BAJA CALIFORNIA 1997 - LOS CABOS
08-02-2005Viaggi
Messico > Baja California Sur > La Paz
Cabo San Lucas, in California detto " Los Cabos", e' la punta all'estremo sud della Baja California (si pronuncia baha e significa bassa). La Baja California contrariamente a quanti molti credono non fa parte degli Stati Uniti ma e' una regione del Messico. E' una delle piu' lunghe penisole al mondo, una lingua di terra larga tra i 50 e 130 km che si interpone tra il continente messicano e l'Oceano Pacifico per 1300 km, a partire da Tijuana (quella di Un Mercoledi' da Leoni per intenderci) al confine con San Diego, creando un'altrettanto lunga sacca costituente il Golfo della California piu' noto come Mare di Cortes. Dove l'acqua e' talmente calda (a volte oltre i 28 gradi) da renderla intollerabile anche ad una moltitudine di pesci i quali non di rado muoiono in grandi quantita'; dove le balene di tutti gli oceani ogni anno vengono a partorire ed a svezzare i loro piccoli; dove i banchi di brit sono cosi' densi ed estesi da formare delle vere e proprie secche galleggianti, le quali hanno fatto si' che al Mare di Cortes fosse dato l'appellativo di "Vermillion Sea" per il suo singolare colore (il brit e' un elemento organico composto di alghe, gamberetti e microrganismi vari del quale si nutrono le balene); dove famosi pirati del calibro di Thomas Cavendish venivano a riparare le loro veloci navi dagli uragani ed a nascondere i tesori depredati ai galeoni spagnoli sulle rotte del Sud America.
La Baja California si divide in due regioni, Baja nord e Baja sud ed e' attraversata longitudinalmente da un unica strada la Transpeninsular, una stretta carrettera polverosa che si snoda nel deserto da Tijuana sino a Cabo San Lucas, con tratti pieni di voragini e curve a strapiombo nel vuoto, con gli avvoltoi intenti a banchettare sui resti di mucche o cavalli morti, con carcasse di auto bruciate e capovolte abbandonate sui lati ed i suoi oltre 50 gradi al sole si tratta certamente di un percorso non da sottovalutare.
La Baja California e' una regione desertica completamente bruciata dal sole. Le temperature in estate raggiungono anche i 60 gradi e le forme piu' evidenti di vita, oltre a qualche sparuto pueblito messicano, sono i cactus, dei minuscoli scoiattolini, gli avvoltoi, i serpenti a sonagli e gli scorpioni. Conoscerete certamente per sentito dire la famosa Scorpion Bay . Ebbene, vi lascio immaginare perche' e stata soprannominata cosi'. Tra l'altro a chi sognasse di andarci dico subito che si puo' raggiungere solo attraverso 160 km di strada sterrata impegnativa, non e' possibile fare rifornimento di cibo, acqua e carburante, non esiste un telefono per qualsiasi evenienza. Questa e' piu' o meno anche la situazione di tutti gli spots surfabili della Baja California, tranne una minima parte ed esattamente quelli compresi tra Tijuana ed Ensenada e quelli tra Todos Santos e San Jose' del Cabo.
Comunque, a parte gli evidenti disagi, il deserto per alcuni puo' avere un fascino irresistibile. Come tutte le espressioni piu' estreme della natura, come in cima alle vette delle montagne piu' elevate e come nel mezzo degli oceani infiniti, nel deserto si ode solo l'eterno fruscio del vento che qui assume un suono spettrale che irresistibilmente vi trascinera' indietro nel tempo sino agli albori del mondo. Il deserto e' una finestra aperta sulle nostre origini piu' remote dove l'uomo intuisce la sua natura piu' profonda e si ricongiunge con tutto il creato. Queste percezioni saranno sicuramente piu' intense se ci andrete da soli come e' capitato a me, ma se sarete in compagnia dovrete decidere di restare assolutamente in silenzio, senza scambiarvi nemmeno una parola per ore e allora, magari per un attimo, potrete afferrare il concetto dell'eternita'.
IL VIAGGIO:
Il viaggio inizia con l'acquisto di due biglietti per San Diego con la US Airways. Parto da Roma insieme a un altro old surfer romano Armando (detto "il Roscio" anche se a lui non piace). Arriviamo a San Diego dopo circa 20 ore di viaggio ed uno scalo a Philadelphia. Il biglietto US Air e' tra i piu' economici ma il tragitto e' molto piu' lungo in ore rispetto ad altre compagnie che impiegano aerei piu' grandi e fanno rotte piu' dirette. Arrivati all'aeroporto di San Diego telefoniamo a Ugo, un altro old surfer romano (detto anche "Ughetto") che vive li' da due anni. Siamo ospiti a casa sua per alcuni giorni, fintanto che non troviamo una buona auto usata da acquistare per fare il viaggio in Baja e da rivendere al ritorno. Ughetto, guarda caso, per vivere compra e rivende auto usate, per cui siamo convinti di sbrigarcela facilmente. Ma dopo tre o quattro giorni di ricerche ci rendiamo conto che con il nostro budget, di circa 1.000 dollari, si trovano solo auto in condizioni precarie. E in viaggio per attraversare Baja, se l'auto non e' in buono stato si rischia di doverla abbandonare in caso di guasto meccanico, ma soprattutto si rischia di rimanere bloccati in mezzo al deserto, senza acqua, viveri e un posto dove dormire. Il viaggio in auto sino a Cabo San Lucas non e' cosa da sottovalutare. Oltre 1.600 km di mulattiere polverose piene di buche e voragini, spesso a strapiombo e con rarissimi posti dove rifornirsi di carburante (e' bene portarsi una tanica supplementare) e dove potersi rifocillare, il tutto con una temperatura a dir poco feroce. Conosco chi ha impiegato poco piu' di 24 ore, ma so anche di chi non e' arrivato mai, come testimoniano le numerose croci disseminate lungo la Transpeninsular. Insomma la distanza non e' poi eccessiva, e' come Roma - Biarritz, (e chi di noi non l'ha gia' fatto in tutta facilita'!), ma la situazione geofisica, climatica ed economico-sociale in Baja e' molto diversa e non va presa alla leggera. Tornando al viaggio, il quarto giorno Ughetto decide di darci la sua vecchia Saab del 1986 che aveva affittato a due surfisti di Fiumicino (Paolo D'Angelo, detto "Izzetto piccolo" ed il suo amico Emanuele) che stavano surfando ad Huntington Beach vicino a Los Angeles. A parte i freni da rifare ed il collettore dello scarico bucato l'auto sembrava in condizioni di farcela. Decidiamo di fare le riparazioni necessarie a Tijuana dove costano molto meno, e con l'occasione fare una surfatina all'ottimo spot K38, tornare a San Diego per fare rifornimenti di cibo, acqua, carburante, parti di ricambio e partire la mattina presto del giorno successivo. Questa puntatina in Messico pero' stravolgera' il nostro programma di viaggio. Tijuana si rivela subito una citta' infernale non solo per la temperatura, ma per il caos, il sudiciume ed una certa ostilita' che sembra trapelare verso gli stranieri soprattutto se americani (ma noi italiani a meno di non essere bassi e mori non siamo per niente dissimili dagli americani): non e' certamente un bell'impatto per chi proviene dagli Stati Uniti ed entra per la prima volta in Messico attraverso Tijuana. Ma si sa, e' la piu' brutta frontiera americana dove si avverte un sottofondo di ostilita' e si ha la sensazione che ti possa succedere qualunque cosa senza il minimo rispetto dei fondamentali diritti umani, soprattutto da parte delle autorita' militari e di polizia. Certamente per alcuni puo' risultare inquietante l'essere fermati ad un posto di blocco dai militari barricati con i sacchetti di sabbia come in guerra ed essere perquisiti mitra in mano, alla stregua di sospetti intrusi rivoluzionari, come ci e' capitato al ritorno da K38. Oppure essere improvvisamente bloccati dalla polizia in citta' con la scusa di aver commesso un'ipotetica infrazione (li e' un caos, nessuno rispetta il codice della strada tranne gli stranieri i quali pero' sembrano essere i soli a venire fermati) al fine di farti capire che se sei disponibile a elargire una piccola mazzetta (detta "la mordida") ti eviti un sacco di guai per accertamenti presso il distretto, oltre il pagamento di una cospicua multa. Comunque in definitiva e' solo una sgradevole sensazione. Poi di fatto fila tutto liscio. La sera rientriamo a San Diego ma per Armando, il mio compagno di viaggio, era cambiato qualcosa. Molto ermeticamente, e come e' suo solito senza proferire parola, con il linguaggio del piu' totale mutismo mi fa capire che non se la sente di proseguire il viaggio in Baja. La cosa non mi fa certo piacere, anche perche' da solo non sarei stato in grado di raggiungere Los Cabos in auto e sarei stato costretto a dover spendere molto piu' del previsto: i soldi di un biglietto aereo, dell'alloggio e del noleggio di un'auto senza poterlo dividere con nessuno. Il Roscio non si preoccupava minimamente di questo, nonostante i dieci anni di amicizia: era solo un mio problema. Ma ormai me ne sono fatto una ragione, i viaggi servono anche a questo e come in amore, anche in amicizia sono una cartina di tornasole infallibile (un consiglio: non pianificate di andare in Baja in auto se le persone che viaggiano con voi non sono in ottima forma psico-fisica, di carattere ben saldo e con una buona capacita' di sopportazione ai disagi). Ad ogni modo il giorno dopo vado in aeroporto, compro un biglietto per Cabo San Lucas e parto da solo. Arrivato a Los Cabos noleggio un'auto, mi cerco un albergo (il meno costoso che purtroppo e' una vera bettola) e mi precipito da Zipper's (lo spot piu' noto) dove surfo fino al tramonto con belle destre di un metro e mezzo che mi rimettono in pace con me stesso facendomi sorgere prepotente e spontaneo un pensiero: "fan....lo tutti, come si sta bene da soli".
IL SURF:
Se intendete pianificare un surf trip in Baja, a meno che non andiate diretti in aereo fino a Cabo San Lucas, non e' un viaggio facile e tanto meno rilassante ma certamente verrete ripagati. L'acqua e' calda , cosi' calda da farvi sentire piu' caldo dentro che fuori (il che e' tutto dire perche' fuori ci sono 40 gradi all'ombra), le onde rompono lisce, regolari e potenti tutti i giorni, senza vento al mattino ed al tramonto e non di rado con offshore durante la giornata. Proverete l'impagabile sensazione, come una lama diamantata fende la vitrea superficie, di scivolare sul vetro nel silenzio offeso dal solo sibilo della vostra tavola.
Il periodo migliore e' l'estate da giugno a ottobre quando frequenti, a largo delle coste del Pacifico, passano gli uragani che attraversano il Centro America. Purtroppo pero' quando questo si verifica, e succede spesso, le onde che lambiscono la costa di Los Cabos sono cosi' grosse, spesse e potenti (dai 3 ai 6 metri del Pacifico) che per molti surfer italiani sara' solo uno spettacolo da vedere, a meno che non si abbia un buon Mini-Gun 7.0 / 7.4 e un buon fegato. Per rendervi l'idea della potenza delle onde durante le mareggiate, anche solo fare una fotografia sul bagnasciuga puo' risultare fatale, come e' successo ad un ragazzo nei pressi di Zipper's che e' stato improvvisamente trascinato in mare dalla violenta risacca, ed inesorabilmente rigettato inerme e privo di vita sulla battigia alcune ore piu' tardi. Tanto per capire, lo spot di Palmilla e' chiamato la piccola Waimea Bay. Ma a parte queste condizioni, che possono durare dai 2 ai 4 giorni per swell, le onde mediamente vanno da 1,5 m a 3 m massimo sempre lisce , lunghe e potenti. Gli spot sono quasi tutti apparentemente beach break ma in realta' (i piu' esperti non possono fare a meno di notarlo dalla conformazione delle onde) appena superate la battigia il fondale e' quasi completamente roccioso. Non sono infatti infrequenti rocce affioranti sui line up, soprattutto in bassa marea, che comunque con un po' di attenzione non sono particolarmente pericolose (non come alle Azzorre per intenderci). In realta' anche entrando in acqua da una stupenda lunga spiaggia bianca surferete solo su reef o reef-point break. Grazie a questo fondale l'onda non e' mai a close out. Infatti in spot come Zipper's, uno dei piu' riservati ai locals, si puo' surfare sino sulla battigia anche con onda di risacca fino a 3 metri, che arriva piena e potente con tutta la parete tesa fino a riva, dove rompe con violenza. Ovviamente e' indispensabile saper uscire dall'onda un attimo prima che rompa, oppure fare un bel floater che vi fara' penetrare sulla spiaggia scivolando su un imponente manto di schiuma. Vi sconsiglio comunque di provarci se non siete esperti altrimenti addio tavola o al peggio spina dorsale. Comunque con queste condizioni noi italiani non sfiguriamo anzi facciamo la nostra buona parte. Piu' avanti nell'articolo troverete tutti gli spots di Baja California ma e' importante che sappiate che in Baja Nord, che va dal confine con gli USA fino a circa meta' penisola, l'acqua e' cosi' fredda da richiedere almeno un muta intera 3/2 e calzari (come in Portogallo per chi lo conosce) a causa della corrente fredda proveniente dall'Alaska. Tutti gli spots sono di difficile accesso: sono da percorrere decine di km di strade sterrate, senza anima viva ne' possibilita' di approvvigionamenti sul posto. Gli unici spots facili da raggiungere, oltre a quelli situati tra Tijuana ed Ensenada, sono nell'area di Los Cabos. Ed esattamente: Costa Azul (che si divide in tre picchi distinti, Acapulquito, Las Rocas e Zipper's) e' il posto dove fa onde tutti i giorni anche quando il mare sembra piatto ed e' raggiungibile dalla strada principale che dall'aeroporto di San Jose' del Cabo arriva diretta fino a Cabo San Lucas. Nine Palms e' un altro spot che non potete mancare, point-reef break grosso potente e lungo, ma per raggiungerlo dovete fare 30 km di strada sterrata a Est di San Jose' del Cabo che a sua volta si trova a 34 km da Cabo San Lucas. In ultimo Playa di San Pedrito situato ad 80 km a NW poco prima di Todos Santos (da non confondere con il rinomato spot sull'isola di Todos Santos che si trova in Baja Nord davanti ad Ensenada).
Quando siete in acqua, occhio, se sentite un fischio da riva non esitate a remare verso il largo, il big set sta arrivando. Questa e' l'usanza locale. A proposito di locali; in acqua mediamente non sarete quasi mai piu' di una dozzina di persone, che per quei posti sono molte. I locali non amano molto gli stranieri ed in particolare gli americani che vengono spregiativamente chiamati "gringos". Comunque gli "indigeni" non sono particolarmente riottosi a meno che voi non siate troppo invadenti, rumorosi e irrispettosi delle precedenze. Puo' capitare che qualcuno seguiti a surfare l'onda nonostante la vostra precedenza, evidenziata anche da qualche fischio (non urlate). Per alcuni di loro significa che quello e' il loro spot e quindi, secondo loro, hanno comunque la precedenza. Non capita spesso, ma se vi capita lasciate correre, qui le onde non mancano e vale molto di piu' una vacanza serena. E poi se sapete surfare egregiamente e siete cortesi, dopo qualche giorno avrete anche il rispetto dei locali piu' agguerriti.
GLI SPOTS:
In Baja California ci sono un'infinita' di spots noti e ancor piu' da scoprire. Solo in Baja Nord quelli conosciuti sono circa 70 e in Baja Sud 40, la maggior parte dei quali senza anima viva in acqua (e a terra). Purtroppo pero' solo pochissimi di questi sono facilmente raggiungibili con un'auto normale e ancora meno per mezzo di strade asfaltate. Questa situazione complica sicuramente le cose e spesso costringe a surfare solo gli spots piu' accessibili, che purtroppo sono anche quelli piu' affollati (per affollati in Baja si intende massimo 15 persone in acqua nelle ore di punta). Chi volesse fare "Wild Surf" dovra' partire attrezzato con un grosso 4x4 americano (tipo Suburban) provvisto di pezzi di ricambio e attrezzi, taniche per il carburante, scorte di cibo e acqua per alcuni giorni. Di seguito vi elenco tutti gli spots noti in Baja Nord ed in Baja Sud partendo da Tijuana e scendendo sino a Los Cabos, che potrete localizzare comprando, in Italia presso il Touring Club o in America presso una libreria fornita, una cartina stradale dettagliata di tutta la Baja California.
BAJA NORD: 1-Tijuana Sloughs. 2-San Antonio del Mar. 3-Baja Malibu. 4-Marisol North Point. 5-Marisol. 6-Rosarito. 7-Rene's. 8-Alfonso's. 9-Calafia. 10-Popotla. 11-El Morro Point (K38). 12-K38 & 1/2. 13-K40. 14-Rancio Santini. 15-Las Gaviotas. 16-Primo Tapia. 17-Raul's. 18-Dune's. 19-Cantamar Settlement. 20-Halfway House. 21-Campo Lopez (K55). 22-K55 & 1/2. 23-Alisitos. 24-La Fonda. 25-El Paso. 26-La Salina. 27-La Mission. 28-Mirador (Viewpoint). 29-Salsipuedes. 30-Islas de Todos Santos (sulle quali ci sono Killer's e Thor's Hammer). 31-San Miguel. 32-3M's. 33-Cannery (Stacks). 34-California Trailer Park. 35-Town of Ensenada. 36-Ensenada Beaches to Estero Beach. 37-La Bufadora (The Blowhole). 38-Boca de Santo Tomas. 39-Lighthouse. 40- Punta San Jose. 41- Punta Cabras. 42-San Isidro. 43-K181. 44-San Antonio del Mar. 45-Cabo Colonet. 46-Quatros Casas (San Telmo). 47-Robert's Left. 48-Freighters. 49-Camalu. 50-Rincon de Baja. 51-Playa San Ramon. 52-Cabo San Quintin. 53-Playa Santa Maria. 54-Cielito Lindo. 55-El Socorro. 56-Quatros Casas (El Socorro). 57-Punta Baja. 58-Punta Blanca (San Antonio). 59-Punta San Carlos. 60-Punta Canoas. 61-Punta Blanca. 62-Punta Maria. 63-El Cordon. 64-Punta Ositos. 65-Punta Negra. 66-Punta Santa Rosalillita. 67-Punta Rosarito. 68-Miller's landing. 69-Cedros Island.
BAJA SUD: A1-Isla Natividad. 1-Turtle Bay. 2-Asuncion Bay. 3-San Hipolito. 4-La Bocana. 5-Punta Abreojos. 6-Camp Rene's. 7-Punta Pequena (Scorpion Bay). 8-Punta San Juanico. 9-Las Barrancas. 10-San Jorge. 10A-Punta Hughes. 10B-Halon's landing. 11-Punta Conejo. 12-Punta Marquez. 13-40 miglia di spiaggia deserta piena di beach break. 14-La Bocana. 15-La Pastora. 16-Todos Santos. 17-Playa San Pedrito. 18-El Pescadero. 19-Playa Los Cerritos. 20-Punta Gasparino. 21-Migrino. 22-Cabo San Lucas Beach. 22A-Monuments (Punta Piedra). 23-Bahia Cileno. 24-Rancho San Carlos (Jesus Beach). 25-Punta Palmilla. 26-Costa Azul (Acapulquito, Las Roca, Zipper's). 26A-San Jose Rivermouth. 27-Punta Gorda. 27A-Nine Palms (5 miglia prima c'e' anche un'altro ottimo right point break senza nome). 28-Boca del Salado. 29-Frailes Sud (noto a causa diversi attacchi di squali ai surfisti). 30-Los Frailes. 31-Cabo Pulmo. 32-El Rincon. 33-Punta Arenas. 34-Little Arena. 35-Punta Colorado. 36-La Paz. 37-Santa Rosalia.
L'ATTREZZATURA:
La tavola va benissimo quella che utilizzate normalmente in Italia ma se ne avete una con un paio di pollici in piu' e' meglio. Se volete surfare le mareggiate o le scadute di queste e' bene avere un mini gun 7.0 / 7.4 in funzione dell'intensita' dello swell.
La paraffina in Baja Sud deve essere di tipo "Tropical" e meglio ancora se prima di metterla passate sulla tavola il fondo con l'apposito coat (il tipo Warm si scioglie in acqua). La paraffina di tipo "Tropical" e' spesso difficile da trovare in Italia per cui e' bene acquistarla a San Diego. Mentre in Baja Nord la paraffina deve essere di tipo "Cold".
La muta o mutino estivo e' assolutamente inutile in Baja Sud, lo stesso vale per i calzari. Mentre in Baja Nord e necessario portare una 3/2 intera e calzari.
La lycra puo 'essere utile per proteggersi dal sole ma indossarla con quel caldo non e' gradevole.
Le creme solari sono indispensabili. Almeno una protezione 6 per pelli normali e/o gia' abbronzate ed una protezione totale per pelli delicate. Per il naso e le labbra un sun screen e' necessario. Non dimenticate mai di mettervi le creme prima di entrare in acqua o ve ne pentirete.
Il cappello e' bene portarselo anche per utilizzarlo in acqua con un laccio.
Gli occhiali da sole e' consigliabile non dimenticarli.
I SURF SHOP:
In Baja Sud sono abbastanza forniti di tutto quello di cui potreste avere bisogno. Incluso l'acquisto, il noleggio e la riparazione di tavole (le tavole di cui dispongono sono quasi esclusivamente di produzione locale). Il piu' fornito e' il surf shop Costa Azul che si trova a poche centinaia di metri dall'omonimo spot a San Jose' del Cabo. In Baja Nord potrete trovare qualcosa solo nelle grandi citta' come Tijuana o Ensenada ma e' consigliabile partire con tutta l'attrezzatura necessaria incluso paraffina, un leash di scorta e resina per riparazioni.
I TRASPORTI:
Per raggiungere Cabo San Lucas la tratta piu' usuale e' Roma- San Diego. In alta stagione quest'anno la tariffa minima che sono riuscito a trovare e' stata di lit. 1.630.000 con la US Airways alla quale vanno aggiunti 70 dollari ad andare e 70 a tornare per ogni tavola che viaggia con voi. Se siete in due potete fare una sacca unica con due tavole e vi costera' la meta'.
Per raggiungere Los Cabos da San Diego avrete due possibilita', l'aereo o l'automobile. L'aero costa 250 dollari a/r con l'AeroMexico. Con questa compagnia le tavole di solito viaggiano gratis. Se invece volete fare il viaggio in automobile vi sconsiglio di acquistarne una usata a San Diego: perdereste molti giorni per la ricerca e con 1.000 / 1.500 dollari sareste costretti a comprare un'auto in precarie condizioni meccaniche e non perfettamente idonea a questo itinerario. Inoltre al ritorno vi occorrerebbero altri giorni per rivenderla e comunque perdereste non meno di 300 / 500 dollari rispetto al prezzo d'acquisto. L'unica alternativa veramente valida per fare il viaggio in auto e' noleggiarla a Tijuana (a San Diego non le noleggiano per Baja e quei pochi che lo fanno vi chiedono una cifra esorbitante) presso la National Rent a Car, con 700 dollari tutto compreso avrete l'auto per un mese. Chi invece arriva in aereo a Los Cabos non trovera' un'auto a meno di 46 dollari al giorno, salvo che non vada alla PayLess (in aeroporto o in citta' a Cabo San Lucas) e chieda di Alfonso dicendo di essere italiano amico di Gabriel (che sarei io). In questo caso potrete avere un VW maggiolino anche cabrio o una Chevy (Opel Corsa) per 36 dollari.
L'ALLOGGIO:
Se desiderate fare un surf trip girovagando tra gli spots da Tijuana a Cabo San Lucas nella maggior parte dei casi gli unici posti dove potrete alloggiare saranno dei terreni in riva al mare o al meglio dei campi attrezzati a campeggio. In questo caso e' ovviamente indispensabile portarsi l'attrezzatura necessaria. Se invece andate diretti a Los Cabos in aereo avete tre alternative; la tenda, l'albergo, la casa in affitto. La tenda e' sconsigliabile a causa dell'assenza di ombra e del calore eccessivo anche di notte il quale non fa chiudere occhio. L'albergo va bene a patto che ci sia l'aria condizionata, ma se escludiamo quelli sul mare che hanno costi stratosferici, ve ne sono solo in citta' a Cabo San Lucas e difficilmente troverete una stanza doppia per meno di 40 dollari. Se vi accontentate di una vera bettola potete andare all'hotel Casablanca con soli 10 dollari. Io vi consiglio l'hotel Las Olas che e' tra i piu' confortevoli e puliti e se ci state una settimana avrete un prezzo speciale di 35 dollari per la doppia. La casa in affitto e' la soluzione in assoluto piu' economica: con circa 60 dollari al giorno, al residence Viva a San Jose' del Cabo, potete avere una casa sulla spiaggia con 4 posti letto, piscina e campi da tennis condominiali a 700 metri dallo spot Zipper's. Questa soluzione e' valida se siete almeno in tre o quattro amici, anche perche' vi offre la possibilita' di risparmiare cucinando in casa. Una soluzione simile e' quella di noleggiare una roulotte fissa per circa 40 dollari: se ne trovano nel campeggio sul mare 500 m prima di Zipper's. Alla reception chiedete di Anna. E' un'americana molto gentile che ne noleggia alcune privatamente (verificate che ci sia l'aria condizionata).
IL CIBO:
La cucina in Messico e' costituita da poche pietanze e molto povere. A parte i ristoranti turistici, che secondo me sono da evitare sia perche' si spende molto di piu' sia perche' non si mangia la vera cucina locale (tranne in rari casi), gli unici posti dove potete mangiare sono le Taquerie. Si trovano nelle vie interne e sono dei tavolini all'aperto con dei carrettini attrezzati con tanto di grosse grigliate. Si mangia unicamente Tacos di carne alla brace, chesadillas, patate alla brace con formaggio fuso e carne, cipolle alla brace e zuppa di fagioli. Queste sono le uniche pietanze che troverete (per una modica spesa di circa 5 dollari) a meno che non cuciniate in casa.
LA VALUTA:
La moneta corrente e' il Nuovo Pesos. Tre anni fa il governo ha cambiato la moneta, il Pesos, togliedogli tre zeri. Comunque non sembrano esserci problemi. Il Pesos e' uscito totalmente dalla circolazione e cosi' anche i prezzi espressi con tre zeri in piu'. Solo qualche locale invece di dire 1.000 pesos a volte dice 1.000.000 di pesos, ma sapendolo e' sufficiente chiedergli se intende Pesos o Nuovo Pesos.
Dall'Italia dovrete portarvi i dollari USA e cambiarli nelle banche locali dove il cambio e' piu' favorevole, almeno di 20 punti, rispetto ai moltissimi baracchini lungo la strada. Comunque se la banca e' chiusa o non c'e' o e' troppo lontana potete cambiare ai baracchini ma contrattate il rateo di cambio. Se cambiate tra i 100 e 300 dollari potete ottenere tranquillamente 10 punti in piu' rispetto a quello propostovi. Questa estate ai baracchini il cambio corrente era di 7,60 Pesos per 1 Dollaro, mentre in banca era a 7,80.
LA SALUTE:
In Messico non e' obbligatoria nessuna vaccinazione ma se girovagate per piu' di una settimana, la Lonley Planet Guide consiglia di vaccinarsi almeno tre settimane prima della partenza contro il Tetano, il Tifo e Paratifo e l'Epatite di tipo A. Se non siete vaccinati e' fondamentale prendere alcune precauzioni quali: non mangiare verdure crude perche' sono lavate con l'acqua del rubinetto che e' quasi sempre infetta. Bere esclusivamente bevande confezionate e acqua purificata (l'acqua purificata viene venduta ovunque, proprio davanti all'hotel Las Olas c'e' una fabbrica dove la pagherete un terzo rispetto al negozio). Lavarsi i denti solo con l'acqua purificata. Mangiare solo cibi cotti.
Bere almeno 4 litri di liquidi al giorno per evitare la disidratazione che a quelle temperature e' facilissima. E' sufficiente una giornata durante la quale si e' bevuto meno del necessario per avvertire i primi sintomi della disidratazione che sono mal di testa e/o senso di nausea ed eventualmente febbre nei casi piu' gravi. In Baja Sud non si esce mai di casa senza un gallone di acqua (4 litri circa) a testa da sorseggiare continuamente durante la giornata a meno che non restiate in posti ove e' possibile acquistare bevande.
Dopo i primi tre o quattro giorni di permanenza e' assolutamente normale che vi venga un po' di diarrea. Il corpo si deve abituare e generare autonomamente gli anticorpi necessari. Non preoccupatevi, passa dopo pochi giorni. Basta non fare stravizi alimentari e se possibile prendere per via orale tre o quattro fiale al giorno di Enterogermina, una ogni 3 ore (l'Enterogermina sono spore batteriche intestinali, quelle contenute nello yogurt per intenderci).
I MEDICINALI:
Come in ogni viaggio nei paesi poveri, e' buona regola portarsi alcuni medicinali necessari a porre facilmente rimedio all'insorgere di qualunque malanno. Prima di partire potete consultare il vostro medico curante e farvi fare una lista di quanto vi potrebbe essere utile, nonche' prendere nota sulle modalita' d'uso dei medicinali indicati. Ad ogni modo di seguito vi elenco una breve lista dei medicinali dei quali sicuramente non vi conviene partire sprovvisti:
- Enterogermina: per aumentare la resistenza alle infezioni intestinali.
- Bimixin: in caso di dissenteria forte.
- Streptomagma: per ridurre gli effetti della diarrea.
- Aspirina o Tachipirina: per la febbre o mal di testa.
- Un antibiotico ad ampio spettro: per infezioni alle vie respiratorie.
- Aulin: per mal di denti o mal di testa di tipo reumatico.
- One a Day: polivitaminico della Bayer da prendere tutti i giorni.
- Redoxon (vitamina C): per influenze, raffreddori, infezioni alle vie respiratorie.
- Cicatrene in polvere: per ferite ed escoriazioni.
- Un disinfettante liquido: per le ferite (non prendere l'alcool perche' non disinfetta).
- Cerotti: piccoli e a nastro.
- Garze: per ferite.
- Dermovitamina pomata: per aiutare a cicatrizzare la pelle quando si sta in acqua.
IL GLOSSARIO:
A tavola:
- Botana = antipasto (assolutamente da non confondere con il dialetto siculo).
- Tomar = bere (significa prendere ma viene usato nell'accezione di bere).
- Tortillas = piccole e sottili piadine di farina o di mais.
- Tacos = tortillas ripiene con carne alla brace (carne asada) o pesce (pescado).
- Papas = patate (al cartoccio sulla griglia e a scelta con burro, formaggio e carne).
- Chesadilla = tortilla con dentro formaggio fuso.
- Cebolla = cipolla.
- Mantequilla = burro.
- Aceite = olio.
- Tocino = pancetta.
- Uevos = uova.
- Cerveza = birra.
In acqua:
- Dalle = vai, parti.
- Izquierda = sinistra.
- Derecia = destra.
- A baco = rema verso riva.
- A fuera = rema verso il largo.
- Tabla = tavola.
- Cera (sera) = paraffina.
- Motta = marijuana (da non confondre con l'omonimo panettone) .
I "cannibaletti" locali vi chiederanno spesso se ne avete o se volete comprarla. Vi informo che la polizia (tranne a Cabo San Lucas dove tutto "sembra" tranquillo) e' severissima con gli stranieri trovati in possesso anche solo di una briciola. Noi, vicino K38, siamo stati perquisiti a fondo addirittura raccogliendo briciole e pillacchere dal tappetino dell'auto e bruciandole meticolosamente con l'accendino per sentirne meglio l'odore. Guai se avessero trovato qualcosa. Non aspettavano altro.
Aloha....
Spartaco
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