“FINESTRA DI VOLO”, “ZONE DI POTENZA” PER SAPERNE DI PIU’ Didattica - SurfTribe.it

“FINESTRA DI VOLO”, “ZONE DI POTENZA” PER SAPERNE DI PIU’

03-01-2007
Didattica

Tra le nozioni fondamentali da imparare del kitesurf senz'altro quelle di “finestra di volo” e “zone di potenza” sono necessarie per imparare questo esaltante sport. Sicuramente chiunque intraprenda tale attività ha una spiccata propensione all’azione e alla voglia di sperimentare, che “magari mi riesce subito..”

In realtà come in tutti gli sport, anche in questo c’è bisogno di fermarsi, leggere e capire prima di intraprendere La forza di trazione esercitata da un’ala da kitesurf può essere veramente esplosiva: un aquilone, infatti, è in grado di proiettare in un batter di ciglia un rider di 80 kg. ad un altezza di 10 m. Conviene quindi conoscere i concetti di “finestra di volo” e “zone di potenza” per sapere sempre esattamente come volerà e quanta potenza sprigionerà il vostro kite a seconda della posizione in cui lo porterete.

FINESTRA DI VOLO
Per “finestra di volo” s'intende la superficie lungo la quale si muove il nostro aquilone ed ha la forma di un quarto di sfera. La posizione che assume l'aquilone all'interno di tale area ne determina la potenza e quindi la trazione che esercita sul kiter. Ora, immaginate di vedere il kiter sulla spiaggia, con il vento che gli soffia alle spalle. L'aquilone può volare solo davanti a lui e ovviamente non vola dove vuole, ma resta sempre alla stessa distanza dal kiter: questa distanza è determinata dalla lunghezza delle linee. Immaginate ora di essere giganteschi e di prendere in mano l'aqui­lone e, tenendo le linee in tensione, di fargli compiere prima un semicerchio sulla spiaggia e, successivamente, di fargli compiere un semicerchio in aria al traverso del vento sopra la testa del kiter. Quelli che avete disegnato sono i confini della “finestra di volo”. E' intuitivo capire che questi due semicerchi racchiudono un quarto di sfera.

ZONE DI POTENZA
Per quanto riguarda le “zone di potenza”, bisogna premettere che esse implicano la trazione esercitata dal kiter, che logicamente cambia a seconda della sua posizione nella “finestra di volo”. In linea generale la trazione del kiter varia in maniera continua, ma per comodità si identificano TRE “zone di potenza” crescente: la zona neutra (o bordo finestra); la zona di aumento potenza e la zona di massima potenza (o power zone).

A seconda della trazione di cui si ha bisogno per navigare, cambiare direzione, partire, manovrare e strambare, bisogna portare il kite nella zona di potenza adeguata. Non si può a questo punto non parlare di due fondamenti della scuola di kitesurf e sono: il “bordo finestra” e il “centro finestra”. Il primo è il limite sopravento della fine­stra di volo, ed ha la forma di un semicerchio che passa sopra la testa del kiter a novanta gradi rispetto alla direzione del vento. La lun­ghezza dei cavi ne determina la dimensione reale. Il punto zero (detto anche zenit) si trova sopra la testa del kiter, mentre il punto 90 (grado Q) coincide col terreno. Ovviamente, c'è un punto 90 sulla sinistra del kiter e uno sulla destra. In qualunque punto di questo semicerchio l'aqui­lone si trova nella posizione di minima potenza, poiché la sua superficie è parallela alla direzione del vento e quindi quest'ultimo lo attraversa senza incontrare troppa resistenza L’aquilone non può volare oltre questo limite, cioè più sopravento del bordo finestra. Potrà invece volare lungo questo perimetro, passan­do da destra a sinistra e viceversa, senza gene­rare potenza se non quella minima richiesta per galleggiare e non cadere In realtà quanto più forte è il vento, tanto più il bordo finestra coincide con questo semicer­chio teorico, mentre più il vento è debole, tanto più il bordo finestra si sposta all'interno della finestra di volo, perché il kite avrà bisogno di potenza maggiore per sostenersi. Questo è anche il motivo per cui il quarto di sfera è solo la forma teorica della finestra di volo, che nella realtà risulta più piccola a secon­da dell'intensità del vento. La massima potenza di trazione la si ottiene quando l'aquilone è a “centro finestra”, cioè esat­tamente sottovento al kiter con le linee che for­mano un angolo di 45° rispetto all’ acqua. Quando fate volare il vostro kite dal “bordo fine­stra” verso il “centro finestra”, otterrete un aumen­to progressivo delle potenza generata dal vento. Questo accade perché il vento incontra l'aqui­lone con una direzione sempre più perpendico­lare, consentendogli di opporre maggiore resi­stenza e quindi generare più trazione. Per inciso, maggiore è la lunghezza delle linee e più il kite riesce ad incrementare la sua potenza. Nell'utilizzo giornaliero del kite sapere come funzionano le zone di potenza della finestra di volo ci può essere di grande aiuto in tutte le situazioni e specialmente in quelle di decollo e di atterraggio dell’ala. Se non si hanno chiari i concetti sopra citati, si rischia di far decollare o atterrare il kite in piena potenza, con l'impossibilità fisica di gestirne il controllo. Per queste operazioni infatti si deve utilizzare esclusivamente il bordo finestra, dando preferenza a quello (destro o sinistro) che si trova orientato verso il mare (sempre che la direzione del vento ne consenta la giusta direzione), di modo che, in caso di decolli acci­dentali, nel peggiore dei casi atterrerete in acqua e sul “morbido!”. Un errore comune è quello di portare il kite allo zenit subito dopo il decollo dell'ala. In questa posizione si ha la sensazione che l'ala tiri di meno che negli altri punti del bordo finestra. In realtà questa posizione è molto rischiosa per­ché, in caso di vento rafficato, l'aquilone tende a superarvi e, in caso di vento debole, a ribal­tarsi per mancanza di sostegno. Inoltre in questa posizione il kite genera una depressione sulla curvatura superiore dell'ala che può dar luogo a una trazione verticale (le curvature delle ali degli aerei hanno il medesimo effetto) che vi solleverà da terra. Meglio quindi utilizzare altri punti del bordo fine­stra (per esempio a 45°) per tenere il kite prima e durante l'ingresso in acqua. In fase di partenzadall’acqua, poi, è necessario modulare l'in­gresso dell'ala nella zona di potenza nel momento giusto in modo da non essere ribal­tati in avanti per troppa trazione (zona di massi­ma potenza) oppure non riuscire a partire per troppa poca potenza (bordo finestra). Scegliete la zona di potenza giusta a seconda di ciò che state per fare e dell'intensità del vento. Una volta riusciti a partire si alterneranno zone neutre a zone con potenza maggiore in base al vento, ai buchi, alle raffiche, e alle diverse andature. Ad esempio, durante una strambata il kite dovrà uscire da una zona di trazione con potenza elevata (caratteristica della bolina) per passare in zone di potenza minore così da poter allascare progressivamen­te; quindi passerà brevemente per la zona neu­tra durante la poppa e il cambio di mura, e tor­nerà progressivamente in zone di potenza fino alla bolina successiva. Apprese queste nozioni basilari ricordate sempre di avere ben chiare le dinamiche per poterle in un secondo momento sperimentare da voi. Occhio alla raffica e buona planata!!
“FINESTRA DI VOLO”, “ZONE DI POTENZA” PER SAPERNE DI PIU’
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