La Classe Funboard e Slalom Competizioni - SurfTribe.it

La Classe Funboard e Slalom

04-07-2005
Competizioni
Quando, agli inizi degli anni Ottanta, fece la sua apparizione, la Classe Funboard divenne in breve tempo popolarissima. Velocità in planata, divertimento, emozione, la resero ben presto la '"Formula 1" del windsurf. Nel 1984 la Classe Funboard fu riconosciuta ufficialmente dalla Federazione Italiana Vela. Un anno significativo, perché segnò anche il debutto della tavola a vela maschile ai Giochi Olimpici di Los Angeles. Ovviamente negli USA la tavola impegnata nella regata olimpica non poteva essere un modello Funboard, perché le caratteristiche di queste tavole implicavano specifiche condizioni di vento in partenza, 11 nodi per il course race, ovvero il percorso di flotta, e 13 nodi per lo slalom, ovvero le regate a batteria con eliminatorie e finale. Venivano redatte classifiche per entrambe le discipline e una classifica overall.

Tuttavia questi limiti, che, soprattutto in una situazione come quella italiana, portavano spesso a non poter disputare le regate per assenza di condizioni adatte (ma questa vicenda era comune anche a livello mondiale), non scalfivano il numero dei partecipanti, che in molte occasioni superavano le cento unità, durante il Circuito Italiano articolato da quattro a sei tappe. Nel 1989 la classe Funboard e il suo Circuito Italiano ottenne la prestigiosa sponsorizzazione di Merit Cup e per sei anni consecutivi fu l'unica classe tra quelle riconosciute dalla FIV a mantenere il supporto di uno sponsor di alto livello, che garantiva tutta una serie di servizi collaterali quali spettacolari riprese video dall'elicottero, un servizio stampa, passaggi sulle emittenti TV, fornitura di materiale tecnico etc.

Parallelamente nel 1991 era nato il Circuito PBA Italia, che comprendeva principalmente regate Funboard ma anche eventi Wave, dotati di piccoli montepremi, sulla falsariga di quanto proponeva il PBA International a livello internazionale.

L'ampia base di partecipazione al Circuito Italiano si rispecchiò a livello internazionale. I primi Campionati del Mondo si svolsero a Torbole sul Garda nel 1985 e un allora giovanissimo Pietro Pacitto conquistò il bronzo maschile Overall. A Curaçao, nelle Antille Olandesi, anno 1990, Alessandra Sensini,all'epoca ventenne, colse il suo primo grande alloro internazionale, conquistando il mondiale femminile Course Race e Overall e l'argento nello Slalom, preludio di una grande carriera che l'avrebbe vista vincitrice della Coppa del Mondo PBA nel 1994 e poi tre volte sul podio olimpico tra il 1996 e il 2004, con l'oro a Sydney 2000. Antille fortunate per i colori italiani, dato che l'attuale tecnico federale Luca De Pedrini (l'allenatore di Sensini alle Olimpiadi) fu bronzo maschile Course Race e Overall. Luca si sarebbe ripetuto con un bronzo Course Race a Rodi nel 1992.

La Classe Funboard divenne un modello anche a livello internazionale, grazie all'opera di Steven Schrier, che per circa vent'anni, nella sua qualità di Segretario Onorario dell'IFCA, fu il deus ex machina del windsurf mondiale, contribuendo non poco al consolidamento dell'immagine della tavola a vela presso l'IYRU (oggi ISAF), impegno che, al momento del suo ritiro, gli è valsa la medaglia d'argento al merito. Steven, sempre attento agli sviluppi dell'attività nel nostro paese, che divenne un interlocutore privilegiato, assegnò i Campionati Europei 1993 a Cagliari. Un'edizione indimenticata, perché vide il trionfo finale di Gigi Barrella, plurivincitore di titoli nazionali e ora anche campione continentale.

L'ampia concorrenza rendeva sempre più difficile salire sul podio. La meteora Alessandro Venturelli vinse il bronzo Course Race juniores a Langebaan in Sudafrica nel 1995; Verena Fauster il bronzo Slalom femminile a Paros in Grecia nel 2000.

Se la partecipazione agli eventi italiani si manteneva sempre elevata (oltre 100 iscritti al Campionato italiano su prova unica di Cagliari 1995 e ancora una media di oltre 70 nelle tappe del Circuito nel 1996 e 1997, dopo che nel 1996 avvenne la fusione tra il Circuito PBA Italia e quello ufficiale della Classe), il Funboard si stava avviando a un inesorabile declino. Gli elementi che ne avevano decretato il successo, tendevano ora a rivoltarsi contro la propria creatura. Da un lato l'eccessiva esasperazione del materiale, con inserimento nella lista ufficiale di nuove tavole sia course che slalom ogni mese, rendeva acuto lo iato esistente tra i pochi che potevano economicamente permettersi un aggiornamento continuo, e la massa dei regatanti che inesorabilmente si trovava non più in grado di rivaleggiare con i migliori. Dall'altro gli alti limiti minimi di vento e il crescente numero di regate annullate, associate alle difficoltà economiche incontrate anche dal segmento professionistico della Coppa del Mondo, allontarono progressivamente alcuni sponsor. I tempi erano maturi per un nuovo radicale cambiamento.

Dal 1999 la Formula Windsurfing prese sempre più piede e soppiantò il Funboard. I tentativi di proporre una distinzione tra materiale ridotto nel numero e con liste di tavole chiuse alla fine dell'anno precedente (tipico della FW ) e completa libertà, caratteristica del Funboard, non trovò alcuna rispondenza. I Mondiali IFCA scemarono di interesse, lo Slalom cessò di praticarsi e il Course Race divenne un doppione di minor valore rispetto alla FW, con l'eccezione del settore masters ( Marco Begalli argento in Belgio nel 2002 e oro in Francia nel 2003; Massimo Masserini bronzo 2002 e argento 2003).

L'IFCA rinunciò quindi al Course, dedicando i suoi sforzi alla rinascita dello Slalom, grazie anche alle nuove tavole immesse sul mercato, che consentono di gareggiare con limiti di vento inferiori. Il 2004 è stato un anno di transizione (in Italia si è però proposto un Campionato Nazionale Slalom dopo che dal 2001 l'attività Funboard era stata sospesa a pro della FW). Il 2005 si preannuncia l'anno del grande ritorno dello Slalom, con gli Europei in Turchia nel mese di giugno, i Mondiali alle Canarie a fine luglio, alcune prove Euro-Cup e un Campionato Nazionale a Vindicio.

Sotto la giurisdizione dell'IFCA rimangono anche il Circuito Europeo Freestyle e i Campionati Mondiali Freestyle e Wave per tavole di serie.


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