Ecco Kire, la tavola da surf realizzata con legni sardi
14-08-2017Boards
A Porto Ferro il debutto del prodotto bio dell’azienda Bioma Technology. I pezzi artigianali nascono dalle piante di paulownia coltivate nell’isola.
«Credi alla forza dei tuoi sogni e loro diventeranno realtà». La frase è tratta da “L’onda perfetta”, il libro scritto da Sergio Bambarén nel 1999. Ma quell’inno alla fiducia in se stessi e nel destino descrive benissimo il loro motto e, soprattutto, il loro stato d’animo. Perché la loro onda perfetta potrebbe arrivare oggi, e cambiare il destino dei propri progetti. E dei propri sogni, appunto.
L’evento a Porto Ferro. Oggi Porto Ferro ospita il Paulownia Day. È un appuntamento dedicato agli appassionati di surf e di yoga. Si inserisce nell’ambito di una grande giornata di sport, che culminerà con il contest surfistico intitolato “Girl surf power”. La comunità dei surfisti a Porto Ferro è di casa, c’è una scuola molto conosciuta e il fenomeno, tra passione e moda, è letteralmente esploso. A rendere l’appuntamento di questo week end assolutamente straordinario è l’esordio delle tavole griffate “Kire – Rinascita sostenibile”. Si tratta di tavole da surf interamente realizzate in legno di paulownia. Dietro questo traguardo che sa tanto di piccolo punto di partenza, c’è la storia di una piccola grande iniziativa imprenditoriale che ha sede legale a Torino ma il cuore e le gambe in Sardegna.
Azienda sarda. Loro, quelli che aspettano l’onda perfetta di Porto Ferro con l’emozione e l’orgoglio dipinti in volto e nella voce, sono Antonio Fois, agronomo, originario di Serrenti ma da tantissimi anni trapiantato a Sassari, Giuditta Grandelli, architetto di Torino, ed Eliana Santoro, anche lei torinese, amministratrice d’azienda. Per essere precisi, ceo dell’azienda che i tre hanno costituito tre anni fa. Si chiama Bioma Technology ed è la prima azienda che in Italia si occupa della produzione e della commercializzazione della Paulownia. Si tratta di una pianta dalle caratteristiche straordinarie. Ha proprietà fitodepurative: per esempio, piantata in un terreno inquinato dalla presenza di metalli pesanti o da reflui di aziende zootecniche, è in grado di assorbire i metalli ed estrarli dal terreno. Non solo. Ha proprietà fonoassorbenti e di isolamento termico, elettrico e igroscopico. Nell’ebanisteria giapponese è utilizzata per la produzione di strumenti musicali, perché è un eccezionale legno di risonanza. Grazie anche a Bioma Technology, una delle prime aziende a scommetterci, il suo utilizzo si sta diffondendo anche in Italia, dove è utilizzato nell’industria del mobile, dell’infisso e del packaging. Bioma Technology produce Paulownia in Sardegna, Campania, Piemonte e Puglia. L’idea, grazie all’aumento della produzione e alla verve creativa dei tre soci, è lanciare sul mercato un prodotto ogni due mesi.[L'agronomo Antonio Fois in una...]
L'agronomo Antonio Fois in una piantagione di paulownia
Tavole da surf. Il marchio Kire, intanto, rappresenta la prima linea di tavole da surf realizzate con legni prodotti in Italia. In Sardegna, sempre per essere precisi. Un primato che oggi sarà celebrato da alcuni test in pubblico a opera di Marco Pistidda, plurititolato campione nato a Sassari e cresciuto tra le onde della Sardegna nord occidentale. Si tratta di tavole artigianali, pezzi unici, realizzati da “shaper” sardi. Ma l’appuntamento sarà anche l’occasione per testare i blocchi in legno che si utilizzano nella pratica dello yoga. Anche in questo caso, si tratta di pezzi originali, per la prima volta made in Sardinia. «La Paulownia ha una rapidissima capacità di crescita e per gli usi che ne facciamo bastano tre mesi di essicazione», spiega l’agronomo Antonio Fois per conto di Bioma Technology. «È un legno leggero e flessibile, adattissimo per il design – prosegue – ora presentiamo le tavole da surf e i supporti per lo yoga, vere e proprie opere d’arte degli artigiani isolani, ma presto usciranno anche originalissimi complementi d’arredo, pezzi di design dalla foggia originalissima». La società sardo-piemontese non si ferma qui. «Abbiamo in ballo anche altri progetti, insieme all’Università stiamo portando avanti degli studi su alcune piante officinali – continua Antonio Fois – nei prossimi mesi sveleremo di che si tratta». Perché la vita, in fondo, è un’onda. Tanto vale cavalcarla.
Tratto da: http://www.lanuovasardegna.it a cura di: Gian Mario Sias
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