A NESEBAR UN TRIONFO SENZA PRECEDENTI - TRE ORI, UN ARGENTO E DUE BRONZI Competizioni - SurfTribe.it

A NESEBAR UN TRIONFO SENZA PRECEDENTI - TRE ORI, UN ARGENTO E DUE BRONZI

24-10-2004
Competizioni
Che il nostro windsurf giovanile fosse un discorso di successo, eravamo già sicuri, dopo le medaglie conquistate a Ostia 2001, a Largs 2002 e, nel 2003, a Puck e in Messico. Ma che sbaragliasse il campo, fornendo una straordinaria dimostrazione di forza e completezza, anche il più roseo dei pronostici non era dalla nostra parte. E invece i Campionati Mondiali Aloha e Mistral junior-youth, svoltisi a Nesebar in Bulgaria nella prima decade di agosto, rimarranno consegnati per sempre alla storia del windsurf come il trionfo della scuola italiana.

Tre medaglie d'oro (Laura Linares nel Mistral junior femminile, Fabian Heidegger nel Mistral junior maschile, Flavia Tartaglini nel Mistral youth femminile), una medaglia d'argento (Guido Carli nell'Aloha maschile) e due medaglie di bronzo (Marzia Marinai nell'Aloha femminile e Federico Bart Esposito nel Mistral youth maschile), accompagnate dalla ciliegina del titolo mondiale Raceboard masters di Paco Wirz, sono un bilancio sontuoso, che non sarà facile ripetere nel futuro. L'allenatore federale giovanile Paolo Ghione, non nascondendo l'emozione, ha definito questi risultati 'irripetibili', trincerandosi dietro un understatement che caratterizza sempre il suo operato e che lo rende così un punto di riferimento  fondamentale per i nostri giovanissimi. Forse mieteremo presto altri successi, ma certo nessuno dimenticherà facilmente l'avventura in terra bulgara. Perché avventura è realmente stata, alla scoperta di un nuovo mare (il mar Nero), di un paese da poco apertosi a un turismo non ancora di massa (la Bulgaria in lista d'attesa per entrare nell'Unione Europea fra qualche anno), di un viaggio che, attraverso Slovenia, Croazia e Serbia, oppure l'Epiro, la Tessaglia e la Macedonia greche a seconda del tragitto scelto, ha condotto i nostri giovani nel cuore dei Balcani troppo spesso assurti alle cronache per le tragedie delle guerre seguite alla progressiva dissoluzione della Jugoslavia.

Lo spot alquanto esotico rispetto alle mete tradizionali faceva temere una scarsa partecipazione. E invece i Mondiali bulgari entreranno negli annali anche per una ricchissima presenza, concretata in oltre 200 giovanissimi provenienti da 22 paesi: Argentina, Austria, Bulgaria, Canada, Cipro, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Hong Kong, Israele, Italia, Lituania, Messico, Olanda, Nuova Zelanda, Polonia, Repubblica Ceca,  Spagna, Turchia, Ucraina e Uruguay, con una qualificatissima dimensione numerica delle nazioni leader (Polonia, Francia, Gran Bretagna), che testimonia come le brillanti prestazioni dei nostri portacolori non sono state favorite né da una scarsa  frequentazione né dall'affrontare i rappresentanti delle nazioni che, windsurfisticamente parlando, sono in via di sviluppo. E' la prova del nove che conferma lo spessore tecnico e agonistico della squadra italiana.

Iniziamo parlando dell'Aloha, ormai agli sgoccioli della sua storia, che aveva alle spalle il clamoroso insuccesso del Messico, dove si dovette forzosamente rinunciare al mondiale di categoria. Ventidue partecipanti, con sei ragazze, in rappresentanza di Bulgaria, Francia, Gran Bretagna, Israele, Italia e Spagna, sono un valido punto di partenza per la rinascita di un settore che non potrà esimersi dal coinvolgere (o dal ricoinvolgere) nazioni come la Polonia, la Germania, l'Austria, la Svizzera, senza parlare dell'Estremo Oriente, che presto diventerà il secondo baricentro del windsurf mondiale dopo l'Europa. Dominatore assoluto della competizione il tedeschino di Spagna Oliver-Tom Schliemann, con sei vittorie su nove prove. Ma alle sue spalle, pur se nettamente distanziato, non ha certo sfigurato Guido Carli. L'alfiere di Bordighera ha meritatamente vinto la medaglia d'argento, con due vittorie e e tre secondi posti quali migliori prestazioni.

Dopo il bronzo del francese Noesmoen, in quarta posizione  Federico Spanò di Marsala, con piazzamenti regolari tra il secondo e il quarto posto parziali. Marzia Marinai di Grosseto si è classificata sul gradino più basso del podio femminile, dietro Sybille e Leonore Bosch, le due francesine in grado di insediarsi al quinto e sesto posto assoluto; Giorgia Brizio è risultata quinta.
La medaglia forse più sicura era quella attesa da Laura Linares, nella categoria Mistral junior femminile. La campionessa di Marsala, nel 2004 già due volte sul podio agli Europei youth e ai Giochi giovanili ISAF, non ha mancato l'appuntamento annuale con una medaglia d'oro. Quattro volte prima e due volte seconda su nove prove, ha trovato però un osso duro nella polacca Bialecka, capace di vincere due regate e di classificarsi seconda in altre quattro. Due punti alla fine delle regate separeranno le contendenti. Ottimo anche il quinto posto di Martina Fisco di Civitavecchia, che aveva iniziato in modo strabiliante con un primo e un secondo risultato parziale.

Una trentina le partecipanti alla regata della categoria Mistral youth femminile, dove Flavia Tartaglini ha dato l'addio al settore giovanile disputando una delle migliori competizioni della sua carriera, con ben cinque vittorie e tre secondi posti in otto regate, lasciando senza speranze la campionessa europea (la spagnola Alabau) e la francese Le Page, che si sono dovute accontentare dei gradini più bassi del podio.
Partecipatissime le regate Mistral maschili. Nella categoria junior 56 partecipanti; nella categoria youth addirittura 73, numero degno delle grandi competizioni assolute. Ne discende che la vittoria dell'atleta di Caldaro Fabian Heidegger tra gli junior, con tre vittorie parziali, è un successo da incorniciare. Alle sue spalle troviamo atleti di grande valore come il francese Le Coq, il polacco Grodzicki, l'altro francese Pouderoux, l'inglese Hamilton e il rappresentante di Hong Kong, Kau.
Bravissimo anche Federico Bart Esposito, bronzo youth, vicinissimo al secondo classificato, l'israeliano Shahar, mentre il successo è stato appannaggio del neozelandese Robertson.

Chicca finale il titolo mondiale master Raceboard per Paco Wirz che si è preso una pronta rivincita dopo il podio mancato agli Europei nelle acque della sua Palermo, con una prestazione superba: otto regate, otto vittorie! Nulla da fare per Paul Leone, medaglia d'argento. Ottavo posto per Luciano Treggiari, secondo grandmaster dietro il francese Asia che abbiamo conosciuto alla Med-Cup di Livorno, e decimo posto per Giuseppe Castelli.
L'edizione 2005 dei mondiali giovanili e master Raceboard avrà luogo a Sopot in Polonia tra fine luglio e inizio agosto.

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