Come si arma la tavola da windsurf
28-04-2008Didattica
Come prima cosa si arma l'albero inserendolo nella: tasca della vela e collegando alla sua base il piede d'albero, fissando quindi il tutto (vela e piede d'albero) con una legatura detta anche caricabasso. Tale legatura deve per¬mettere la regolazione della tensione verso il basso della vela, per ottenere l'appiattimento della balumina (cazzan¬do) e il suo ingrassamento (lascando).
Con una cima della lunghezza di circa un metro si unirà il boma all'albero facendo un nodo parlato in corrispondenza della finestra posta sulla tasca. Il parlato sarà, nell'uso normale della tavola, all'altezza delle spalle e, in condizione di vento forte, più in alto.
Dopo questa operazione si inseriscono le stecche negli appositi alloggi sulla balumina. Ora bisogna tendere la scotta della vela facendola passare nella bugna e nella maniglia posteriore del boma e fissandola poi negli stroz¬zascotte posti sul boma. In caso di brezza leggera la scotta non va cazzata troppo, di modo che la vela sia ad una distanza di circa 15 cm dalla maniglia del boma. Finito di armare l'albero e la vela, si inserisce la parte inferiore del piede d'albero nell'apposita scassa sullo scafo e, una volta legata al piede d'albero la scotta di recupero con il suo elastico, si può infilare l'albero nella sua scassa e mettere in acqua la tavola. È ovvio che prima di fare l'aggancio albero-scafo bisogna :rasportare entrambi, separati, il più vicino possibile all'acqua.
Questa operazione, in genere abbastanza sem¬plice, diventa difficoltosa in caso di vento forte perché la vela tende a gonfiarsi e oppone una certa resistenza. I metodi usati sono diversi, ma il più pratico sembra quello di caricarsi vela e albero sulle spalle (dis. 5) afferrando con una mano l'albero e con l'altra il boma e tenendo il piede d'albero rivolto verso il vento. Lo scafo lo si può trasportare facilmente tenendo lo sottobraccio con la deri¬va o trasportandolo anch'esso sulle spalle con la prua ri¬volta verso il vento.