NIKOS KAKLAMANAKIS, L'ULTIMO TEDOFORO ALLE OLIMPIADI DI ATENE, TORNA A MONDELLO MA QUESTA VOLTA COME ALLENATORE
17-05-2005Competizioni
Il suo ruolo a Mondello sarà infatti quello di seguire da vicino alcuni giovani atleti greci. Un'esperienza decisamente nuova per il campione greco che già prima di Atene 2004 aveva deciso di chiudere la propria carriera da atleta per dedicarsi ai più giovani. Nato il 19 settembre del 1968, Kaklamanakis ha iniziato sin da piccolo ad uscire con la tavola a vela, gareggiando per il Naval Club di Andros. Segnalatosi subito tra i più forti atleti al mondo, nel 1992 la prima partecipazione olimpica ed il nono posto finale, mentre nel 1994 si è laurea campione europeo.
Un anno dopo arriva la medaglia d'argento ai mondiali in Sud Africa e da lì è stato tutto un crescendo con la seconda partecipazione olimpica e la vittoria più bella ad Atlanta nel 1996. Nel 2000 è ancora presente ai Giochi di Sydney dove conclude al sesto posto, ma vince i campionati mondiali della classe Mistral a Mar del la Plata in Argentina. Un successo che ripeterà nel 2001 a Varkiza, Attica.
Un anno dopo Nikos è impegnato ai campionati europei che precedono il World Festival on the Beach 2003 a Mondello dove si classifica al quinto posto. Il 2004 è il nuovo anno olimpico. I mondiali disputati a Cesme lo vedono fermarsi in 15ma posizione, ma saranno i Giochi di Atene a capitalizzare la sua attenzione. Le Olimpiadi di casa devono trasformarsi in un trionfo che riesce parzialmente: Kaklamanakis al termine di una regata entusiasmante deve "accontentarsi" della medaglia d'argento perché l'oro è appannaggio di Gal Fridman, primo israeliano a vincere un titolo olimpico.
Questa seconda medaglia olimpica resta comunque il modo migliore per concludere una carriera agonistica sempre vissuta ai massimi livelli e che ha consacrato il campione greco nella storia del windsurf. Oggi Kaklamanakis ha scelto di scrivere un'altra pagina della sua storia legata al windsurf e, smessi i panni dell'atleta, ha deciso di mettere tutta la sua esperienza a disposizione di atleti più giovani scegliendo proprio il Campionato del Mondo di Mondello come primo prestigioso banco di prova sia per il Nikos "tecnico" che per i suoi ragazzi.
