Recuperare la vela da windsurf
07-07-2009Didattica
1 - che i piedi siano posizionati paralleli tra loro ed equidistanti dal piede d'albero, perpendicolari all'asse longitudinale della tavola e larghi circa come le spalle. Attenti a non mettere il peso sui bordi (specialmente se non siete... pesi piuma!): finireste inevitabilmente a mollo. La parte centrale dello scafo è quella più voluminosa e stabile .
2 - che la vela si trovi sottovento alla tavola; se così non fosse, esercitate una leggera trazione sulla cima di recupero e fate prendere un po' di vento alla vela. Assecondate il movimento di rotazione della tavola mantenendo un angolo retto tra la vela e lo scafo, lasciando, però, la bugna in acqua in modo che la rotazione avvenga lentamente.
Gambe piegate, schiena diritta! |
Gambe piegate, schiena diritta! |
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Per un corretto recupero, piegate le gambe, afferrate la cima di recupero e, mantenendo la schiena diritta, stendete le gambe portando il peso del corpo sopravento. La vela uscirà dall'acqua come per magia. Le gambe sono la la parte più forte del corpo e quella che meglio può sostenere lo sforzo necessario a liberare la vela dall'acqua. Flettere il busto in avanti, invece, vuol dire fare molta fatica per nulla e procurarsi un sicuro mal di schiena. |
Fate uscire tutta la vela dall'acqua |
Durante l'intera operazione le braccia devono rimanere semiflesse, lavorando come ammortizzatore: devono assorbire le variazioni di assetto del windsurfista (esattamente come gli ammortizzatori per le auto). A questo punto dovete raggiungere la posizione base di partenza, cioè: vela che fileggia (in altri termini, che sventola come una bandiera) nel vento a 90° rispetto alla tavola (quindi al traverso) . |
Posizione di base corretta, la mano di prua regge l'albero |
Una volta trovata la posizione base di partenza, potrete considerare conclusa la manovra di recupero della vela e, quindi, potrete passare alla fase successiva. In questa fase, un ottimo esercizio per per acquisire sicurezza consiste consiste nell'orientare la tavole in tutte le direzioni, compiendo un giro di 360° con lo scafo. Portate il rig verso poppa, facendo compiere allo scafo un giro completo, rimanendo sempre con le spalle rivolte al vento. Iniziate la rotazione sfruttando la pressione del vento nella vela; se sarete in grado di compiere un giro completo, farne solo mezzo vi risulterà molto facile e potrete, una volta partiti, invertire la rotta per tornare al punto di partenza. Durante tutta la manovra le mani rimangono sull'albero, sotto il boma; i piedi, invece, ruotano a piccoli passi (vicino al piede d'albero, con le punte possibilmente girate verso la bugna della vela) in direzione opposta allo scafo. NB: in rapporto al vento, la vela rimane orientata sempre allo stesso modo per tutti i 360°; è solo la tavola che gira sotto i piedi! |
Gli errori da evitare |