Si sconsigliano tutti i viaggi non strettamente necessari nel Paese
Benché negli ultimi mesi vi sia stato un parziale miglioramento delle condizioni generali di sicurezza, dovuto all’inasprimento della repressione dei gruppi criminali da parte delle forze militari governative (FAES, Fuerzas de Acciones Especiales), la situazione generale di sicurezza del Paese rimane estremamente precaria e la criminalità diffusa.
Numerosi episodi di criminalità (rapine, sequestri ed estorsioni) si verificano anche durante il giorno, anche nel centro della capitale così come nel resto del Paese. Sussiste il rischio di rimanere coinvolti in scontri violenti durante manifestazioni di massa ed è perciò preferibile allontanarsi immediatamente da eventuali assembramenti o raduni.
Si registrano numerosi casi di rapine a mano armata a danno di visitatori stranieri, talvolta con esiti tragici. Tentativi d’estorsione ai danni di turisti stranieri avvengono anche da parte di individui che vestono illegalmente le uniformi delle forze di sicurezza, spesso presso posti di controllo (“checkpoints”) fasulli, anche all’arrivo in aeroporto a Caracas.
Sono stati registrati reati, tra cui sequestri lampo, nei quali sono implicati agenti delle forze dell’ordine.
A causa del degrado dell’infrastruttura idro-elettrica nazionale, sono frequenti i blackout ed è riscontrata una cronica mancanza di fornitura d’acqua, specialmente nelle aree rurali e periferiche del Paese, così come degli altri servizi essenziali, incluso la distribuzione del gas (non solo domestico).
Si invitano i connazionali presenti nel Paese a mantenere un atteggiamento ispirato alla massima prudenza e a mantenersi aggiornati sull’evoluzione della situazione.
Il 20 febbraio 2019, le Autorità venezuelane hanno chiuso le frontiere aeree e marittime con le isole Aruba, Bonaire e Curaçao ed hanno annunciato la chiusura della maggior parte delle frontiere terrestri. ll confine con la Colombia è attualmente chiuso al transito di automezzi, mentre è consentito quello pedonale.
Dal 15 maggio 2019 il Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti ha ordinato, per motivi di sicurezza ed a tempo indeterminato, la sospensione di tutti i collegamenti aerei diretti (sia commerciali che cargo) con il Venezuela.
Dal 15 marzo 2020 è stato dichiarato lo stato di emergenza, a causa dello scoppio della pandemia con quarantene radicali, seguite da periodi di aperture, nonché la chiusura dello spazio aereo, ora limitato ad alcune compagnie aeree (che volano da qualche mese su Istanbul, Madrid, Messico, Panama, Repubblica Dominicana e Santa Cruz de la Sierra).
Si segnala che l’aeroporto internazionale di Maiquetía (Caracas), principale porta d’ingresso nel Paese, è una zona ad alto rischio a causa delle rapine che vi hanno luogo. Si raccomanda di farsi venire a prendere all’aeroporto possibilmente da una persona di fiducia, evitando di ricorrere a taxi pubblici. I tassisti a Caracas sono infatti noti per essersi resi responsabili, in passato, di episodi di rapina e perfino sequestro a danno dei passeggeri, specialmente stranieri. Ricorrere, nel caso, solo ai servizi taxi forniti dai grandi alberghi. È inoltre vivamente sconsigliato percorrere la statale che collega l’aeroporto e la città di Caracas nelle ore notturne.
In caso di necessità è possibile contattare a qualsiasi ora del giorno e della notte i seguenti CELLULARI DI EMERGENZA:
Il terrorismo rappresenta una minaccia globale. Nessun Paese può essere considerato completamente esente dal rischio di episodi ricollegabili a tale fenomeno.
Gravi problemi di sicurezza si riscontrano nei grandi centri urbani, oltre alla capitale; si sconsigliano viaggi nelle zone di frontiera con la Colombia e con il Brasile. Episodi di criminalità si verificano, ancorché con minore frequenza, anche nelle località a tradizionale vocazione turistica del Paese.
Chi si reca nel Paese per turismo è invitato ad osservare la massima cautela negli spostamenti, limitando i viaggi alle zone più rinomate (fra cui, Arcipelago de Los Roques, Isola Margherita, Cascata Canaima, Parco Nazionale di Morrocoy), portando con sé copia dei documenti di identità, registrandosi nel sito DoveSiamoNelMondo. In casi di emergenza o grave incidente, operazioni di recupero e successivo adeguato trattamento medico-ospedaliero non sono garantiti se non nella Capitale e per i soli possessori di assicurazione privata. I connazionali sono invitati a sottoscrivere prima della partenza polizze assicurative sanitarie che prevedano evacuazione e trasporto di emergenza fuori dal Paese.
Nel caso in cui si decida comunque di recarsi in Venezuela, si raccomanda ai connazionali di:
Nel caso in cui s’intenda praticare vela nelle zone caraibiche, le previsioni meteorologiche a tale riguardo sono disponibili sul sito web (www.nhc.noaa.gov) del Tropical Prediction Center di Miami, nonché sui comunicati delle locali capitanerie portuali. Si fa presente che nella stagione estiva (da giugno ad ottobre ed in alcuni casi fino a novembre) possono verificarsi fenomeni ciclonici (uragani, cicloni, tempeste tropicali ecc.) anche a latitudini più basse di quelle usuali.
Va tenuto presente che in Venezuela, al momento, si stanno verificando gravi problemi con il roaming internazionale. Può quindi risultare estremamente difficile effettuare telefonate internazionali, anche con una linea telefonica fissa, mentre le schede telefoniche straniere spesso sono impossibilitate a ricevere o ad effettuare telefonate. Le SIM italiane che hanno un contratto di roaming sono: TIM, Vodafone e Wind3.
Capitale: CARACASPopolazione: 28.000.000Superficie: 916.445 km2Fuso orario: - 5 ore rispetto all'Italia; - 6 ore quando vige l'ora legale in Italia.Lingue: SpagnoloReligione: cattolicaMoneta: Bolívar Soberano (BsS). Prefisso per l'Italia: 0039Prefisso dall'Italia: 0058Clima: clima di tipo tropicale contraddistinto da due stagioni: stagione delle piogge (maggio-novembre), con frequenti rovesci spesso di breve durata, ma di forte intensità che causano allagamenti lungo la rete viaria con inevitabili conseguenze sul traffico, e stagione secca (dicembre-aprile).