Oakley presenta Blade - il boardshort rivoluzionario
16-04-2011Home
Blade di Oakley, la rivoluzione high tech nei boardshorts
L’innovazione è la nostra linfa vitale e la passione per le prestazioni pulsa nelle nostre vene insieme alla volontà di ridefinire la sfera del possibile. Rispondiamo alle esigenze degli atleti professionisti, refrattari a ogni compromesso, armandoli di tecnologie all’avanguardia, che danno una marcia in più nel vivo della competizione: gli Oakley Blade, il non plus ultra degli short da surf, cambiano per sempre le carte in tavola!
PROFILO TECNOLOGICO
- COMPRESSIONE
il tessuto a compressione muscolare del pantaloncino interno offre la massima protezione dalle irritazioni cutanee.
Maggiore resistenza, potenza muscolare e fase di recupero accelerata. Migliore equilibrio e propriocezione muscolare.
- TESSUTO ANTISTRAPPO ESTENSIBILE NELLE QUATTRO DIREZIONI E LEGGERISSIMO
- NANOTECNOLOGIA
per conferire al tessuto proprietà idrorepellenti a livello molecolare, l’acqua non si accumula sulla superficie ma si addensa in piccole goccioline che scivolano via senza essere assorbite.
- CUCITURE SALDATE
nessuna cucitura sporgente, nessun fastidio sulla pelle. La tecnica di cucitura mantiene inalterate la qualità e le prestazioni del tessuto antistrappo o stretch.
Il pantaloncino interno in tessuto a compressione muscolare ad alte prestazioni contrasta l’affaticamento dei muscoli e assicura il massimo comfort durante le sessioni più estenuanti. Risultato: fase di recupero accelerata, rapida scomparsa della sensazione di bruciore e nessuna irritazione cutanea. Il pantaloncino esterno non è da meno: ultraflessibile, indeformabile, impermeabile grazie al trattamento idrofugo e per di più leggerissimo... i Blade raddoppiano i vantaggi per fare esattamente quello che fai tu in acqua: agire, reagire e tornare subito in perfetta forma.
AMBASSADOR DEI BLADE
Adam Melling
Cresciuto a cavallo delle onde che si innalzano sullo splendido fondale roccioso di Lennox Heads, Adam Melling ha perfezionato la sua tecnica lungo le coste di quel paradiso del surf che è l’Australia, per affermarsi tra i più grandi talenti della tavola fin da bambino. Una
vera forza della natura, il rivale da battere nel WCT, con le sue manovre velocissime e il suo stile fluido, Melling non passa mai inosservato quando è in acqua. Il suo obiettivo per la stagione 2011? Un posto nella top 10 della classifica mondiale.
Tommy Whitaker
Tommy “whits” Whitaker è un nome temuto nel mondo del surf fin dalle sue prime vittorie conquistate a soli 13 anni. Un autentico signore delle acque, degno discendente di una stirpe di atleti e votato a una vita che ruota attorno all’oceano, è animato da un
incrollabile ottimismo e affronta il mondo con il sorriso sulle labbra. Domina le onde con uno stile classico manovrando la tavola da bordo a bordo con estrema scioltezza e dando sfoggio di tutta la sua potenza e la sua eleganza. Avversario tenace, Tommy ha partecipato a numerose edizioni del WCT e aperto la strada a molti aspiranti surfisti australiani. In futuro, spera di contribuire a forgiare le nuove leve
del surf insegnando la sua arte e condividendo la sua esperienza agonistica.
Sebastian Zietz
Nato a Kauai, l’isola giardino della hawaii, Sebastian “seabass” Zietz è cresciuto circondato dall’oceano. “Figlio di mezzo” di nove fratelli, Seabass era più che deciso a farsi valere, in un modo o nell’altro. Fin da piccolo, ha dimostrato di essere un surfista nato, capace di accucciarsi sui piccoli frangenti, come di partire all’attacco di imponenti close out, planando lungo la parete d’onda accanto ai veterani della tavola. Impareggiabile per stile e carisma - dentro e fuori dall’acqua - possiede quella misteriosa abilità di trasformare i momenti più scialbi in istanti memorabili e di infondere tutta la sua energia nelle sue manovre acquatiche, fatte di curve rapide e spettacolari con
un approccio originale alle onde. sempre pronto a cogliere il lato buono delle cose, seabass è di sicuro quello che si diverte di più in acqua, indipendentemente dalla complicità delle onde.
