Venti favorevoli: tutti tranne la tramontana e il grecale. Vi sarà difficile credere ciò che leggerete nella presente ma per fortuna mia e di qualche altro mio amico, con cui abbiamo condiviso bellissime esperienze, quanto riportato e descritto di seguito corrisponde al vero. Purtroppo o per fortuna (punti di vista) dopo la nascita del circolo Vikinghi, che rende accessibile a chiunque questo spot fino ad oggi Secret a causa delle tante e avverse condizioni che lo rendevano difficilissimo da raggiungere, la fortuna si è estesa a tutti. La baia è delimitata dall'Isola delle Correnti a Est, a da alcuni scogli affioranti, dette Formiche, a ovest. Le condizioni, con la stessa direzione del vento, cambiano da side on a side off in base al punto in cui si decide di bordeggiare. Nella baia c'è solo sabbia bianca e finissima. Ci si può spostare semplicemente navigando e collocarsi nel punto della baia più adeguato alle proprie capacità (per tanti dovrebbe essere dentro la macchina a mio avviso). Si può anche attraversare l'isola sfruttando un'insenatura, che porta ad una condizione completamente differente rispetto a quella di provenienza. Ciò che rende singolare questo spot è la lingua di sabbia che porta all'isola Delle Correnti, che non ha nulla da invidiare a quella di Palau, grazie alla quale sottovento non si formano condizioni fastidiose di chop ma di acqua liscia con vento costante che soffia solitamente tra 20 e 35 nodi leggermente da terra, ideali per la praica del kite o race puro con il windsurf.. Ma come per incanto, basta attraversare delle dune (bisogna camminare per circa 50 metri), che si possono trovare condizioni wave radicali allo spiazzale. La condizione e sicuramente difficile, perchè bisogna superare le onde bolinando, purtroppo vento e onda hanno la stessa direzione. Inoltre i bordi devono essere fatti molto corti a causa dell'Isola delle Correnti ed il posteggio delle macchine che delimitano lo spot non troppo ampio, quindi se non si è capaci a virare non è possibile uscire, dato che la strambata vi farebbe perdere troppa acqua. Ma la ripidità e l'altezza delle onde (si arriva facilmente a due metri anche se il vento è entrato da 4-5 ore) vi permetterà, nonostante tutto a fare dei forward stellari. Per i meno pratici di virate, non potendo uscire allo spiazzale, possono spostarsi al centro della baia dove le onde seppur più basse le prime ore, certamente danno la possibilità di poter spiccare bei voli. Dopo uno-due giorni di Ponente Maestrale e talvolta Libeccio ci si può spostare al centro della baia al cos� detto �prato� dove la direzione del vento � laterale ma leggermente da mare. Ma se il vento soffia oltre due giorni, si potr� sicuramente, sempre uscendo dal prato�, risalire di bolina ed arrivare fino �alle formiche� dove ci sar� la possibilit� di una condizione perfettamente laterale con ode distanziate e meravigliose. Onde che a seconda dell�intensit� della pertubazione possono arrivare fino a tre quattro metri. Ma di solito si surfa con due metri. Se la pertubazione � veramente intensa, tipo 30 nodi per pi� di tre giorni, anzich� risalire di bolina fino �alle Formiche� e si pu� scegliere di andare sottovento l�isola (attraversando le dune camminando) e uscire con l'onda un po� pi� bassa ma in una condizione nettamente SIDE-OFF con il vento che soffia COSTANTE. Caratteristica solita solo nell�oceano. Se poi, qualche giorno prima all'entrata del ponente o maestrale ha soffiato scirocco che alza facilmente tre-quattro metri, non ve lo dico neanche cosa si verifica. Sicuramente non ci credereste. Noi usciamo fino a dicembre con la muta corta poi a gennaio e febbraio utilizziamo la 4-3. Quale miglior posto dell'estremissimo sud-est Italia per surfare con temperature gradevoli e condizioni fino ad ora accessibili solo a pochi? Entrambi i posti sono sconsigliati a chi non ha dimestichezza con la propria attrezzatura, ma non per le rocce (inesistenti) ma per la direzione del vento uno (che in caso di problemi ti perdi al largo), e la potenza delle onde l�altro.Ci� che rende fantastico questo posto posto è la possibilità di poter cambiare, semplicemente attraversando una duna, il modo di fare windsurf o kitesurf. Dal wave al piatto. Badate bene, tengo a sottolineare che con il termine wave non intendo i chopponi e con acqua piatta non intendo mare che bolle. Ma onde formate e acqua liscia come l�olio. Inoltre nella descrizione dello spot e delle condizioni in particolare, si tende sempre ad �arrotondare per difetto� Se decidete di trascorrere una settimana a Portopalo, il circolo dei Vikinghi pu� aiutarvi in tutto. per gentile concessione di: www.vikinghisurf.it
Fondata agli inizi del VII secolo a.C. dai Greci di Corinto, Siracusa fu una delle città più importanti della Magna Grecia. Le tracce dell'antica potenza e dell'antico splendore sono ancora ovunque, in questa città che senza dubbio è una delle più belle e piacevoli della Sicilia. Per chi è in cerca di memorie e suggestioni archeologiche, non vi è che l'imbarazzo della scelta. Si può cominciare visitando il Teatro Greco, il più grande e ben conservato della Sicilia, che dal pendio dell'antica Neapolis greca guarda la zona del porto e la penisola di Ortigia, e proseguire con l'Anfiteatro Romano, una grandiosa costruzione di età imperiale scavata nella roccia; ci si può stupire per la bizzarra suggestione dell'Orecchio di Dioniso, una cava di tufo dalla singolare forma di orecchio, cercando poi frescura e riposo presso la Fonte Aretusa, celebrata dalla poesia di Pindaro e di Virgilio.Chi invece predilige i fasti dell'epoca barocca, ne troverà splendida testimonianza nell'isola di Ortigia, culla di Siracusa, collegata alla città nuova dal Ponte Umbertino. Ricostruita in seguito al terremoto del 1693, Ortigia acquisì una splendida veste barocca che conserva tuttora. La Piazza del Duomo, il viale alberato sul Porto Grande, il Castello Maniace, e ancora le antiche botteghe artigiane, il pittoresco mercato del pesce, i palazzi in stile barocco che si fronteggiano tra le strettissime vie, la piazza del Duomo fanno dell'isola di Ortigia un luogo assolutamente unico.
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Da non perdere
Una visita a Siracusa dovrebbe comprendere uno spettacolo di opera dei pupi, il teatro tradizionale siciliano delle marionette, che si distingue per il tipo di marionette e per i soggetti trattati (di genere epico cavalleresco, per esempio il ciclo carolingio). Nata nella prima metà dell'Ottocento per il pubblico dei quartieri poveri della città , l'opera dei pupi raggiunse il culmine del successo agli inizi del '900, per poi decadere verso gli anni '50. Diffusa in tutta la Sicilia, a Siracusa la tradizione dei pupi è stata da sempre affidata a una famiglia, i Vaccaro, che elaborarono un proprio stile, autonomo e indipendente rispetto a quelli più noti, palermitano e catanese. Dopo quarant'anni di silenzio, nel 1978, i fratelli Saro e Alfredo Vaccaro decisero di far rinascere l'Opera dei pupi. Gli eredi hanno fondato nel 1995 la Compagnia dei Pupari Vaccaro-Mauceri con lo scopo di perpetuare la tradizione siracusana, dalla costruzione del "Pupo" alla messa in scena degli spettacoli (Compagnia dei Pupari Vaccaro-Mauceri, tel. 0931 465540).
Appuntamenti
Il più suggestivo evento che si svolge ogni anno è sicuramente la stagione di teatro classico ospitata dal teatro greco di Siracusa. Seguendo un'ormai consolidata tradizione, tra giugno e luglio vengono messe in scena proprio all'interno dell'antico teatro le tragedie greche di Euripe, Sofocle, Eschilo. Un appuntamento incredibilmente suggestivo, che permette di rivivere questi antichi capolavori della letteratura.