È partito il circuito IST

Questo campionato “indipendente” è il risultato dello sforzo dei surfclubs e di tanti appassionati che devolvono il loro impegno al fine di fare crescere tutto il movimento surfistico italiano.

Il campionato non ha volutamente chiesto il riconoscimento della Fisurf, in quanto, allo stato attuale ne disconosce sia l’operato che la dirigenza, rea di non avere saputo convogliare nella giusta direzione, ma di avere anzi respinto, tutte le forze e le energie positive che tanti volevano mettere a disposizione della federazione.

Ciò ha causato un malcontento che, maturato nel tempo, ha portato ad una solenne bocciatura della dirigenza federale, nel corso dell’ultima assemblea.

Bocciatura che purtroppo, per l’ennesima volta, il direttivo Fisurf non ha voluto prendere in considerazione, non solo rifiutandosi di trarne le ovvie considerazioni, ma attaccandosi ostinatamente ad un atteggiamento che, oltre a non essere condiviso dalla grande maggioranza del nostro movimento, porta solo al risultato di creare una spaccatura insanabile causata dalla “sindrome da poltrona” che ha colpito il direttivo.

Il Comitato IST rifiuta assolutamente di condividere e di giustificare, anche in minima parte, tali atteggiamenti e ritiene questa dirigenza, dal comportamento indiscutibilmente antidemocratico, assolutamente obsoleta e inadatta, sia da un punto di vista tecnico, che umano. Essa, allo stato attuale, nulla di buono può produrre all’interno del mondo del surf, essendosi alienata clubs, aziende, e tutte quelle persone di indiscussa capacità che sono indispensabili all’interno di una federazione sportiva che vuole fare il bene dei propri iscritti. Purtroppo la democrazia non sembra stare di casa in fisurf e la dirigenza federale si trincea dietro i cavilli di uno statuto “blindato ad hoc” e assolutamente non adatto né ai tempi né alle specificità dell’ambiente surfistico.

Oggi in Fisurf non esistono, a Nostro avviso, né valori, né capacità, ne risorse, né programmi, né futuro e tutto l’operato è limitato all’emissione di pomposi proclami, che non trovano orecchie che li ascoltino. Questo è il risultato di una gestione miope ed incapace, sia di dialogare con la base, che di accoglierne le legittime istanze.

Per questo il comitato IST sottolinea il proprio dissenso totale, disconosce il direttivo Fisurf, non intende avere con esso rapporti di alcun tipo, e si auspica solo che il consiglio federale prenda atto della situazione, assolutamente inaccettabile da chiunque, e rassegni di buon grado le proprie dimissioni, permettendo al movimento surfistico di operare un cambiamento ormai improcrastinabile.

Qualora ciò non dovesse accadere la conseguenza naturale sarà la il costituirsi in associazione del nuovo organismo “SURFING ITALIA” che già raccoglie una fascia ampia di consenso e che sarà destinato a diventare la Vera federazione surf, fatta dai Surfers e per i Surfers.