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Roccaraso

Dislivello 855 m
Stazione in quota 2140 m
Km. totali circuiti per sci di fondo 30 km
Impianti di risalita: 27 totale
Numero totale di piste: 33 totale
Dislivello: 855m
Piste verdi 4
Piste blu 14 Piste rosse 25 Piste nere 7 Seggiovie 10 Ovovie 1 Ancore 20


Quando andare

Inizio stagione invernale 12/01
Termine stagione invernale 04/01


I lati negativi

Ancora non ne conosciamo, comunicatecelo


Info

Via Claudio Mori, 1 Cap, Citt� / Localit� 67037, Roccaraso Telefono +39 086 462210 Fax +39 086 462210


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A proposito di...

L'Aquila (AQ)

Il primo consiglio cittadino fu composto dai sindaci dei vari villaggi e la città non ebbe una propria esistenza giuridica riconosciuta fino al regno di Carlo II di Napoli, che nominò un Camerlengo quale responsabile dei tributi, che, da allora in poi, furono pagati da tutta la città in quanto tale, mentre, in precedenza, erano pagati dai singoli villaggi, ognuno dei quali comprendeva il quartiere realizzato in città. Successivamente, il Camerlengo acquisì anche il potere politico, divenendo presidente del consiglio cittadino (che ebbe vari nomi e composizione nel corso dei secoli). La città, autonoma, anche se sotto la sovranità del regno di Sicilia prima e del regno di Napoli poi, salvo un breve periodo in cui fece parte dello Stato Pontificio, fu governata da una diarchia composta dal consiglio e dal capitano regio, cui si aggiunse, nel XIV secolo, il conte Pietro Camponeschi, detto Lalle che, da privato cittadino, divenne il terzo lato di una nuova triarchia. Già in precedenza, la città era divenuta una quasi signoria sotto Niccolò dell'Isola, nominato Cavaliere del Popolo, ma poi massacrato dal popolo stesso quando il suo potere cominciava a diventare troppo grande. Anche Camponeschi, Gran Cancelliere del regno di Napoli, oltre che conte feudale di Montorio al Vomano e quasi "signore" dell'Aquila, finì ucciso, ma, questa volta, per ordine del principe Luigi di Taranto. Il terzo ed ultimo "signore" della città fu Ludovico Franchi, che sfidò anche i papi ospitando Alfonso I d'Este, cacciato da Ferrara, e i figli di Giampaolo Baglioni, l'ultimo signore di Perugia. Tuttavia, quando il suo potere cominciò a diventare troppo grande, gli Aquilani, sempre gelosi della loro libertà, si lamentarono presso il re di Napoli, che lo fece deporre ed imprigionare. La città, che era la seconda del regno per potenza e ricchezza, iniziò a decadere nel XVI secolo, quando il viceré spagnolo Filiberto d'Orange, dopo averla devastata, la separò dal suo contado, introducendovi il feudalesimo spagnolo e privandola della sua autonomia.

Abruzzo

Zona: Italia Centrale
Capoluogo: L'Aquila
Superficie: 10.794 km²
Popolazione: -
Totale 1.300.000
Densità 120 ab/km²
Province: Aquila, Chieti, Pescara, Teramo
Comuni: 305 1.300.0001.300.000

L' Abruzzo è una regione dell'Italia Centrale di 1,3 milioni di abitanti, con capoluogo L'Aquila. Confina a nord con le Marche, a ovest con il Lazio, a sud col Molise ed a est col mare Adriatico.

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