La breve storia dei jeans
29-06-2008Home
I jeans sono stati inventati a metà Ottocento, come abiti da lavoro nel west americano, sono poi diventati i protagonisti dello stile e della moda contemporanea ad iniziare dal Novecento. I jeans prendono così piede negli anni Trenta come il capo più usato dai Cow boy nei primi film western. Negli anni Cinquanta sono indossati dalle giovani generazioni come simbolo di ribellione (James Dean li indossa nel 1955 in “Gioventù bruciata”).
Ecco che negli anni Settanta iniziano a prendere colore e stile, soprattutto quello pacifico e spensierato dei figli dei fiori. Ma è solo negli anni Ottanta che i jeans iniziano la loro scalata con i marchi degli stilisti più famosi. Gli anni Novanta, però, interrompono temporaneamente la vertiginosa scalata dei jeans, perché non li esaltano più come oggetto di culto, ma anzi ne manifestano l’esigenza di novità ed originalità. Molte fabbriche addirittura dovettero chiudere e la Levi’s rischiò il fallimento.
E’ solo nel 2000 che i jeans vengono impreziositi ed entrano a far parte fondamentale delle passerelle degli stilisti più in voga. Il jeans è oggetto di collezione e di appartenenza ad una “tribù” cittadina, dagli skaters ai surfisti, che li vogliono larghi e comodi; dalle sportive a quelle di tendenza, che li vogliono stretti e magari elasticizzati. I jeans fanno ormai parte della nostra vita e del nostro modo di lavorare e di mostrarci agli altri, sono entrati a far parte della tappezzeria e dell’arredamento della nostra casa; realizzati con il jeans troviamo capi di biancheria e dei costumi, delle scarpe, degli accessori delle ragazze e persino di una marca di contraccettivi! Come faremmo senza il nostro amato jeans!!