IL DOMINIO DI HONG KONG DALLA COPPA DELLE NAZIONI ALLE REGATE INDIVIDUALI. A MARCO CASAGRANDE IL TITOLO EUROPEO MISTRAL Competizioni - SurfTribe.it

IL DOMINIO DI HONG KONG DALLA COPPA DELLE NAZIONI ALLE REGATE INDIVIDUALI. A MARCO CASAGRANDE IL TITOLO EUROPEO MISTRAL

26-05-2006
Competizioni
Il Mistral One Design si è confermato ancora una volta uno dei grandi protagonisti della XXI edizione del World Festival on the Beach, da ventuno anni contenitore di sport, musica e spettacolo che come ha sempre annunciato la vecchia e storica denominazione, “Windsurf World Festival”, ha visto nel grande windsurf di qualità uno dei suoi più forti cavalli di battaglia.

Malgrado la perdita dello status olimpico, i numeri, la partecipazione e la qualità messa sul piatto hanno ribadito una volta di più che la tavola monotipo più diffusa nell’universo windsurf e che ha preso parte a ben tre edizioni dei Giochi Olimpici (Atlanta, Sydney, Atene) continua a godere di una larga diffusione in giro per il mondo, con un Campionato Europeo Assoluto che ha visto scendere in acqua anche numerosi atleti extraeuropei, tra tutti team Hong Kong allenato da Bruce Kendall, bronzo a Los Angeles ’84 (prima Olimpiade che registrò la presenza del windsurf nel programma dei Giochi) e oro a Seoul ’88, nonché un passato da allenatore per la sorella Barbara e l’amico Aaron Mc Intosh che ha portato ai colori neozelandesi quattro medaglie olimpiche e sette titoli mondiali.

I ragazzi cinesi non concorrevano ovviamente per la conquista del titolo continentale ma si sono resi protagonisti assoluti sin dalla prima giornata.

Un vento costantemente leggero nelle giornate di regata, una preparazione fisica eccellente e la guida tecnico-tattica del neozelandese Kendall, leggenda del windsurf e grande conoscitore del mare di Mondello, hanno fatto sì che le prime cinque posizioni della classifica fossero mediamente appannaggio degli atleti di Hong Kong. Cheng Kwok Fai è stato il migliore in assoluto, capace di vincere ben nove regate sulle complessive undici disputate tra Campionati Europei e Sicily Grand Prix, la “classica” che ha chiuso come ogni anno il programma del windsurf.

Grande dimostrazione di potenza che non ha spaventato Marco Casagrande, l’atleta di casa sin dal primo giorno primo italiano ed europeo ed unico a sapere tenere testa agli scatenati cinesi.

Nella sua lunga carriera agonistica iniziata nel 1990 spiccano i ripetuti successi nelle ranking nazionali FIV, ai mondiali giovanili del ’92, nonché i prestigiosi piazzamenti in giro per il mondo. Quest’anno poteva essere l’occasione giusta per un nuovo “colpo”. Dopo la prima giornata di gare, quando la classifica lo vedeva come primo europeo in lizza per la conquista del titolo ha iniziato a crederci ed a concentrarsi ancora di più per non lasciarsi sfuggire di mano il momento giusto.

“Dopo aver guardato la classifica il primo giorno e ripensando ai duri allenamenti di preparazione mi sono convinto ancora di più che dovevo provarci – racconta Marco - ma mi sarei concentrato sulla posizione in classifica solo alla fine, dopo aver spinto al massimo ogni giorno”. E così è stato. Cinque giorni di regate caratterizzati dal vento leggero a battagliare con i cinesi di Hong Kong monitorati con precisione da un attento Bruce Kendall sempre in giro per il campo di regata con il proprio gommone per valutare momento per momento le condizioni del vento e del mare; cinque giorni a condurre la ranking europea facendo attenzione a chi via via si succedeva alle sue spalle e minacciava il suo sogno di conquistare l’Europeo sul mare di “casa” dove tanti anni prima aveva iniziato la sua avventura sul windsurf seguendo le orme dei vari Pottino, Baglione, Giordano, Wirz.

Alle spalle di Casagrande, scomparsi i greci dopo la prima prova, ad infiammare la lotta per il podio europeo sono stati i giovani israeliani Hazor e Ayubi ed un altro italiano, Alessandro Alberti, palermitano del Clubino del Mare e probabilmente vincitore alla fine della palma dell’atleta forse più sfortunato: rottura della deriva alla prima prova, rottura del boma nelle penultima giornata di gare ed una partenza anticipata che hanno vanificato una condotta di gara costantemente nel gruppo dei primi e vicinissimo allo stesso futuro neocampione europeo.

Alla fine le otto prove disputate hanno incoronato Cheng Kwok Fai vincitore overall e Marco Casagrande conquistatore del titollo continentale, precedendo gli israeliani Hazor ed Ayubi.

Tra le donne, ancora una volta il cinese è stata la lingua della primatista, quella Chen Wai Kei che ha fatto gara a sé, sempre vicinissima ai colleghi e connazionali uomini tra le prime posizioni, mentre alle sue spalle la prima ad emergere è stata la giovane greca Anastasia Davrou, una delle allieve di quel Nikos Kaklamanakis che dallo scorso anno, iniziando proprio da Mondello, ha deciso di impegnare il suo tempo allenando e preparando i suoi giovani connazionali. Un’altra ellenica, Maria Papadaki si è segnalata, occupando il terzo posto europeo per un solo punto davanti alla brava Valentina Failla. Tra le due greche l’israeliana Sivan Davidovich, che ancora una volta, dopo l’exploit del mondiale e della Nation Cup al femminile dello scorso anno, conferma la bontà del lavoro che in Israele tra il Mediterraneo ed il Mar Rosso si sta portando avanti con i giovani surfisti eredi di Amit Imbar e Gal Fridman.

In campo giovanile, ancora la Davrou si è confermata migliore junior così come Marcantonio Baglione tra gli uomini, mentre nella categoria youth il primo assoluto è stato il cinese Ma Kwok Po, davanti a Omri Hazor. Miglior Master assoluto il solito Paco Wirz.

Esauriti i Campionati Europei, il Sicily Grand Prix ha animato il Golfo di Mondello per le due giornate conclusive del World Festival on the Beach, risultando peraltro quanto mai importante per determinare la classifica finale della Nations Cup, la Coppa America delle tavole a vela.

Grazie ai risultati della massima rassegna continentale, infatti, la squadra di Hong Kong ha detenuto sempre saldamente la prima posizione ma alla vigilia del Grand Prix l’Italia formata da Casagrande, Alberti e dalla Failla sperava e credeva ancora nel sorpasso nei confronti di Grecia ed Israele per eguagliare il secondo posto conquistato lo scorso anno dal duo Belli dell’Isca-Baffetti.

Detto e fatto. Sulla falsariga di quanto già visto nei giorni precedenti, a dettare il passo nelle tre prove del Grand Prix sono stati sempre i ragazzi di Kendall, ma alle loro spalle un certamente più rilassato Casagrande era puntualmente alle loro spalle, prendendosi anche la soddisfazione di irrompere all’interno della squadra cinese, conquistando il quarto posto nella prima uscita a mare.

Secondo italiano ed europeo, Alessandro Alberti, deciso a prendersi una rivincita sulla sfortuna dei giorni precedenti, con Valentina Failla prima italiana alle spalle dell’ imprendibile Chen Wai Kei e della coreana Ji Jung Hwa.

Alla fine la Nation Cup registrerà il successo annunciato di Hong Kong ed il secondo posto dell’agguerrita squadra azzurra che ha lasciato alle sue spalle la Corea. Nel Sicily Grand Prix, bis di Cheng Kwok Fai, alla fine anche vincitore “overall” del World Festival on the Beach, tra gli uomini e della connazionale Chen Wai Kei in campo femminile.

Migliori master e grand master del Grand Prix Marco Andreuccetti e Rosario Cinquegrani.

Ma quest’anno non è stato solo il One Design a solcare le acque del Golfo. Anche l’RS:X, la nuova tavola olimpica futura protagonista tra due anni a Pechino, ha fatto la sua comparsa ufficiale al Sicily Grand Prix con quattro prove disputate che hanno consacrato l’altoatesino Fabian Heidegger, primo davanti ai laziali Baffetti e Beverino. Migliore donna, la marsalese Laura Linares che ha preceduto Martina Fisco.

Sei nazioni partecipanti, 67 gli atleti partecipanti complessivamente, numeri importanti per essere questo l’anno 1 dell’era post Mistral One Design. Significativa a riguardo l’impressione di Bruce Kendall che smessi i panni di tecnico di Hong Kong si appresta a vivere la sua ennesima campagna olimpica, questa volta però sul tornado insieme all’amico-rivale Aaron McIntosh.

”Avendo gareggiato ai Giochi Olimpici sin dal 1984, ho visto un continuo avvicendarsi di tavole olimpiche diverse e ricordo anche la fine che per esempio hanno fatto le competizioni sui lechner quando questa tavola uscì dal giro delle Olimpiadi – commenta Kendall - Oggi il Mistral è invece più vivo che mai e molto probabilmente non vivrà mai la stessa caduta che le altre classi hanno subito in passato”.

Dello stesso parere del campione neozelandese, anche Marco Casagrande che pure da qualche mese ha già iniziato a girare sull’RS:X: “La tavola Mistral resta ancora la più propedeutica tra quelle in circolazione, quella più facile ed utile da utilizzare imparando ad andare sul windsurf e pertanto la sua diffusione ed il suo utilizzo difficilmente potranno diminuire nei prossimi anni”.

Propedeuticità e grande facilità per imparare innanzi tutto, ma anche la forza importante ed autorevole che l’organizzazione mondiale della classe, l’IMCO, ancora detiene per permettere ai tanti surfisti che usano il Mistral di continuare a gareggiare ad alti livelli malgrado non si tratti più della tavola olimpica. Lo scorso anno i Mondiali Assoluti di Mondello, oggi gli Europei domani il Mondiale giovanile delle categorie junior e youth che a fine luglio si svolgerà a Marsala e sin da ora promette di portare in Sicilia ancora una volta un numero considerevole di atleti e tecnici, sintomo chiaro che il One Design continua a vivere e a divertire così come ha appena fatto sul Golfo di Mondello.

L'Albaria e i vari coorganizzatori hanno garantito lo svolgimento della 21a edizione del World Festival on the Beach, mantenendo un alto livello secondo quanto programmato e nonostante l'assenza di qualsiasi intervento economico per il 2006 da parte della Provincia di Palermo e del Comune di Palermo il quale soltanto il 18 maggio u.s. ha formalizzato con un atto d'obbligo l'impegno partecipativo alle spese dell'edizione 2005 della manifestazione (ridotto di 30 mila euro rispetto al 2004).

L'Albaria è riuscita con enormi sacrifici a portare a compimento la "mission" della ventunesima edizione della manifestazione, che come ogni hanno non ha offerto solo lo spettacolo del windsurf ma ha proposto iniziative di musica e spettacolo con artisti di livello internazionale, raccogliendo apprezzamenti misurabili con l'entusiasmo di quanti hanno avuto modo di partecipare fra turisti e cittadini. Una manifestazione di pubblico interesse che travalica l’aspetto strettamente sportivo e si svolge in area demaniale cittadina, senza precluderne la normale fruizione pubblica, non limitandola con accessi o ingressi e che anche quest’anno ha saputo regalare, accanto a tanto sport, altrettanto spettacolo e divertimento, contribuendo di fatto alla valorizzazione del territorio, alla elevazione morale della gente e mettendo a segno un altro risultato concreto nella promozione ed attuazione delle potenzialità sempre più emergenti della nostra Isola.


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