Come ci si sente faccia a faccia con lo squalo bianco
12-09-2008Home
Sebbene sia pericoloso per l'uomo lo squalo è uno dei grandi predatori e la sua funzione è essenziale per l'equilibrio dell'ecosistema marino e la sua scomparsa rappresenta una minaccia per tutto l'habitat subacqueo. Sebbene il Sud Africa sia stato uno dei primi paesi a riconoscere l'ironica fragilità dello squalo bianco ed a capire l'importanza delle sua sopravvivenza, proteggendolo sin dal 1991, ancora molto resta da fare per garantire un futuro al grande predatore dei mari. Secondo la biologa marina, Hannah Medd, leggi e pene non bastano ad arginare od estinguere il problema, bisogna mobilitare l'opinione pubblica e far comprendere al mondo l'importanza che svolge lo squalo bianco nell'equilibrio marino; molti pregiudizi sono solo il frutto di fantasie e mitizzazioni alimentate da fantasiosi e poco scientifici registi e scrittori. A questo proposito la dottoressa difende l'operato delle agenzie turistiche che propongono immersioni per avvistare lo squalo, in quanto il loro operato è essenziale per diminuire i pregiudizi della gente e la creazione di posti di lavoro e degli introiti finanziari per le comunità costiere fanno dello squalo un attività economica alternativa alla pesca.
Trovandomi in Sud Africa, dove si trova la più elevata popolazione di squali bianchi esistente, mi sono informato su chi potesse farmeli incontrare e conoscere. Ho scoperto che nella costa presso Cape Town ci sono 8 compagnie che offrono immersioni subaqcuee, in gabbie d'acciaio, a chi osa trovarsi faccia a faccia con le potenti mascelle dello squalo bianco. La gabbia ha una lunghezza di circa 2 metri alta 3 e larga 1 metro. Per aumentare l'adrenalina la gabbia è aperta sopra per permettere alle 4 persone che ci si possono installare di entrare e uscire. La gabbia viene agganciata al lato della barca e la parte superiore emerge di circa 10 centimetri dall'acqua.
Personalmente ho deciso di affidarmi alla compagnia White Shark Project, Web Site, ma sin dalla sua fondazione è attiva nella protezione degli squali bianchi ed il suo fondatore Craig Ferreira è stato uno dei sostenitori della legge, assolutamente progressista nel suo genere a livello mondiale, che il Sud Africa ha varato per proteggere questo importante predatore. Oggi la compagnia oltre ad offrire immersioni per i turisti, offre assistenza ai ricercatori e impartisce lezioni a chi desidera conoscere questo predatore. Per il suo impegno nella protezione degli squali è stata insignita del premio "international Ecoturism Award" nel 2004.
L'avventura inizia con una lezione teorico introduttiva sullo squalo bianco, per poi incamminarci al piccolo porto naturale di Klein Bay dove il catamarano e la sua gabbia vengono messi in acqua da un vecchio trattore.
Per me, vecchio lupo di mare, abituato alle turbolenti acque del fiume Moesa, cavalcare le onde dell'Oceano è già fonte di adrenalina. Oltrepassata l'isola di Dayer Island, casa di 20'000 pinguini e 60'000 foche, il catamarano viene ormeggiato tra le acque oceaniche che scuotono la barca. Si butta l'esca, un povero tonno e del sangue per attirare gli squali, si attende, dopo un'ora di pesce cani nemmeno l'ombra e la mia pazienza proverbiale viene lentamente spazzata via dalle correnti marine.
All'improvviso una pinna, il primo squalo ci fa una breve visita prima di sparire negli abissi. Ci si prepara per l'immersione, la gabbia, quasi tetra tra quelle acque viene messa in mare e la muta viene indossata con fatica. Un po' impacciati ci si sistema nella gabbia con un senso d'incertezza. Che succederà ora? La temperatura di 13,5°C dell'acqua non permette lunghe immersioni, ci si siede quindi sul suo bordo della gabbia in attesa del segnale "Shark left deep" (squalo sotto a sinistra) che segnala l'arrivo dei predatori. A questo punto ci si immerge e il mondo sembra cambiare. La visibilità di 5 metri ed il silenzio crea una atmosfera inquietante, s'intravede una sagoma, è quella dello squalo che lentamente si fa più limpida. Si dimentica tutto. Elegante, potente, maestoso punta dritto verso di noi, una scarica d'adrenalina poi la pace e ci si gode lo spettacolo. Si resta semplicemente sbalorditi nel vedere un potente animale di 4 metri che ti nuota accanto alla ricerca di cibo, va, viene, sparisce, rispunta alle spalle, inarca la schiena e si scaglia contro l'esca. Fantastico.
Durante la mattinata 6 squali bianchi ci hanno fatto visita. Prima di partire la natura ci ha fatto un enorme regalo facendoci trovare faccia a faccia con una balena di 10 metri che ha accarezzato la gabbia con la sua coda; dopo essersi crogiolata nell'acqua per salutarci mostrando la sua pancia bianca è sfilata sotto la gabbia, e come un treno che entra in galleria è scomparsa negli abissi, libera. Grant, il capitano del catamarano, ci assicura che in 7 anni di lavoro un incontro del genere non gli è mai accaduto.
Risalito in superficie emozionato e stupefatto ero immune anche al vento gelido del sud che soffiava sulla pelle bagnata, mentre scrutavo le onde profonde continuando a sognare.
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Mattia Zanetti Copyright © 2005, Web Site