Ezzy Sails Wave SE 4.5 2007
20-02-2007Sails
...Sicuramente, è tra le onde che la Ezzy trova il suo ambiente ideale, ma ha una caratteristica che più di altre la rende "adatta" all'utilizzo col vento forte: la progressività nella spinta data dall'assenza di monofilm. Iniziamo dalle onde: testata nelle migliori condizioni del mondo quando ancora era quasi un prototipo, la Ezzy ha subito mostrato carattere spingendo forte quando c'è bisogno di potenza, in uscita dai bottom e perdonando facilmente gli errori, con un'andamento sempre morbido e prevedibile, forse poco adatto agli amanti della potenza brutale ma di grande soddisfazione nelle surfate....
Al tatto:
La nuova Ezzy 2007 rispecchia una lunga storia del marchio che ha sempre puntato sulla qualità senza compromessi più che sul design, più arrosto che fumo ci verrebbe da dire prendendola in mano. I materiali sono senza dubbio robusti e di ottima qualità, le cuciture impeccabili, la "fornitura di serie" superiore alla norma. L'antibreak integrato è di qualità superba , con velcri, tiranti, imbottitura, una meraviglia. Ogni particolare è curatissimo e all'apparenza fatto per durare in eterno. Al di là del lato qualitativo, ciò che però appare subito evidente è l'assenza totale di monofilm: la vela è interamente composta da materiale tramato e tuttavia piuttosto leggero. E' davvero un bell'oggetto, uno di quelli che bisogna "toccare" per apprezzare davvero.
Oltre alla succitata assenza di monofilm e all'antibreak, una più attenta analisi rivela altri particolari di rilievo e decisamente "innovativi". Uno di questi, già adottato da Dave Ezzy lo scorso anno, è un in apparenza insignificante "cordino" legato alla bugna. Il sistema è tanto semplice quanto "geniale": una volta cazzato il caricabasso secondo le specifiche indicate, il "cordino" dà la misura esatta della lunghezza del boma che va regolato in maniera tale che la distanza tra la bugna non cazzata e lo strozzo del boma sia lungo circa quanto il famoso cordino. Facile no? E comodo con i numerosi boma privi dell'indicazione della misura (quelli con i "buchi" tipo alcuni Technolimits).
Salta all'occhio: Altri particolari di rilievo la forma molto bella e armonica della penna, gli indicatori nei ferzi alti per il giusto tensionamento del caricabasso e i rinforzi addirittura esagerati dell'anello di bugna. La Ezzy Wave SE insomma vuol dare di sè un'immagine di altissima gamma, quasi di esclusività, e ci riesce perfettamente.
Alla prova:
Ma è al momento della verità che la Ezzy sorprende davvero. Qui è necessario fare una breve premessa: le vele wave vengono normalmente armate per due impieghi sostanzialmente diversi, di cui uno è quello per cui nascono e vengono progettate e testate, l'altro è quello se vogliamo "improprio" ma diffusissimo del vento forte anche con condizioni di acqua piatta o solo mossa (es. i laghi). Sicuramente, è tra le onde che la Ezzy trova il suo ambiente ideale, ma ha una caratteristica che più di altre la rende "adatta" all'utilizzo col vento forte: la progressività nella spinta data dall'assenza di monofilm. Iniziamo dalle onde: testata nelle migliori condizioni del mondo quando ancora era quasi un prototipo, la Ezzy ha subito mostrato carattere spingendo forte quando c'è bisogno di potenza, in uscita dai bottom e perdonando facilmente gli errori, con un'andamento sempre morbido e prevedibile, forse poco adatto agli amanti della potenza brutale ma di grande soddisfazione nelle surfate. Nei salti è sempre equilibrata e controllabile con un piacevolissimo soft-feeling all'atterraggio. Seppur dotata di tanto carisma nelle onde, è forse in condizioni "europee" che la Ezzy fa davvero la differenza rispetto alle "classiche" vele in monofilm: l'assenza di tale materiale infatti conferisce alla vela la capacità di spingere a fondo ma progressivamente, cioè non dà mai "la botta", sbatte meno delle sorelline in monofilm e regala una sensazione di confort e controllo ineguagliabile. Il rovescio della medaglia è una leggera, e sottolineo leggera, mancanza di prontezza ai "bassi regimi", in condizioni di vento marginale o leggero, dove forse il monofilm dona una reattività che in quelle condizioni non guasta. Il parere di chi scrive è però che il piatto penda a favore della Ezzy, nel senso che una volta provata la meravigliosa sensazione di morbidezza, fluidità, controllo che una vela senza monofilm trasmette, il "ritorno alla realtà" del monofilm con vento forte, rafficato, brutale come spesso sui laghi si incontra fa ampiamente rimpiangere questo tipo di costruzione. E' diversa insomma, piacevolmente diversa. Da provare a tutti i costi!
| ALBERO | 395 cm. |
| BOMA | 161 cm. |
| STECCHE | 5 |
| PESO | n.d. |
| CAMBER | 0 |
| IMCS | 400/21 |
| PREZZO LISTINO | $ 549.95 |
|
LOOK |
FINITURE |
PARTENZA |
VELOCITA’ MAX |
FACILITA' D'USO |
SALTI |
VENTO DEBOLE |
VENTO FORTE |
| 3 | 4 |
3 | 3 | 4 |
4 |
3 |
4 |
VOTAZIONE MEDIA: 3,5
Chi cerca un gioiellino davvero fuori dal coro. Chi ama la surfata morbida e progressiva. Chi esce in condizioni di vento forte ma rafficato. Chi esce sulle onde, quelle vere.
