Storie di snowboard
26-02-2007Competizioni
Erano gli anni Sessanta quando andava diffondendosi la moda del monosci tra gli sciatori più folli. Il signor Sherman Popper, del Michigan – USA - , per far divertire i due figli, incollò insieme due sci, cercando di riprodurre al meglio il monosci.
Ma quando i ragazzi lo utilizzarono di traverso proprio come, osservò Popper, facevano i surfisti realizzò il nuovo modello rifacendosi allo sport acquatico, predisponendo un surf da onda con bordi metallici e un attacco speciale. Poppers registrò il nome, cedette i diritti alla Ditta Brunswick e lo Snurfer cominciò a diffondersi nel territorio americano. Un ragazzo di quattordici anni, Jack Burton Carpenter, alquanto intraprendente, adattò lo Snurfer per ottenere miglioramenti dalle sue performances agonistiche e nel 1977 fece produrre surf da neve, stretti come monosci. Nel frattempo D. Milovitch di New York, elaborò le cosiddette “Winterstick”, prototipi di tavole, con un'anima schiumata racchiusa tra laminati in fibra di vetro e con base in PTEX.
Ma l’elevato costo delle tavole di Milovitch causò l’insuccesso della sua invenzione. Un produttore di Skate-boards e di tavole da surf, Tom Sims produsse lo Ski-board, una tavola di plastica sagomata incollata ad una base di skate, che poi trasformò in una tavola in fibra simile al Winterstick. Più tardi ispirandosi al monosci diede luce ad una tavola più stretta e meno sciancrata. Fu la tavola che lo portò a vincere il primo campionato mondiale nel Colorado nel 1981, consacrandolo al successo sia agonistico che economico. Lo snowboard stava conquistando il pubblico degli anni Ottanta, anche se era lontano dalle tavole moderne. Abili e intelligenti manovre economiche favorirono il suo successo anche in Europa, dove le tavole vennero prodotte da grosse industrie di sci che ne migliorarono anche la qualità. Dalle prime gare di Sims continue evoluzioni e perfezionamenti favorirono un eccezionale incremento di manifestazioni agonistiche e non, fino ad arrivare al neonato Snowboard estremo. Una nota di merito va ad un certo Signor Weber, uno statunitense che nel 1973 brevettò nei minimi dettagli uno snowboard, precursore del modello degli anni Novanta, con molteplici similitudini in diversi particolari. La sua sfortuna fu quella di non trovare nessun aiuto per la produzione del suo esemplare, che altrimenti sarebbe più avanzato di vent’anni…