PASQUA KITE A DAKHLA
19-05-2005Viaggi
Sahara occidentale > Rio deo oro > DAKHLA
Sabato 19 marzo, arrivati a Roma, Marco aveva la febbre a 39,5 e questo non era di BUON AUSPICIO per il viaggio... Delirava e diceva che non ce l'avremo mai fatta a partire. Io facevo finta di essere sicura del contrario ma in realtà non sapevo che pesci prendere. Il giorno dopo, domenica, Marco aveva ancora 38,5 SI PARTE LO STESSO (Roma-Casablanca)!!! Lo lascio in fila per il check-in e mi allontano per cercare una farmacia. Mah?! Speriamo che non peggiori. Faremo bene a partire lo stesso? - pensavo - Dakhla. Speriamo che non si faccia solo kite, che ci sia il deserto vicino, quello bello con le dune, così finalmente lo vedo e SOPRATTUTTO speriamo che non ci siano soltanto persone fissate con il kite". Al ritorno dalla farmacia una speranza era svanita: insieme a Marco trovo un tipo di Barletta, certo Antonio Manno che pregava di trovare il vento giusto, 20 nodi e "vedrai Marco che quando farai il primo bordo, sarà come avere il primo figlio; non penserai ad altro, lasci il lavoro, la fidanzata, la moglie, TUTTO PER IL KITE!" Maremma bona, si inizia bene, pensavo. La sera a Casablanca Antonio ci parlava del secondo e terzo figlio: la bolina (femmina) e i salti (parto gemellare).
Il lunedì (Casablanca-Dakhla) anche la mia seconda speranza era svanita: THOMAS IL GURU con i sui grandi occhi brillanti e buoni mi dice che la non c'è il deserto con le dune! Maremma bona manco quello!!! Come è andata la vacanza?!? Io non sono diventata una kiter ma il posto paradisiaco, l'accogliente cucina di Mohammed, l'italiano strampalato di Rachid, la gioia e l'entusiasmo che leggevo ogni sera negli occhi dei ragazzi hanno reso la mia vacanza speciale. La cena era un bel momento. In genere era Antonio che partiva con i suoi racconti esilaranti intervallati da strani gemiti tipo "SHIROW, OOUUTZ, HUAHZ" (per me si scrivono così) o da frasi tipo "NUVEDUMULUNEDUMUNNANTUDUMU" (traduzione facoltativa). Ma vogliamo parlare di Ettore, maniaco sessuale che quando vedeva una donna struge parabrezz (forse questo lo capirà solo lui) o Pierluigi, fissato si con il kite, ma soprattutto con un "relitto", o Giulia che desiderava fare kite e invece ha fatto foto a "quel relitto". Oppure il "gvande Fabvizio pvonto a compvave tutta Dakhla Attitude per la sua adovata Vale futura promessa del kite italiano"; Erio (per gli amici, ma soprattutto per Antonio "Aereo"), compagno di tagin, Teo, futura promessa della Duracell, e che dire di Alessio e i vari "er catena, er seranda, er vitamina, er fiamma", Gianmaria il più bravo, Stefano il più ferito ai piedi dalle conchiglie, Massimo il più organizzato per le prossime vacanze Kite: ha già prenotato gli spot fino al 2008.
Una vacanza è fatta anche di questo: incontri intensi, scambi di pensieri, sensazioni, opinioni, schegge di vita che ti entrano nel cuore e che sicuramente ti arricchiscono, la voglia di star bene che unisce tutti. Marco sembrava davvero "padre per la prima volta" quando Thomas lo ha proclamato kiter e lo hanno applaudito. Era felice. Anche io. ... Antonio aveva proprio ragione! Grazie Thomas per il tuo grande cuore Grazie Giulia .. mancavi te!!! p.s: per qualsiasi informazione riguardo ai venti, ai nodi, alle tavole, alle marche e soprattutto se siete indecisi su che vela usare o che crema solare utilizzare in Marocco, rivolgersi al nuovo ufficio di consulenza kite di Annamaria Guerrini