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Kuta Lombok Outside Grupuk

da Kuta Lombok con 5 minuti di motorino o public transport , si raggiunge il paesino di Grupuk. Si lascia la moto e si sale sulle canoe a bilancere, che vi portano nei numerosi point breaks (Inside Grupuk, Outside Grupuk, Tattoo Point) della baia (diversi secondo dimensione e direzione dello swell) e aspettano fino a fine session (costo 10 $ per la barca, a prescindere dal numero degli occupanti) . Fondo di rocce e alghe con pochi ricci. E' ok anche con bassa marea. Quando lo swell � piccolo, Tattoo e Inside sono ideali per principianti e fidanzate bodyboarder.


Hourly Forecast 8 days
Viaggiare Sicuri Indonesia Ultimo aggiornamento: 18/12/2023
Indicazioni generali, ordine pubblico e criminalita'
La criminalità comune è sempre più diffusa, in particolare nei maggiori centri urbani, ed è in forte aumento sull’isola di Lombok e Bali, comprese le zone residenziali abitate dagli stranieri. Sono stati registrati furti a mano armata che hanno portato al ferimento ed al decesso delle persone derubate. Si consiglia di non opporre resistenza in caso di eventuali aggressioni.Si registrano i casi di borseggi, spesso condotti da uomini in motorino ai danni di donne straniere nelle ore serali e nella prossimità di locali  notturni. Si registra anche un aumento di truffe ai danni di possessori di carte di credito. Si consiglia quindi di non perdere di vista la propria carta di credito durante le transazioni.Si consiglia la massima cautela in tutto il Paese, soprattutto nei luoghi pubblici, in quelli ad elevata frequentazione e nelle località turistiche rinomate. Si consiglia altresì di evitare manifestazioni e ogni tipo di assembramento, specialmente durante i fine settimana, i venerdì di preghiera e in occasione di festività e ricorrenze religiose, soprattutto se ispirate a tradizioni non locali.

Rischio terrorismo
La minaccia terroristica è molto elevata in tutto il territorio indonesiano. Il 28 marzo 2021 un attacco ha colpito la cattedrale cattolica di Makassar (Sulawesi meridionale) e il 31 marzo  2021 una sospetta simpatizzante dell'ISIS ha attaccato la sede centrale della Polizia nazionale a Jakarta. Oltre alla capitale Jakarta, particolarmente a rischio sono tutte le principali città del Paese (Surabaya, seconda città del Paese, è stata colpita nel maggio 2018 da una serie di attacchi che hanno provocato 28 vittime), nonchè le località turistiche. Le Autorità indonesiane mantengono alto il livello di allerta, anche in relazione al progressivo rientro in patria di “foreign fighters” indonesiani radicalizzati nei teatri di conflitto mediorientali, e hanno rafforzato le misure di sicurezza a prevenzione di eventuali ulteriori iniziative da parte di gruppi terroristici.In passato sono stati oggetto di attentato sedi di istituzioni, mezzi pubblici di trasporto,  luoghi di culto, strutture occidentali, hotel, caffetterie e luoghi frequentati da stranieri, anche in rinomate località turistiche (come Bali). Particolare cautela deve pertanto essere esercitata sia nella frequentazione di luoghi che potrebbero essere considerati obiettivi remunerativi da parte delle cellule terroristiche, sia in vista o in coincidenza con ricorrenze, festività civili/religiose e particolari periodi dell’anno (es. festività natalizie, periodo fine/inizio anno, appuntamenti elettorali locali e nazionali, ecc.).

Rischi ambientali e calamita' naturali
Tutto il territorio indonesiano e’ da considerarsi altamente sismico, essendo l’arcipelago collocato in prossimità del cosiddetto “Pacific Ring of Fire”, una delle faglie più attive del pianeta. I terremoti sono frequenti ed anche di notevole intensità. Il rischio sismico, associato alla geografia e alla morfologia del Paese, rende l’Indonesia particolarmente vulnerabile al rischio maremoti, soprattutto in considerazione della natura balneare delle principali località turistiche.L’Indonesia registra oltre 120 vulcani attivi, alcuni dei quali situati in vicinanza di località turistiche, tra i quali i principali sono il Monte Agung a Bali, il Sinabung, nel nord dell’isola di Sumatra in vicinanza del lago Toba, e il Rinjani, sull’isola di Lombok. Durante la stagione delle piogge, che si protrae da ottobre ad aprile, sono frequenti i casi di inondazioni, frane e smottamenti, anche nelle zone urbane e nella capitale, che rendono spesso impraticabili alcune aree di Jakarta, nonché parte delle isole di Giava e Sumatra. Le stesse aree metropolitane, tra cui Jakarta, a causa dell’eccessivo sviluppo urbano e del non parallelo miglioramento delle strutture idriche, sono spesso soggette ad allagamenti.Sono frequenti tempeste tropicali di notevole intensità. E’ da tenere presente che, in ragione delle caratteristiche morfologiche del Paese, le capacità di intervento delle Autorità indonesiane in caso di emergenza possono risultare non omogenee.Per le stesse ragioni, l’assistenza consolare in favore dei cittadini stranieri può risultare oggettivamente limitata in caso di eventi che danneggino le infrastrutture di base, o che si verifichino in località remote/difficilmente accessibili. Terremoto di LombokIl terremoto di intensità 7.0 che ha colpito il 5 agosto 2018 la parte nord di Lombok, interessando anche le Isole Gili e, in minore misura, Bali, ha avuto gravi conseguenze in termini di perdita di vite umane e di persone ferite. Estesi anche i danni a strutture ed edifici, in particolare sulle isole Gili e a Lombok. Date le circostanze, si consiglia a chi intenda recarsi in Indonesia di rinviare eventuali tappe/soggiorni previsti a Lombok e nelle isole Gili nell'ambito dei propri itinerari di viaggio.Dopo il 5 agosto, si sono registrate nuove scosse sull'isola di Lombok, percepite anche nelle isole vicine: pur non potendo prevedere i singoli eventi sismici, è possibile che la situazione di instabilità perduri nel tempo, e che si registrino ulteriori terremoti, anche di intensità simile.Maggiori informazioni possono essere reperite sul sito dell’Autorità nazionale indonesiana per la gestione dei disastri alla pagina https://www.bnpb.go.id/.Terremoto arcipelago di SulawesiIl 28 settembre 2018 un terremoto di 7,4 gradi della scala Richter, seguito da uno tsunami, ha colpito il Sulawesicentrale e in particolare le località di Palu, Sigi e Donggala, causando un elevato numero di vittime ed estesi danni.La zona colpita è lontana dalle principali mete turistiche. Le comunicazioni continuano ad essere difficoltose a causa dei danneggiamenti subiti dalle linee elettriche e telefoniche. L'aeroporto di Palu ha ripreso a funzionare sebbene con forti limitazioni operative e viene principalmente utilizzato per cargo ed elicotteri impegnati nei soccorsi e nei rifornimenti di beni di prima necessitá. In ragione di quanto precede, si sconsiglia di intraprendere viaggi nelle zone colpite. Attività vulcanica Monte Agung a Bali Da ottobre 2017 il Monte Agung a Bali ha intensificato la sua attivita’ vulcanica con una significativa dispersione di ceneri nell’atmosfera e la fuoriuscita di materiale lavico. Le Autorità hanno ridotto il livello di allerta da 4 (il massimo) a 3 (standby), diminuendo il raggio di interdizione al vulcano da 6 a  4 Km. Rimane comunque impossibile fare previsioni riguardo alla durata dell’attività vulcanica e all’intensità del fenomeno.L’Aeroporto Internazionale di Bali resta soggetto a possibili chiusure, anche intermittenti e con breve preavviso. La situazione dell’Aeroporto internazionale di Lombok è simile a quella di Bali. Si raccomanda ai viaggiatori di rivolgersi alla propria compagnia aerea per informazioni circa l’operatività del proprio volo. Come già avvenuto, alcune compagnie potrebbero decidere di annullare i voli a prescindere dalle indicazioni delle Autorità locali. A coloro che si trovino già sull’isola, si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni delle Autorità locali.Maggiori informazioni circa la situazione del Vulcano Agung possono essere reperite sul sito dell’Autorità nazionale indonesiana per la gestione dei disastri alla pagina https://www.bnpb.go.id/ , nonchè: Vulcano Agung Crisis Center +62 81321100319  -   Hotline: +62 3619351011  ext.  5055  -   Airport Emergency Operation Center +62 37065157000 ext. 888. Negli ultimi anni si è registrata inoltre una sensibile attività vulcanica del Monte Raung, nell’est dell’isola di Java, e del Vulcano Rinjani, sull’isola di Lombok, che hanno spesso causato nel passato la chiusura degli aeroporti di Bali, Lombok e Surabaya a causa delle conseguenti ceneri disperse nell’atmosfera. La situazione è in continua evoluzione ed i suddetti aeroporti possono essere soggetti a repentine chiusure ed aperture come conseguenza del mutare della direzione dei venti e dell’evoluzione delle eruzioni stesse. Per tale ragione, ai viaggiatori diretti verso Bali e gli altri aeroporti indicati si consiglia di contattare la propria compagnia aerea al fine di avere informazioni dettagliate circa lo stato effettivo dei voli.Rimane elevata l’allerta per il vulcano Slamet, in Giava Centrale e, in maggior misura, del Vulcano Sinabung, nel nord dell’isola di Sumatra. Quest’ultimo ha ripreso un’intensa attività dal 2010 e, nel corso di agosto 2020, ha fatto registrare nuove eruzioni. Le autorità locali mantengono il Sinabung sotto stretta osservazione (livello di allerta 3 su una scala da 1 a 4) e hanno creato una zona di sicurezza attorno al cratere del vulcano. Eventuali colonne di fumo e ceneri potrebbero influire sull’operatività del vicino aeroporto di Medan. Il vulcano Merapi, situato a Java Centrale nei pressi di Yogyakarta, è entrato in fase eruttiva. Le Autorità locali hanno interdetto l’avvicinamento entro un raggio di 3 km dal cratere. Si consiglia di monitorare l’operatività dei voli con la propria compagnia aerea e di pianificare con estrema cautela i propri itinerari nella regione.Il vulcano Soputan, sull’isola di Sulawesi, nella zona di Manado, è in fase eruttiva ed è stata interdetta un’area del diametro di 4 km attorno al vulcano. Più in generale, laddove non fosse possibile rinviare viaggi già programmati, si raccomanda di tenersi informati sulle condizioni atmosferiche e sui provvedimenti di emergenza che le Autorità indonesiane dovessero prendere a fronte dell’intensificarsi delle piogge.Si sconsigliano fortemente attività turistiche (passeggiate, trekking, ecc.) nell’area montuose interessate da fenomeni eruttivi o durante la stagione delle piogge (ottobre-aprile) in cui sono frequenti i casi di inondazioni, frane e smottamenti anche nelle zone urbane e nella capitale, che rendono spesso impraticabili alcune aree di Jakarta, nonché parte delle isole di Giava e Sumatra. Si raccomanda, in ogni caso, di tenersi costantemente informati attraverso i mass media locali, internazionali o il proprio albergatore e di attenersi alle misure impartite dalle Autorità indonesiane.

Aree di particolare cautela
Aceh. Si è nuovamente acuita la tensione tra il Governo regionale di Aceh ed il Governo centrale di Jakarta, in particolare a seguito dell’approvazione da parte del consiglio regionale di Aceh di una legge provinciale che estende anche ai non-musulmani l’obbligo di osservare le norme di ispirazione religiosa, ad esempio le restrizioni nell’abbigliamento per donne ed uomini. In passato si sono anche verificati casi di sequestri di persona (tale rischio è presente anche nei mari di Sulu e Celebes).Molucche Meridionali. Permangono focolai di tensione interreligiosa ed intercomunale che periodicamente riemergono.Sulawesi settentrionale (Manado). Nell'area del nord Sulawesi (Manado e isole vicine) esiste il rischio di azioni da parte di gruppi terroristici di matrice religiosa. Sebbene le Autorita’ indonesiane in sinergia con quelle malesi e filippine abbiano intensificato i pattugliamenti congiunti, Si consiglia di evitare di effettuare escursioni in barca nelle vicinanze delle acque territoriali filippine a causa dell’intensificarsi delle azioni di pirateria effettuate da gruppi terroristici di matrice islamica locale.Sulawesi Centrale. Permangono focolai di tensione interreligiosa ed intercomunale che periodicamente riemergono. L’area e’ divenuta negli anni anche un centro di addestramento di gruppi terroristici. In ragione di attacchi da parte di gruppi terroristici nella zona della Municipalità di Poso, si sconsigliano fortemente viaggi in tale area.Il 28 settembre 2018 un terremoto di 7,4 gradi della scala Richter, seguito da uno tsunami, ha colpito il Sulawesi centrale e in particolare le località di Palu, Sigi e Donggala, causando un elevato numero di vittime ed estesi danni. Si sconsiglia di intraprendere viaggi nelle zone colpite. Sulawesi Meridionale. La ripresa di violenze da parte di gruppi terroristici rende l’area di Sulawesi Meridionale una zona  a rischio per turisti e viaggiatori. Timor Occidentale. Timor ovest si protrae la presenza di profughi da Timor est e di gruppi paramilitari filo indonesiani, che rendono ciclicamente turbolenta la situazione dell’ordine pubblico;Papua e Papua Occidentale (ex-Irian Jaya). Continuano a verificarsi episodi di violenza e disordini, con vittime e feriti, anche dovuti alla presenza di gruppi separatisti. Dal 18 agosto 2019 si e' registata una ripresa delle proteste in numerosi centri delle due province a seguito di alcuni recenti episodi di razzismo ai danni di studenti papuani. Tali proteste hanno spesso assunto carattere violento e non e' da escludere che esse possano continuare anche nel prossimo futuro. In passato episodi di violenza ed uccisioni hanno coinvolto anche cittadini stranieri. Si sconsigliano pertanto viaggi nella zona e si segnala che, prima di recarsi nella regione, è necessario informarsi presso autorità di Polizia indonesiane circa la necessita di ottenere dei permessi speciali. In generale, si suggerisce di prestare particolare attenzione a:Jakarta: A seguito degli attentati verificatisi nella capitale il 14 gennaio 2016,  il 20 ottobre 2016 e il 24 maggio 2017, l’allerta delle Autorità nei confronti del terrorismo rimane molto elevata. Negli ultimi anni si è registrato un aumento, in generale, della criminalità urbana (dalle bande di motociclisti ai furti nelle case). Bali: A seguito dei due attentati avvenuti nell'isola nel 2002 e nel 2005 che hanno provocato diverse vittime e feriti, le autorità locali continuano ad essere fortemente impegnate nelle operazioni di controllo a tutela in particolare dei turisti, con accresciuto presidio delle principali aree di concentrazione.  Nell’isola di Bali continuano a registrarsi episodi di effrazione e furto nelle strutture turistiche. Preoccupante è anche l’incremento di episodi di violenza a scopo di rapina ai danni di donne straniere, turiste o residenti, in alcuni casi con il decesso della vittima per l’estrema violenza dell’aggressione. Si raccomanda pertanto la massima cautela nei movimenti all’interno dell’isola, soprattutto nelle ore notturne. Si consiglia altresì di rivolgersi esclusivamente a strutture ed agenzie turistiche rinomate e di evitare contatti con guide o intermediari “free lance”.A causa della diffusione della rabbia, si sconsiglia vivamente di entrare in contatto fisico con gli animali dell’isola, soprattutto con i primati presenti nel Tempio delle scimmie a Ubud che, sebbene non aggressive, in alcuni casi hanno morso i visitatori.Lombok: L’isola è stata fortemente colpita dal sisma del 5 agosto 2018, che ha danneggiato sensibilmente le principali strutture turistiche, soprattutto nel nord e nelle isole Gili. Date le circostanze, si consiglia a chi intenda recarsi in Indonesia di rinviare eventuali tappe/soggiorni previsti a Lombok e nelle isole Gili nell'ambito dei propri itinerari di viaggio. Maggiori informazioni circa la situazione possono essere reperite sul sito dell’Autorità nazionale indonesiana per la gestione dei disastri alla pagina https://www.bnpb.go.id/.A chi decidesse comunque di visitare l’isola e di effettuare escursioni, si raccomanda di servirsi solo di guide autorizzate e consigliate dagli alberghi, di evitare di affidarsi ad agenzie o guide sconosciute e di comunicare l’itinerario previsto all'albergo in cui si alloggia.Si sono verificati casi di turisti occidentali sequestrati e uccisi. La criminalità comune è in aumento. Si raccomanda in particolare, a chi voglia effettuare escursioni nell'isola, di servirsi solo di guide autorizzate e consigliate dagli alberghi, di evitare di affidarsi ad agenzie o guide sconosciute e di comunicare l’itinerario previsto all'albergo in cui si alloggia. In incremento sono anche i casi di stranieri vittima di avvelenamento da metanolo, con un numero significativo di decessi. Si sconsiglia pertanto fortemente di consumare alcolici di dubbia provenienza. Sull’isola di Lombok si sono ultimamente verificati casi di estorsione a mano armata (con pistole e machete) a danno di turisti stranieri, così come furti di motorini presi a noleggio, spesso privi di targa e non assicurati. Si raccomanda la massima prudenza, in particolare nelle ore notturne, evitando località non illuminate. In caso di presentazione di denuncia presso la polizia locale, si raccomanda di munirsi di copia della medesima, eventualmente anche fotografica. Si raccomanda inoltre di conservare i passaporti e i vari documenti non utili agli spostamenti in luogo sicuro.Flores, Labuan Bajo: si registra un aumento di casi di molestie e stupri ai danni di turiste in solitaria. Si raccomanda pertanto la massima cautela negli spostamenti e nelle frequentazioni, soprattutto nelle ore notturne.Sumatra in generale. I densi banchi di fumo e cenere provocati dai numerosi incendi che interessano ogni anno, durante la stagione secca, le foreste dell'isola di Sumatra (in particolare le zone di Jambi, Riau, Bengkulu e Sumatra meridionale) causano una riduzione della visibilità, con difficoltà per la navigazione a rea, raggiungendo livelli pericolosi per la salute. Si raccomanda alle persone affette da problemi respiratori, donne in stato di gravidanza, bambini ed anziani di consultare un medico prima di recarsi nelle regioni se interessate dagli incendi. La zona è altresì frequentemente soggetta a terremoti e maremoti (soprattutto la costa occidentale, bagnata dall’Oceano Indiano, più volte colpita da tsunami) Stretto di Malacca. I frequenti episodi di pirateria verificatisi in tali acque inducono a suggerire cautela e circospezione a quanti si trovassero in navigazione in quest'area. Assolutamente da evitare in questa zona la navigazione da diporto. Kalimantan Settentrionale. Sebbene le Autorita’ indonesiane in sinergia con quelle malesi e filippine abbiano intensificato i pattugliamenti congiunti, si sconsiglia di effettuare escursioni in barca nelle vicinanze delle acque territoriali filippine a causa dell’intensificarsi delle azioni di pirateria effettuate da gruppi terroristici di matrice islamica locale.

Avvertenze
Si consiglia ai connazionali di:- registrare i dati del proprio viaggio su DOVESIAMONELMONDO e di segnalare la propria presenza prima della partenza (o all'arrivo) all'Ambasciata a Jakarta, inviando una e-mail a: consolare.jakarta@esteri.it con le proprie generalità, il periodo del soggiorno, gli indirizzi e i recapiti telefonici in Italia ed in loco, in modo da facilitare il supporto da parte dell’Ambasciata in caso di situazioni di emergenza, frequenti nel Paese;-  essere consapevoli dei numerosi rischi ambientali del Paese e delle limitate capacità di intervento, in caso di emergenza, delle Autorità locali titolate ad effettuare azioni di salvataggio e di evacuazione. Eventi che colpiscano le infrastrutture di base o si verifichino in zone remote/difficilmente accessibili possono limitare in modo significativo anche le possibilità di assistenza consolare nei confronti dei cittadini stranieri;      - valutare con attenzione l’affidabilità’ delle guide e dei tour operator a cui si decide di rivolgersi, prestando particolare attenzione alla presenza dell’equipaggiamento di sicurezza di base;- adottare la massima cautela nell’esercizio di attività sportive in mare, a causa della presenza di forti correnti che possono mettere in difficoltà anche esperti naviganti e nuotatori, in particolare sulle spiagge che si affacciano sull’Oceano Indiano, tradizionale destinazione per turisti da surf e windsurf e verificare che gli esercenti di tali attività sportive siano provviste delle necessarie autorizzazioni;-  adottare la massima cautela nell’unirsi a crociere o percorsi di navigazione, scegliendo sempre natanti che assicurino una sufficiente sicurezza, alla luce di recenti episodi di tentato abbordaggio di natanti da turismo da parte di pirati lungo le coste indonesiane;- verificare attentamente l’affidabilità delle guide, in caso di attività subacquee, e il possesso delle necessarie autorizzazioni e la qualità delle attrezzature. E’ necessario anche programmare con estrema cautela il proprio itinerario, tenendo ben presente che  in Indonesia le camere iperbariche sono localizzate solamente sull’isola di Java e di Bali, e che i collegamenti tra le isole possono necessitare anche diverse ore di volo. E’ importante inoltre verificare che la propria assicurazione medico-sanitaria copra anche gli infortuni derivanti da tali attività;- evitare assolutamente la navigazione solitaria o con insufficiente equipaggio; - adottare estrema cautela nell’utilizzo di collegamenti via mare (traghetti e scafi), a causa del possibile rischio di incidenti e affondamenti imputabili alla scarsa affidabilità delle imbarcazioni locali e dell’impreparazione degli equipaggi;- prestare attenzione ad eventuali veicoli parcheggiati in prossimità della propria residenza o a pacchi apparentemente abbandonati; - esercitare prudenza nella frequentazione di ritrovi notturni che sono stati in passato oggetto di attentati terroristici;- particolare cautela è raccomandata a donne in viaggio da sole, alle quali si consigliano comportamenti improntati alla massima cautela  soprattutto nelle ore notturne;- controllare che le porte ed i finestrini dei veicoli sui quali si viaggia siano chiusi, evitare di guidare da soli durante la notte, e fare uso solo di taxi di compagnie conosciute (come la Blue Bird), preferibilmente prenotati per telefono;- prima di intraprendere  spostamenti via terra, comunicare preventivamente ad una persona di fiducia l’itinerario, orario di partenza e orario previsto d’arrivo a destinazione; viaggiare ove possibile in convoglio; portare sempre con sé un cellulare funzionante; - adottare particolare cautela e provvedere ad un’adeguata preparazione in caso di viaggi al di fuori dei maggiori centri abitati o turistici, dove le infrastrutture possono essere inadeguate, soprattutto in alcune zone più impervie o meno popolate e dove i trasferimenti a seguito di emergenze sanitarie o di altro tipo, possono comportare difficoltà o costi elevati;-  non lasciare valori, effetti e documenti in custodia nelle cassette di sicurezza degli alberghi (sopratutto in quelli di categorie inferiori), senza aver compilato l'elenco degli effetti depositati;- considerare che in caso di perdita dei documenti di viaggio, è necessaria una lunga procedura burocratica per concedere il visto di uscita;- mantenere sempre un comportamento rispettoso delle sensibilità culturali e religiose del Paese, in particolare in occasione di ricorrenze religiose quali il Ramadan  e l’Idul Adha; - evitare tutti i comportamenti che potrebbero offendere la sensibilità e la religione locale, tenendo conto che  l’omosessualità e’ considerata reato nella provincia di Aceh e non accettata nel restante territorio dell’Indonesia, ivi compreso da parte delle Autorità, mentre le effusioni amorose in pubblico possono essere sanzionate;- segnalare subito alla sezione consolare dell’Ambasciata consolare.jakarta@esteri.it  eventuali comportamenti non corretti da parte di rappresentanti delle Autorità locali, indicando chiaramente la stazione di Polizia e possibilmente il nome dell’Agente coinvolto ed allegando un proprio documento di identità;  sono stati riferiti casi di richieste improprie di denaro-presentate come costi amministrativi, in realtà non dovuti – per ricevere le denunce di furto o di aggressioni subite da parte di cittadini stranieri, anche nelle località turistiche come Lombok e Bali;- si raccomanda nell’Isola di Bali, alla luce del notevole numero di incidenti stradali mortali anche con il coinvolgimento di connazionali, di prestare la massima attenzione nella guida di veicoli e motocicli noleggiati, evitando, se possibile, la guida nelle ore notturne. Si registra inoltre una crescente tendenza delle Autorità, in caso di controversie di soggetti esteri con la popolazione locale, a prendere le parti dei propri concittadini a scapito degli stranieri.- sono recentemente stati segnalati casi di gravi danni, anche permanenti, alla salute (perdita della vista, danni irreversibili a vari organi e decessi), dovuti alle alte dosi di metanolo contenuto nella bevanda locale denominata "Arak". Negli ultimi tempi l'Arak viene spesso utilizzato nei vari locali (bar, discoteche ecc.) presenti sull'isola di Bali, anche per allungare/diluire superalcolici o nei cocktails ivi serviti. Si consiglia, pertanto, la massima attenzione sulla composizione e/o genuinità delle bevande alcoliche che si assumono e di evitare il consumo di alcolici di dubbia provenienza.

Dati Paese
PAESE : INDONESIACAPITALE: JAKARTAPOPOLAZIONE:  279,1 milioniSUPERFICIE: 1.919.317 km2FUSO ORARIO: + 6 ore per Sumatra e Giava, + 7 ore per Bali e + 8 ore per l'Indonesia orientale nel periodo in cui in Italia vige l'ora solare; nel periodo in cui vige l'ora legale in Italia si deve togliere un’ora.LINGUE: il Bahasa Indonesia, l'inglese è diffuso nelle aree turistiche.RELIGIONI: musulmana, protestante, cattolica, induista, buddista,  confuciana.MONETA: rupia Indonesiana.TELEFONIA:Prefisso per l'Italia: 0039Prefisso dall’Italia: 0062 ( 21 per Jakarta). Se da un telefono fisso si chiama un numero della città nella quale ci si trova, non occorre digitare il prefisso, mentre occorre digitarlo se si chiama da un cellulare (021 per Jakarta). Rete cellulare: la copertura della rete telefonica cellulare, soprattutto nelle città, è buona e in costante espansione.Clima: clima caldo-umido con temperatura media di 30 gradi Celsius. Esistono due stagioni: la stagione delle piogge (ottobre-aprile) e la stagione secca (aprile-ottobre).  Possibili fenomeni ciclonici nei mesi da novembre ad aprile.

Documentazione necessaria all'ingresso nel Paese

A proposito di...

Lombok

Lombok , con l'eccezione di Desert Point, ha onde piu' piccole di Bali e un po' meno tubanti. Puo' essere una buona scelta per stare tranquilli e migliorare la propria surfata senza rischiare molto. Si possono usare tavole piu' corte che a Bali o Sumbawa (max 7 piedi).

Nusa Tenggara Barat

Le isole a est di Bali sono conosciute con il nome di Nusa Tenggara: se ne contano circa 566, molte delle quali così piccole da non avere neppure un nome. Si trovano a pochi gradi a sud dell’equatore e si estendono da est a ovest formando un cordone lungo 1300 Km. Questo enorme arcipelago, che si estende dalla Thailandia fino alla Papua Nuovo Guinea e all'Australia, è consideranto una delle zone piu interressanti del mondo, tanto sulla terraferma quanto sott' acqua, per la varieta biologica dell'ecosistema

In Indonesiano le parole Nusa Tenggara significano "isole di sud-est": termini che hanno anche valore geografico, infatti stanno ad indicare tutti quegli arcipelaghi che occupano il lato sud-est dell'Indonesia. Le isole più importanti sono Bali, Lombok, Sumbawa, Sumba, Flores e Timor, alle quali sono da aggiungere centinaia di isole minori. Le prime tre, e in genere tutte quelle più a nord, sono caratterizzate da vulcani e fanno parte di quella fascia vulcanica che parte da Sumatra e arriva fino alle Banda, le altre tre non hanno vulcani, ma il loro territorio è ugualmente montuoso. Tutto il Nusa Tenggara, che gli olandesi chiamarono arcipelago della Sonda, si distingue per le zone aride (soprattutto in quella parte che va da Lombok est a Timor, perché per Lombok ovest e per Bali il discorso non è del tutto vero).

Questo influisce notevolmente sull'economia locale, anche perché le aree adatte per l'agricoltura non sono molte. Quando non si è ai livelli di vera e propria sussistenza, come in alcune parti di Sumba e di Timor, la povera economia locale sopravvive anche grazie all'allevamento di equini e bovini, alla pesca e all'esportazione di un po' di copra. Alcune aree sono mineralogicamente interessanti, ad esempio in alcune zone orientali di Timor c'è petrolio, ma queste sono poco sfruttate. Nell'arcipelago c'è un po' di artigianato, che tuttavia ha ancora un ruolo economico marginale. Il turismo per ora interessa solo poche zone. Dal punto di vista amministrativo il Nusa Tenggara è diviso in quattro province: Bali, costituita nel 1951;Timor est (Timor Timur), che per ragioni politiche e militari forma una provincia particolare, la XXVII della Repubblica indonesiana, dal 16/7/1976; il resto è diviso tra Nusa Tenggara ovest (Nusa Tenggara Barat) ed est (Nusa Tenggara Timur).

Nel secolo scorso il naturalista Alfred Wallace, dopo anni di studi e di ricerche sulla fauna e la flora dell'Indonesia, arrivò alla conclusione che tutte le isole ad ovest di Lombok si distinguono per la lussureggiante vegetazione tropicale, con la presenza di tigri, scimmie, elefanti, nonché con una popolazione asiatica con i capelli lisci, mentre tutta la parte a est di Bali è caratterizzata da piante alte e spinose, abitata da pappagalli, lucertole e marsupidi, con una popolazione costituita da papuani con i capelli crespi. Tutto questo per dire che il Nusa Tenggara, tranne Bali, farebbe parte dell'Oceania.

Il braccio di mare (48km di larghezza) che separa Bali da Lombok è chiamato anche Linea Wallace. Esistono dei dubbi su questa teoria, infatti gli elementi che hanno indotto Sir Alfred alle teorie sopra esposte (sommariamente) sono presenti a Lombok: nella zona occidentale la vegetazione è tropicale, ci sono scimmie e popolazioni tipicamente asiatiche (balinesi in particolare), nell'area orientale il territorio è molto più arido, si possono vedere grandi lucertole e gli abitanti, i sasak, hanno la pelle molto più scura rispetto ai balinesi.

Probabilmente già nel XII sec. mercanti arabi e cinesi commerciavano con gli abitanti di alcune isole del Nusa Tenggara: offrivano tessuti, armi e porcellane in cambio di cannella, legno di sandalo e altro legname pregiato. I monarchi Majapahit reclamarono ripetutamente la sovranità su quelle isole, ma il loro interesse fu più che altro commerciale, così nell'arcipelago non sono rimaste molte tracce della cultura indù. AI contrario, l'Islam dal XV sec. ha cominciato a penetrare sempre più nel Nusa Tenggara, grazie soprattutto ai rapporti con i makassaresi e con il sultano di Ternate.

Il primo europeo a capitare nella zona fu il portoghese Antonio de Abreu, che sbarcò su un'isola che decise di chiamare Flores (e il nome è rimasto). Da allora marinai e mercanti europei ebbero sempre più frequentemente il Nusa Tenggara come meta, sia per approvvigionarsi di acqua e cibo, sia per acquistare legno di sandalo. Giunsero anche i missionari e già nel 1522 molti tra gli abitanti di Flores e delle Solor avevano abbracciato la fede cattolica.

Ad eccezione del legno di sandalo, nel Nusa Tenggara non c'erano molte risorse che potessero interessare gli europei, così si cominciò a guardare seriamente verso l'arcipelago solo a partire dal XVII secolo, mentre gli inglesi rimasero sempre indifferenti a quell'area. Nel 1613 iniziò la rivalità tra olandesi e portoghesi; i primi, grazie all'aiuto di alcuni prìncipi musulmani locali, cacciarono gli avversari da Flores, poi presero l'importante porto di Kupang a Timor. I lusitani riuscirono a resistere a lungo, anche perché la VOC era più interessata alle Molucche e a Giava.

Verso la metà del XVllI sec. gli iberici, compiendo un madornale errore politico, pensarono che fosse arrivato il momento di riprendersi certe zone dell'arcipelago. Nel 1749 gruppi di meticci di lingua portoghese, i cosiddetti "portoghesi neri", attaccarono Kupang, ma furono respinti nella zona est di Timor. Nel 1854, con un trattato gli olandesi si videro ratificato il controllo su Flores. Pochi anni prima, nel 1843, i signori balinesi di Lombok erano stati costretti a riconoscere il dominio olandese. Scoppiarono delle ribellioni, ma all'inizio del '900, in contemporanea con la fine dell'indipendenza di Bali, gli olandesi consolidarono il loro potere a Lombok. Nel 1942 il Nusa Tenggara fu invaso dai giapponesi, poi dal 1945 ha seguito la storia dell'Indonesia.

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