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Viaggiare Sicuri Turchia

Ultimo aggiornamento: 17/03/2024
Informazioni Generali

Indicazioni generali, ordine pubblico e criminalita'

Lo stato di emergenza, dichiarato dalle Autorità turche a seguito del tentato golpe militare del luglio 2016, è giunto a scadenza il 19 luglio 2018. L’apparato di sicurezza nel Paese resta tuttavia rafforzato, con controlli frequenti specialmente nelle "aree di particolare cautela".  Si raccomanda pertanto ai connazionali cautela negli spostamenti e di tenersi informati sui media internazionali e locali sugli sviluppi della situazione mantenendo contatti anche con la compagnia aerea o l’agente di viaggio.
In caso di problematiche con le autorità locali di Polizia (stato di fermo o arresto) si consiglia di  informare tempestivamente l’ufficio consolare competente per la necessaria assistenza. Il fermo di Polizia può durare fino ad un massimo di 7 giorni, mentre la detenzione amministrativa nei centri di espulsione fino a 6 mesi, rinnovabili fino a 12.
La criminalità comune è generalmente bassa, tuttavia nelle principali destinazioni turistiche e, in particolare ad Istanbul, è necessario prestare un ragionevole livello di attenzione ed adottare le precauzioni opportune.

 


Rischio terrorismo

Negli ultimi anni si sono registrati, anche se con minore intensità rispetto al passato, attentati terroristici di diversa matrice in varie parti del Paese. Le Autorità turche hanno elevato il livello di allerta e rafforzato le misure di sicurezza e mantengono un esteso monitoraggio della situazione. Hanno spesso diramato segnali di allerta per possibili attentati diretti contro le infrastrutture di trasporto pubblico  e contro luoghi di culto, associazioni e fondazioni a carattere religioso. Non vengono esclusi dai luoghi di attenzione anche locali notturni, centri di aggregazione come centri commerciali, ristoranti e alberghi NELLE PRINCIPALI CITTÀ E DESTINAZIONI TURISTICHE DEL PAESE.
Si raccomanda pertanto di continuare ad adottare  misure di cautela in tutto il Paese, in particolar modo nelle “aree di particolare cautela” e nei luoghi ad elevata frequentazione a Istanbul, Ankara, nelle principali località balneari e nelle più note mete turistiche all’interno del Paese (ad es. la Cappadocia), evitando celebrazioni e assembramenti,  installazioni militari e delle Forze dell’ordine, luoghi di culto, associazioni e fondazioni a carattere religioso, soprattutto in occasione di manifestazioni politiche o cerimonie religiose. Si ricorda che particolari ricorrenze sono state in passato segnate da attentati (strage della notte di Capodanno 2016/2017 a Istanbul).


Rischi ambientali e calamita' naturali

L’intero Paese è a forte rischio sismico. In caso di eventi di rilievo, attenersi alle indicazioni impartite dalle Autorità locali e mettersi subito in contatto con l’Ambasciata/Consolato competente per zona.
Frequenti le alluvioni nel nord-est del Paese. Nella stagione estiva è possibile che lungo le coste del Mar Mediterraneo e ed Egeo si registri un elevato numero di incendi, come avvenuto nel 2021 nelle aree di Bordum, Adalia e Marmaris.
Le caratteristiche geografiche, il traffico automobilistico molto intenso ed il combustibile da riscaldamento (in parte ancora a carbone) favoriscono l’inquinamento in alcuni settori delle città di Ankara, Istanbul, Izmir e Antalya (nei giorni senza vento esso può raggiungere anche livelli molto elevati).


Aree di particolare cautela

In considerazione della  persistente volatilità della situazione  si raccomanda di evitare di recarsi nelle aree a ridosso del confine con la Siria delle province di Hatay, Gaziantep, Kilis e Sanliurfa, dove permane elevato il rischio di sequestri. Il confine di terra con la Siria è tuttora chiuso al transito e militarmente presidiato, l’area è sottoposta a frequenti controlli e ogni comportamento sospetto (tentativo di attraversamento, riprese audio/video di zone o installazioni militari, o anche solo il fatto di trovarsi in prossimità del confine senza apposite autorizzazioni o documenti validi), oltre a rappresentare un significativo rischio per la propria incolumità personale, può portare al fermo e all’espulsione dal Paese.
Si raccomanda ai connazionali di evitare altresì di recarsi qualora ciò non sia strettamente necessario, nel resto delle province di Hatay, Gaziantep, Kilis e Sanliurfa, dove in passato si sono verificati numerosi attentati, e nelle Province sud orientali del Paese (Province di Adiyaman, Diyarbakir, Elazig, Tunceli, Erzincan, Bingol, Mardin, Batman, Siirt, Bitlis, Mus, Agri, Van, Sirnak, Hakkari), in particolare nelle aree più remote o di montagna, anche in considerazione della recrudescenza degli scontri tra il PKK e le Forze Armate e di Polizia turche.
Dal 7 giugno 2023 alle h 23:45 al 22 giugno 2023 alle h 23:45, l’area ad est del villaggio di Dergan, al confine tra Akçabudak e Kılıçlı, nel Distretto di Lice, è stata dichiarata "temporary special security zone" e non vi sarà consentito l’accesso, senza permesso delle Autorità turche.


Avvertenze

Si consiglia ai connazionali di:
- registrare i dati del proprio viaggio su DOVESIAMONELMONDO;
- non scattare foto in zone militari, ad edifici militari o durante comizi e manifestazioni politiche;
- mostrare rispetto verso i simboli dello Stato, in particolare la bandiera, la figura di Atatürk e del Capo dello Stato;
- prestare attenzione ai contenuti pubblicati sui propri social media, tenendo conto che talune organizzazioni non illegali in Italia (come YPG o il Movimento gulenista) sono tali in Turchia;
- portare sempre con sé documenti di identità
ed eventuali titoli di soggiorno in Turchia;
- seguire sempre le indicazioni e raccomandazioni fornite dalle Autorità locali;
- preferire le strade principali ed evitare le zone disabitate;
- fermarsi immediatamente ad eventuali posti di blocco;
- monitorare eventuali disposizioni di coprifuoco imposte dalle Autorità turche ed in tal caso evitare di viaggiare dopo il tramonto;

- non accettare offerte conviviali da persone sconosciute incontrate casualmente per strada, per quanto appaiano amichevoli o affidabili. Specialmente ad Istanbul vi sono stati casi di truffe perpetrate da malfattori, che, con fare amichevole, conducono i turisti in locali dubbi, dove per una ordinaria consumazione vengono presentati conti molto elevati;
- disporre del passaporto per poter acquistare una SIM card turca per telefoni cellulari o per Ipad;
- richiedere attraverso l’operatore telefonico turco la registrazione del proprio telefonino presso l’Ente di Telecomunicazioni turco, al fine di evitarne il blocco automatico nel caso si volesse acquistare una scheda turca per i cellulari;

Se si è vittima di un reato o in caso di furto o smarrimento di documenti di identità in Turchia, si può richiedere aiuto rivolgendosi alle Forze dell’ordine al numero telefonico 112, con l’assistenza del personale dell’albergo o dell’operatore turistico. Per sporgere denuncia è necessario recarsi presso il Commissariato di Polizia del luogo dove il reato si è consumato.

Negli ultimi anni si è registrato un incremento degli incidenti, talvolta mortali, nei voli in mongolfiera in Cappadocia. Si consiglia di verificare personalmente le condizioni meteo e più in generale le credenziali dell’operatore scelto per ogni genere di attività comportante potenziali rischi (oltre ai voli in mongolfiera, escursioni in fuoristrada, quad, parapendio, ecc.). È inoltre consigliabile verificare sempre che l'operatore sia munito di una copertura assicurativa adeguata.
Agli scalatori diretti verso l’Ararat si fa presente che ogni attività escursionistica nella zona è subordinata all’ottenimento di autorizzazioni da richiedere alla Rappresentanza diplomatica o consolare turca in Italia (vedi indirizzi utili). Agli scalatori e sciatori diretti verso l'area montuosa di Van si raccomanda particolare prudenza in considerazione di ripetuti fenomeni di smottamenti e valanghe che interessano la regione in conseguenza dello scioglimento dei ghiacci.

Si verificano, specialmente nella stagione estiva, numerosi incidenti stradali dovuti alla rete stradale inadeguata e alla guida spesso imprudente degli automobilisti locali. Particolare attenzione va prestata nella guida notturna in zone rurali, in quanto i mezzi agricoli circolanti sono sovente sprovvisti di luci.
In caso di incidente, in base alla normativa locale, è obbligatorio attendere l’arrivo della polizia che effettua gli opportuni accertamenti. Si ricorda che i proprietari e conducenti di veicoli che incorrono in contravvenzioni e non sono in grado di provvedere al contestuale pagamento delle multe inflitte, possono essere sottoposti al sequestro del veicolo, fino a quando il pagamento non sarà effettuato. Si segnala che, per eccesso di velocità e/o guida in stato d’ebbrezza o a seguito di consumo di sostanze stupefacenti, l’autorità turca provvede al ritiro della patente con il divieto di guidare sul territorio turco per un periodo variabile.


Dati Paese

Capitale: ANKARA
Popolazione: 85.037.969 (2021)
Superficie: 779.452 km²
Fuso orario: + 1 rispetto all’Italia durante il periodo estivo e + 2 durante il periodo invernale
Lingue: turco
Religioni: la religione prevalente è quella musulmana. È inoltre presente un limitatissimo numero di cittadini di religione cristiano ortodossa, cattolica, protestante ed ebraica.
Moneta: Lira Turca
Prefisso per l'Italia: 0039
Prefisso dall'Italia: 0090
Telefonia: la rete GSM copre quasi tutto il Paese. La rete GSM 1800 funziona nei dintorni di Istanbul, nella regione costiera del Mar Nero, nonché lungo la costa sud, nei dintorni di Antalya.
Clima: Il clima ad Ankara è continentale. L’inverno è rigido con neve, ghiaccio e temperature che arrivano fino a -10 gradi; l’estate è calda-secca con temperature sui 30-40 gradi e forti escursioni termiche tra il giorno e la notte (l’altitudine è di 900 metri). Ad Istanbul l’estate è caldo-umida e gli inverni sono umidi e piovosi; Izmir e Antalya hanno un  clima mediterraneo con inverni miti ed estati molto calde. Il clima sulla costa del Mar Nero è sempre piovoso. La temperatura nella zona del sud-est è particolarmente elevata da giugno fino a ottobre.


Documentazione necessaria all'ingresso nel Paese