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Viaggiare Sicuri Egitto

Ultimo aggiornamento: 10/03/2024
Informazioni Generali

Indicazioni generali, ordine pubblico e criminalita'

Dal 2011 l’Egitto è stato attraversato da profondi rivolgimenti politico-sociali ed il contesto politico-regionale relativo alla questione palestinese può avere riflessi sulla stabilità sociale e movimenti di protesta.

I connazionali che si recano nel Paese per motivi professionali, di studio o turistici, devono essere pienamente consapevoli di tale contesto generale, così come dei rischi di detenzione o di altre misure coercitive connesse alla partecipazione ad attività politiche o anche soltanto a discussioni potenzialmente ricollegabili al contesto politico interno, come dimostra l’omicidio di Giulio Regeni. Come noto, nel 2016, è stato rinvenuto, vicino al Cairo, il corpo del giovane ricercatore italiano, torturato e barbaramente ucciso.

La partecipazione a manifestazioni politiche non autorizzate è punita severamente. Si raccomanda pertanto ai connazionali in viaggio nel Paese di non partecipare o comunque di non avvicinarsi ad eventuali proteste di piazza e, più in generale, di astenersi da dichiarazioni di carattere politico, anche tramite i social media. La legislazione locale è molto rigida nei confronti di attività reputate “sovversive” o ritenute, in qualche misura, tali da minacciare la stabilità dello Stato. Si tratta di reati che prevedono pene detentive molto severe ed il ricorso a periodi di carcerazione preventiva (fino a un massimo di due anni), in attesa del processo.

Non si può escludere, inoltre, che, in caso di fermo di Polizia, le Autorità locali si riservino di verificare i contenuti di profili social, o di dispositivi mobili, con particolare riguardo a contenuti di carattere politico che possono configurare ipotesi di reato perseguibili con pene pesanti.

Si raccomanda di non scattare foto, nemmeno con il cellulare, in situazioni di tensione sociale in prossimità di eventi o punti sensibili.

In caso di fermo da parte della Polizia, va chiesto immediatamente di essere messi in contatto con l’Ambasciata italiana per ricevere la necessaria assistenza.

Permane, inoltre, un generale rischio legato ad attività terroristiche, particolarmente nell'area del Sinai. Le zone di confine con Israele possono essere potenzialmente interessate dagli eventi in corso nel Paese. 

In tutto il territorio nazionale si sono registrati casi di micro-criminalità quali borseggi, rapine e furti d’auto. Le Autorità egiziane hanno pertanto stabilito un sensibile aumento dei controlli, in particolare su persone e bagagli presso gli aeroporti. A seguito dell’incremento degli incidenti stradali, anche mortali, avvenuti in diverse località dell'Egitto, si invitano i connazionali a prestare particolare attenzione ai rischi derivanti dal traffico e dalla circolazione stradale del Paese. Il manto stradale dissestato, la presenza di cumuli di detriti non sempre visibili e il carente rispetto delle norme di circolazione rendono pericolosa la viabilità, sia sulle strade urbane che extraurbane.

Qualora si decida di viaggiare in pullman o di affittare una macchina, si prega di accertarsi che le condizioni del veicolo siano adeguate al viaggio. In caso di escursioni organizzate, verificare con il proprio Tour Operator le credenziali dell'autista e dei mezzi di trasporto; per lunghi tragitti, si raccomanda di avere due conducenti che possano alternarsi alla guida.

Si sconsigliano, in ogni caso, le escursioni organizzate da Operatori non autorizzati e l'utilizzo di taxi abusivi.

Si sconsiglia, inoltre, di stipulare un'assicurazione senza franchigia, nel caso in cui si noleggi un qualsiasi mezzo di trasporto. Si raccomanda, infine, di evitare assolutamente di viaggiare in auto o in pullman di notte, viste l'abitudine dei conducenti locali di guidare a fari spenti, la scarsissima illuminazione delle strade e le cattive condizioni di molte strade.

 


Rischio terrorismo

Il Paese è stato oggetto negli anni di diversi attentati terroristici, anche con numerose vittime, prevalentemente contro luoghi di culto (es. Cattedrale di San Marco ad Alessandria, Chiesa copto-ortodossa di Tanta, Cattedrale Copta del Cairo, Moschea Al-Rawdah a Bir Al-Abed, attacco a un autobus di pellegrini copti nella regione di Minya), obiettivi istituzionali e forze di sicurezza. 

Alcuni attacchi sono stati condotti negli anni passati anche nell’area della Capitale (autobomba nel centro del Cairo; assalto ad un bus turistico nei pressi delle Piramidi di Giza; attentato suicida nel quartiere di Al-Gamaliya non distante dalla Moschea di Al Azhar e dal mercato di Khan El Khalili).  

Alla luce di quanto sopra, si raccomanda di evitare i viaggi non indispensabili in Egitto in località diverse dal Cairo e da Alessandria, dalla costa del Mar Rosso, dalle aree turistiche dell'Alto Egitto e da quelle del Mar Mediterraneo, ove mantenere comunque elevata la soglia di attenzione in quanto, seppur sottoposte a controllo da parte della Autorità di Sicurezza, non possono essere considerate immuni da possibili minacce. In particolare, sono sconsigliati i viaggi nel Sinai, con l'eccezione dei villaggi turistici situati a Sharm el-Sheikh e le escursioni al Monastero di Santa Caterina, purché avvengano nello scrupoloso rispetto delle disposizioni delle Autorità di sicurezza locali.

 

 


Rischi ambientali e calamita' naturali

Il grado di inquinamento atmosferico nella capitale può superare in alcuni periodi di cento volte il livello massimo stabilito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Tale fenomeno si aggrava in assenza di vento e si verifica in particolare nel periodo autunnale, creando problemi alle persone affette da difficoltà respiratorie specialmente ai bambini e agli anziani. Tuttavia, i livelli di inquinamento atmosferico sono più contenuti in alcune località turistiche, quali Sharm el'Sheikh, Hurgada e Luxor. Si consiglia di prestare la massima attenzione alla possibile presenza di scorpioni nelle aree prevalentemente desertiche del Paese, in particolare a seguito di precipitazioni.


Aree di particolare cautela

A seguito di tragici eventi che hanno coinvolto sia le forze di sicurezza egiziane sia cittadini di altri Paesi in visita presso aree desertiche, si sconsigliano vivamente escursioni nel deserto, tanto piu' che in ampie zone non e' assicurata la copertura GPS e non possono quindi essere effettuate operazioni di soccorso in tempi rapidi. 
La situazione è molto tesa nella penisola del Sinai, con particolare riferimento alla regione al confine con la Striscia di Gaza, teatro di recenti e frequenti attacchi terroristici contro postazioni delle Forze di Sicurezza egiziane e contro luoghi di culto da parte di ben organizzate cellule jihadiste attive in quell’area da tempo.  Il 9 febbraio 2018 ha avuto inizio l’operazione anti-terrorismo su larga scala “Sinai 2018”, tuttora in corso, concentrata sul Sinai centro-settentrionale ma estesa anche al Delta del Nilo, al Deserto Occidentale e alle acque territoriali egiziane.  Altro fattore di rischio nella Penisola del Sinai è legato alla presenza di tribù beduine che si sono in passato rese responsabili di atti di intimidazione e di violenza anche nei confronti di turisti. Tenuto conto, pertanto, dei rischi connessi alla presenza in determinate zone o agli spostamenti tra le varie località della penisola, si sconsigliano i viaggi nel Sinai, con l'eccezione dei "resorts" turistici di Sharm el Sheikh e le escursioni al Monastero di Santa Caterina, purché avvengano nello scrupoloso rispetto delle disposizioni delle Autorità di sicurezza locali.
Da evitare inoltre l’area in prossimità del confine con la Libia, in ragione degli sviluppi che stanno interessando quel Paese, e con il Sudan.
Nel retroterra della costa del Mar Rosso e nella zona compresa tra le città di Alessandria e di Marsa Matruh sul Mediterraneo, esiste il pericolo di mine inesplose risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Si consiglia pertanto di non abbandonare le strade principali e gli itinerari generalmente seguiti dai turisti.


Avvertenze

Si consiglia ai connazionali di:

- registrare i dati del proprio viaggio su DOVESIAMONELMONDO;

- evitare assembramenti ed esercitare prudenza anche a seguito delle manifestazioni verificatesi il 20 settembre 2019 nelle principali città del Paese, a seguito delle quali  sono state rafforzate le misure di sicurezza attraverso una presenza capillare di uomini e mezzi;

- evitare di fotografare dispositivi militari e delle forze di polizia o altre installazioni di sicurezza sia fisse che mobili, in quanto vige un divieto tassativo;

- ove si decidesse di intraprendere un viaggio turistico in Egitto, affidarsi a tour operator professionali e agenzie di viaggio che diano garanzia di serietà e di esperienza,  evitando di uscire dagli itinerari turistici consigliati;

- Evitare assolutamente gli assembramenti, soprattutto se in presenza di manifestazioni politiche. Si fa presente che il 20 settembre 2019 si sono verificati disordini nei pressi di Piazza Tahrir, al Cairo, e nelle zone adiacenti, che hanno visto la partecipazione di alcune centinaia di dimostranti e l'uso di lacrimogeni da parte delle forze di polizia. Altri incidenti si sono registati nella citta' di Alessandria, Damietta, Mansoura, Mahalla e Suez. Non si esclude la possibilità di nuovi scontri e manifestazioni.

- mantenere un comportamento, anche nell'abbigliamento, consono agli usi locali, che non risulti provocatorio e che sia rispettoso della cultura e della religione musulmana (è bene evitare capi di abbigliamento succinti o che richiamino, direttamente o indirettamente nei colori e nella fattura, lo Stato d'Israele o gli USA). Sebbene l'omosessualita' non sia esplicitamente criminalizzata dalla legislazione egiziana, si segnala che si sono recentemente registrati numerosi casi di connazionali fermati o arrestati e, successivamente, espulsi per "comportamenti immorali". In taluni casi sono anche stati imposti test dell'HIV.

- osservare la massima prudenza nei luoghi pubblici, come le stazioni ferroviarie e dei bus, la metropolitana, i mercati e i musei , nonche' nei principali  siti religiosi, edifici governativi, stazioni di polizia e installazioni militari, e nei tratti stradali che collegano gli aeroporti alle località turistiche;

- mantenere un adeguato livello di vigilanza durante tutto il periodo del Ramadan, e di altre festività e ricorrenze religiose, anche cristiane in particolare, in occasione dell'anniversario della rivoluzione che ricorre il 25 gennaio di ogni anno, sono possibili tensioni e manifestazioni nel Paese. In tali casi, si raccomanda di limitare gli spostamenti e di evitare gli assembramenti;

custodire il passaporto (o la carta d’identità) e biglietto aereo di ritorno in un luogo sicuro e spostarsi con una fotocopia del proprio documento;

- evitare assolutamente di viaggiare in auto o in pullman di notte, viste le condizioni del traffico e la disordinata situazione della circolazione stradale e l'abitudine dei conducenti locali di guidare a fari spenti;

- accertare, qualora si viaggi in pullman, che le condizioni del veicolo siano adeguate al viaggio e verificare con il proprio tour operator le credenziali dell'autista e dei mezzi di trasporto; per lunghi tragitti avere due conducenti che si possano alternare alla guida. Si sconsigliano, in ogni caso, le escursioni organizzate da operatori non autorizzati e l'utilizzo di taxi abusivi;

-   non fotografare o filmare qualsivoglia installazione militare, di polizia o simili, sia fisse che mobili, è tassativamente vietato e gli agenti di sicurezza procedono senza esitazione al fermo e al sequestro di tutto il materiale video o fotografico, che spesso non viene restituito ai legittimi proprietari;

- evitare assolutamente di introdurre nel Paese droni, anche a scopi profesisonali, se non in possesso dell'apposita autorizzazione delle Autorita' egiziane.  Il mancato rispetto di tale divieto puo' causare l'arresto, anche per diversi giorni, e il sequestro dell'apparecchiatura.

- prestare particolare attenzione sulla necessita' di avere una buona condizione fisica generale qualora si decisse di praticare attivita' sportive. Le elevate temperature possono avere effetti debilitanti, anche gravi, su organismi non allenati o particolarmente sensibili alle escursioni termiche. Si consiglia quindi di rispettare quindi scrupolosamente tutte le norme di prudenza ed affidarsi ad istruttori preparati, in particolare per le attività subacquee. 

 


Dati Paese

Capitale: Il Cairo
Popolazione: circa
100 milioni
Superficie: 1.001.449 Km2
Fuso orario: + 1 ora rispetto all’Italia (tranne nei mesi in cui è in vigore l’ora legale)
Lingua: arabo. La lingua veicolare più diffusa è l'inglese, seguita dal francese. L'italiano è molto parlato nella zona di Sharm-el-Sheikh.
Religione: islamica sunnita (giorno festivo venerdì) con una minoranza cristiana copta dal 10 al 15%.
Moneta: Lira egiziana (Egyptian Pound)
Prefisso dall'Italia 0020
Prefisso per l'Italia 0039
Telefonia:
diffusa e ben funzionante la telefonia mobile, affidata a privati (Vodafone, Orange e Etisalat). L’introduzione in Egitto di un cellulare per uso personale non è soggetta ad alcuna formalità. In genere i cellulari italiani ricevono regolarmente in Egitto, ma è bene verificare prima della partenza con il proprio gestore.
Clima: caldo secco, con inverno mite. Durante l’estate, le temperature massime in media sono pari a 36 gradi, mentre le minime sono pari a 22 gradi. Il mese più caldo è luglio, con temperature massime superiori anche a 40 gradi. In inverno, le temperature massime in media sono pari a 19 gradi, mentre le minime sono pari a 10 gradi. Il mese più freddo è gennaio, con temperature comprese tra 8 e 18 gradi.


Documentazione necessaria all'ingresso nel Paese