasiliani sono davvero all’altezza della loro fama: simpatici, abili e corretti, con una imbarazzante venerazione per noi italiani, cosa che ancora non riesco a spiegarmi. Prima del viale a mare, sul marciapiedi, ci sono numerosi baretti col tetto di paglia dove si trova tutto il necessario per rifocillarsi dopo un paio d’ore di buon surf, con sottofondo Samba e Bossa Nova che qui non mancano mai. E’ possibile addirittura comprarsi aragoste appena pescate a pochi dollari e farsele cucinare sul posto. Meraviglioso! In Brasile basta pagare e puoi fare davvero di tutto. Le onde, come su tutta la costa di Rio, non sono lunghissime ma molto veloci e potenti tanto che non è difficile distruggere la tavola anche su di un semplice metro d’onda. Fortunatamente la spiaggia si sviluppa per un chilometro abbondante ed i picchi sono davvero tanti e tutti buoni. Basta fare un centinaio di metri con la tavola sotto braccio per trovare il posto adatto alle esigenze di chiunque, dal beginner all’ hot surfer. Fronte lungo, picco al centro, il tipico A-frame per intenderci con surfata possibile sia a destra che a sinistra. L’unica pecca è una fastidiosa tendenza a fare close out; per ovviare all’inconveniente i locals (e chi sa osservare ed apprendere il più possibile da loro) non partono proprio sul picco come siamo abituati noi, ma da una ventina di metri sulla destra o sulla sinistra dove l’onda si avvolge con minor velocità e con più pulizia. E’ un trucchetto che se s’impara ad applicare non solo evita brutte cadute ma per di più consente di riprendere, dopo qualche metro, l’onda stessa che si riforma pulita nell’inside. In queste condizioni è fondamentale la scelta della tavola giusta. L’ideale è entrare in acqua con tavole dotate di buon volume e non troppo strette, cioè adatte a beachbreaks potenti. Per il resto lo stile di vita brasiliano lo conosciamo ormai tutti, questo è un popolo che nonostante sacche di povertà estrema, sa vivere con una spensieratezza che noi europei abbiamo completamente dimenticato. La cucina è eccellente, il clima caraibico e le donne con fondoschiena leggendari. Nella settimana ho surfato in pratica tutti i giorni escludendo solo il sabato in quanto reduce da una serata Rio by night che ha lasciato il segno. L’importante è riuscire ad essere in acqua molto presto per non dire all’alba, quando cioè si hanno condizioni di mare lungo e regolare. Infatti, già verso la tarda mattinata si alza un fastidioso vento di mare che rende le onde imprevedibili e il mare incasinato, consigliando la maggior parte dei surfisti ad uscire dall’acqua ed a lasciare campo libero ai numerosi bodyboarders. Access It's 15 km from the downtown, you need only to take the highway Laga-Barra and then take the beach road. Distance In the city Walk Instant access (< 5min) Easy to find? Easy to find Public access? Public access Special access Don't know Surf Spot Characteristics Alternative name posto 8 Surf Spot Quality Wave quality Regional Classic Experience All surfers Frequency Very consistent (150 day/year) Wave Type Beach-break Direction Right and left Bottom Sandy Power Powerful, Fun Normal length Normal (50 to 150m) Good day length Long (150 to 300 m) Tide, Swell and Wind Good swell direction SouthWest, South, SouthEast Good wind direction North Swell size Starts working at Less than 1m / 3ft and holds up to 2m+ / 6ft+ Best tide position All tides Best tide movement Rising and falling tides More details Week crowd Empty Week-end crowd Few surfers Webcam url http://www.ricosurf.com.b... Dangers Additional Information Pick your surfboard and go to the water, you dont need to know more than that. Atmosphere In a hot weekend the beach is crowded with beatiful people, after the surf and when its flat the night is very good, you cant get bored there. General A fun wave for all surfes with rights and lefts.
Alcuni consigli: se in acqua si pu� stare tranquilli altrettanto non si pu� dire per le spiagge. Soprattutto in quelle famose di Rio si deve stare sempre in campana; le bande di ninos de rua sono micidiali, ti portano via tutto e non te ne accorgi nemmeno! Non si deve mai lasciare niente incustodito ma soprattutto non si deve MAI ostentare ricchezza: pu� servire con le ragazze se si � bruttarelli ma in altre circostanze serve solo a fare pessime esperienze. Sicuramente utile se non indispensabile avere un contatto locale che sappia consigliare e soprattutto ti sappia tenere lontano dai guai. Le vaccinazioni non sono obbligatorie ma occhio all' acqua non minerale e alla verdura cruda, il rischio � passare un paio di giorni seduti sulla tazza anzich� sulla tavola. Ogni volta che si entra in acqua � bene usare una buona crema solare perch� il sole, anche se spesso � filtrato e non te ne accorgi, strina ed anche parecchio. Irrinunciabili sono i tour di Rio di notte ma anche in questo caso occhio a non girare per alcuni quartieri da soli sul tardi. Non � il Far West... in alcuni casi � peggio! Se siete fortunati anche voi come me e avete un amico nella zona di Rio disposto ad ospitarvi, non vi resta che prenotare il volo ed andare, vi aspetta una vacanza a base di Samba, Saudade e Surf.
Brasile. Samba, Saudade e Surf Marted� 28 gennaio 2003, partenza da Malpensa ore 11.50. E� freddo e l�atmosfera � tesa non soltanto dal punto di vista atmosferico. Ci sono pi� soldati e poliziotti in tenuta antisommossa che passeggeri in partenza. Meno male che il mio aereo � in orario perch� non mi piace essere circondato da troppe persone armate fino ai denti, anche se per proteggere la mia incolumit�. Per la terza volta vado in Brasile ospite dell�amico Mirko, ex windsurfista, ex surfista, ex marito, ex bancario, insomma un �ex � a tutti gli effetti. Vive a Barra da Tijuca, una decina di chilometri a sud di Rio, splendido posto di onde. Inutile dire che ogni volta che l�amico mi propone di essere suo ospite, mi fiondo in agenzia di viaggi a prenotare. Il volo anche stavolta � lungo e noioso con cambio a Lisbona (attesa pi� di due ore) e scalo tecnico a Recife. All�arrivo all�aeroporto di Rio mi attende una coppia di anziani signori che naturalmente non conosco. Mi chiedono gentilmente se sono io l�italiano amico di Mirko. Lo intuiscono probabilmente dalla mia italianissima faccia oppure dalla tavola che mi porto dietro, non lo so. Rispondo di s� affascinato dall�aspetto di questi due splendidi esempi di signorilit� carioca. Mi dicono essere i genitori di Tita; Tita?! E chi ca++o �? No, non ci posso credere: Mirko si � sposato senza dirmi niente! Pi� tardi egli stesso mi spiegher� di non aver detto nulla proprio a nessuno, nemmeno all�ex moglie che vive in Italia. Ci manca solo che faccia sfornare a Tita anche un paio di marmocchi e siamo a posto, grande Mirko. Che sia pazzo lo sempre saputo, ma ogni volta questo personaggio riesce a sorprendermi; come quando s�intubava a Mundaka nei set pi� grossi e spariva sott�acqua per alcuni interminabili secondi per poi riemergere ridendo come un cretino, oppure quando un giorno improvvisamente si licenzi� dalla banca per la quale lavorava per trasferirsi appunto in Brasile dicendoci che non ne poteva pi� di mettersi giacca e cravatta ogni mattina. Ormai � notte, sono stanco dopo pi� di dieci ore di volo ma durante il tragitto verso casa sua non posso che soffermarmi ancora una volta a contemplare lo spettacolo di Rio. La spiaggia di Sao Conrado, Copacabana e Ipanema. Vedo il bianco delle onde nel buio della notte e gi� mi pregusto questo soggiorno a base di Samba, Saudade e Surf. Tratto da: http://digilander.libero.it/ilMagna/ e scritto da: David "ilMagna" Magnanini
Rio de Janeiro si trova nell’omonimo stato nel sud-est del paese. La città (7.000.000 abitanti) anche se se ha perso dal 1960 il titolo di capitale politica del Brasile, può giustamente ancora considerarsi come quella turistica, oltre che culturale, dell’intero paese. Situata in una posizione strategica sull’Oceano Atlantico e con alle spalle il rilievo montuoso della Serra da Carioca, la città è stata sempre nel corso dei secoli oggetto di mira di tutti i popoli che hanno provato a conquistare la zona, trovando il suo momento di massima espansione nel XVIII sec., quando dal suo porto transitava l’oro proveniente dal Minas Geiras. Grazie a questa posizione invidiabile, al clima sempre mite, al calore della sua gente e, soprattutto grazie al Carnevale, la più grande festa del mondo, Rio de Janeiro rappresenta sicuramente una delle mete turistiche più ambite e ricercate in ambito internazionale, ed è un luogo affascinante dove divertirsi tutto il giorno al ritmo di samba. La città è dominata dalla celebre statua del Redentor posta sulla cima del Corcovado, è costituita da quartieri storici che danno nome alle celebri squadre di calcio della città (ce ne sono centinaia) come Flamenco e Botafogo, dal Maracanà, dove si trova uno degli stadi più grandi del mondo, e dalla spiaggia di Copacabana, sinonimo di divertimento, sole, calcio e beach volley, nonché di belle ragazze, nel mondo. Per il resto la città, purtroppo, presenta prevalentemente nella zona settentrionale una parte più povera e malfamata, che risiede nelle celebri favelas (baraccopoli) in condizioni di miseria e criminalità, e è opportuno ricordare che per motivi di sicurezza è opportuno non lasciare incustoditi denaro e oggetti di valore e di diffidare di luoghi sconosciuti soprattutto nelle ore notturne. Nella zona meridionale invece risiede la popolazione benestante. Rio de Janeiro è famosa in tutto il mondo per la samba, il mare, la birra e soprattutto per il Carnevale, il momento in cui i Cariocas danno sfogo alla loro indole passionale. Il periodo migliore per visitare la città è quello che và da gennaio a settembre, e generalmente chi si reca per la prima volta a Rio lo fa in occasione dei festeggiamenti del Carnevale. Oggi Rio de Janeiro è un importante centro turistico, amministrativo, politico e culturale del Brasile e una delle città più conosciute al mondo. La moneta è il Real, e Rio de Janeiro, come tutto il Brasile, non è molto caro per noi italiani e offre soluzioni per ogni possibilità e richiesta. La lingua ufficiale è il portoghese, non è diffuso l’uso di altre lingue come l’inglese.