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Viaggiare Sicuri Tunisia

Ultimo aggiornamento: 09/05/2023
Informazioni Generali

Indicazioni generali, ordine pubblico e criminalita'

La precarietà dell’economia continua a provocare tensioni sociali, scioperi e manifestazioni, che peraltro raramente hanno luogo nei siti turistici.

Fenomeni di furti, borseggi e altri episodi di micro-criminalità sono in aumento, in particolare nelle zone periferiche e nei quartieri degradati dei principali centri urbani; è sempre sconsigliato esibire cellulari o altri oggetti di valore in pubblico, specie negli orari serali e notturni.


Rischio terrorismo

Negli ultimi anni, dopo gli attacchi terroristici del 2015 a danno di turisti occidentali nel Museo del Bardo a Tunisi e in una spiaggia di Sousse/Port El Kantaoui, le Autorità tunisine hanno adottato nuove misure antiterroristiche nella capitale e nel resto del Paese. Lo stato di emergenza decretato dalle autorità locali nel 2015 è stato prorogato in varie occasioni e da ultimo rinnovato fino a oggi.  
Le principali arterie stradali nel Paese e nella capitale sono soggette ad un’elevata sorveglianza, anche attraverso posti di blocco, da parte di personale in divisa ed in borghese al quale è opportuno prestare la massima collaborazione.
Le misure di sicurezza sono state rafforzate anche presso porti, aeroporti e altri siti considerati sensibili.
Sono frequenti operazioni di polizia finalizzate allo smantellamento di cellule terroristiche e alla requisizione di armi.
L'emergere di possibili, nuove minacce nelle principali aree turistiche del Paese viene costantemente monitorato.


Rischi ambientali e calamita' naturali

Aree di particolare cautela

L’attuale perdurante instabilità in Libia è causa di difficoltà al valico di frontiera di Ras Jedir e nella vicina Ben GardeneScioperi, agitazioni e tensioni sociali continuano ad agitare periodicamente l'area di Tataouine. E’ quindi sconsigliato avvicinarsi a tali aree, ai valichi di frontiera con la Libia e all’area di Tataouine. E’ altresì sconsigliato effettuare spostamenti ed escursioni nelle aree adiacenti i confini con l’Algeria in particolare nelle zone montuose e collinari in prossimità di Ghardimaou/Ain Soltane e nei Governatorati di El Kef, di Kasserine e di Kebili. A causa del crescente disagio economico-sociale e delle conseguenti manifestazioni popolari (con episodi di violenza), si sconsiglia di recarsi anche in alcune aree di Tunisi (Etthadamen ed El Intilaka) e di Kasserine.

Diverse località nelle aree montagnose isolate dei territori dei Governatorati di El Kef, Kasserine e Sidi Bouzid (Bir Lahfay, Sidi Ali Ben Aoun, Sidi Ich, Jebel Oudada, Jebel Ghardek, Jebel Kemayem e Jebel Rakhmet) sono zone di operazioni militari e si sconsiglia avvicinarsi a tali aree.

Le escursioni nel deserto, solitamente organizzate a partire dalla città di Douz, sono attualmente soggette a procedure stabilite dal Ministero della Difesa Nazionale, dal Ministero dell’Interno e dal Ministero del Turismo in base alle quali i turisti che intendano visitare tali aree, al cui accesso sovrintende la Guardia Nazionale, devono essere accompagnati da tour operator autorizzati. In considerazione del fatto che si tratta di zone isolate e prive di arterie stradali controllate, le escursioni nel deserto sono attualmente sconsigliate.


Avvertenze

Si consiglia ai connazionali di:
- registrare i dati del proprio viaggio su DOVESIAMONELMONDO
;
- seguire le indicazioni delle Autorità locali, esercitare massima cautela negli spostamenti, evitare manifestazioni, assembramenti e luoghi affollati di qualsiasi natura. Si raccomanda di non attraversare zone isolate del Paese, né quartieri periferici delle grandi città, specie negli orari notturni. In tali orari, è sconsigliato attraversare la Medina di Tunisi e aggirarsi nei pressi delle stazioni bus e ferroviarie, nonché nelle aree portuali;
- elevare il livello di attenzione durante il periodo del Ramadan;
- tenersi costantemente informati attraverso i mezzi di informazione locali ed internazionali per conoscere in anticipo, nel limite del possibile, eventuali problematiche legate alla situazione di sicurezza e di mobilità nel Paese. In via più generale, è opportuno prestare attenzione a mettersi in viaggio nelle ore notturne, soprattutto nelle strade secondarie;
- per le viaggiatrici si raccomanda di adottare un abbigliamento che tenga conto dell’ambiente culturale locale, specialmente al di fuori delle zone turistiche e balneari, di evitare di passeggiare sole in zone isolate e, nel limite del possibile, di evitare spostamenti con mezzi pubblici specialmente nelle aree extraurbane;
- osservare una rafforzata vigilanza nell’attraversamento di zone desertiche o predesertiche. Si è infatti riscontrato un aumento della criminalità comune che consiglia una maggiore cautela nell’organizzazione di viaggi in tali aree. Sono sconsigliati i viaggi e gli spostamenti nelle predette zone se non all’interno di gruppi numericamente significativi e comunque organizzati da “Tour Operator” locali di chiara fama e professionalità.
 
Nel caso in cui si subiscano furti, lesioni od altre violazioni alla propria persona, le autorità di polizia ricevono l’eventuale denuncia senza rilasciare copia della stessa o del processo verbale. In casi di particolare gravità, la copia della denuncia potrà essere richiesta per vie diplomatiche attraverso l’intervento dell’Ambasciata d’Italia a Tunisi. Ferma restando la competenza della giustizia tunisina, l’Ambasciata d’Italia a Tunisi potrà fornire anche indicazioni circa l’iter giudiziario ed eventualmente il nominativo di un avvocato da nominare a tutela degli interessi del cittadino italiano lesi.

In caso di smarrimento dei documenti d’identità o del passaporto, le autorità di polizia che ricevono la denuncia, rilasceranno una « attestation de perte » (denuncia di smarrimento), che risulterà redatta esclusivamente in lingua araba (lingua dei documenti ufficiali del Ministero dell’Interno e della Pubblica Amministrazione tunisini).  Sulla questa base l’Ambasciata d’Italia a Tunisi potrà emettere un documento di viaggio per il rientro in Italia. A tale riguardo, si fa presente che l’Ambasciata d’Italia ha sede in Tunisi e che il rilascio del predetto documento potrà essere richiesto e rilasciato solo in presenza del diretto interessato. Quest’ultimo dovrà presentare a tal fine, oltre alla denuncia di smarrimento: due foto tessera, il biglietto di rientro in Italia da cui si evinca l’imminenza del viaggio, 3,500 DT (tre dinari e 500 millesimi) e, qualora possibile, un qualsiasi altro documento di identità.
 
Durante il mese di Ramadan la maggior parte della popolazione tunisina si astiene nelle ore diurne dalla consumazione di cibo e bevande, inclusa l’acqua, e dall’uso di tabacco. Si consiglia pertanto ai viaggiatori di tenerne conto al fine di non assumere atteggiamenti in pubblico che potrebbero apparire offensivi o comunque poco rispettosi delle usanze e tradizioni locali.
In caso di urgente necessità o di problemi con le autorità di polizia ( stato di fermo o arresto) si consiglia di informare tempestivamente l’Ambasciata d’Italia a Tunisi, servizio di assistenza ( tel. +216 71892811 / +216 71892231, Fax  +216 71892150 - Cellulare di servizio, negli orari indicati in precedenza, +216 98301496. E-mail assistenza.tunisi@esteri.it.)


Dati Paese

Capitale: TUNISI
Popolazione: 12.131.083
Superficie: 162.155 km²
Fuso orario :  -1 rispetto all’Italia durante il periodo nel quale in Italia vige l’ora legale; la stessa ora italiana durante il resto dell’anno.
Lingue: Arabo (lingua ufficiale) e Francese.
Religione: Musulmana
Moneta: dinaro tunisino (TND)
Prefisso per l'Italia: 0039
Prefisso dall'Italia: 00216
Telefonia: esiste un accordo di « roaming » grazie al quale i telefoni cellulari GSM gestiti da operatori italiani con abbonamento e schede pre-pagate funzionano anche in Tunisia.
Clima: clima mediterraneo e ventilato sulle coste. L’inverno è mite e l’estate è molto calda con temperature che possono superare i 40°. Temperature più elevate si registrano nel sud del Paese con marcate escursioni termiche tra il giorno e la notte.


Documentazione necessaria all'ingresso nel Paese