La virata tack

16-05-2007
Didattica
Una cosa importante da valutare prima di entrare in acqua, consiste nell’osservare la reale direzione del vento, questo perché il vostro primo obiettivo consiste nel cercare la ZONA SICURA, cioè uno specchio d’acqua che si trova verso l'origine del vento rispetto alla BASE DI PARTENZA, facendo eccezione ovviamente per i venti che soffiano da terra.

In parole più chiare, se il vento soffia da Nord e state entrando in acqua, poniti l'obiettivo di raggiungere uno specchio a Nord della base di partenza conducendo andatura di bolina e unendo più bordi sia in un verso sia nell'altro proprio a disegnare una sorta di zig-zag ed ecco che la virata sarà fondamentale.Questa tecnica sarà molto importante nel caso in cui il vento soffia al traverso della zona di partenza, infatti, questo eviterà di farti ritrovare nella scomoda posizione di sottovento dopo aver perso metri d'acqua dalla zona di partenza (scarrocciare) e dover a tutti i costi risalire per tornare a terra, cosa che in caso di un aumento improvviso del vento è sempre molto faticoso e impegnativo. Infatti, una volta raggiunta la ZONA SICURA, anche se ci sarà un aumento improvviso del vento o sarai particolarmente stanco, riuscirai a rientrare alla base sfruttando semplicemente la corrente d'acqua che il vento provoca in superficie.Come potrai notare nel grafico a lato, appena entri in acqua ti consiglio di evitare andature portanti come il LASCO o GRAN LASCO (andatura in rosso) che ti porterebbero inevitabilmente sottovento rispetto alla base di partenza.La virata, come spesso capita nel windsurf è sottovalutata dai principianti offrendo poco spazio nell'apprendimento dettagliato, mentre va tenuto presente che si tratta di una manovra che con le sue varianti più spettacolari, rappresenta un obiettivo da raggiungere a tutti gli effetti in termini di navigazione a vela.

Per un principiante questa manovra, è fondamentale poiché offre non solo la possibilità di cambiare mura (direzione) quando partiamo dalla spiaggia e vogliamo ritornare a terra, ma in particolare ci fa avvicinare sempre di più a quella che è la zona d’origine del vento.Molto importante è la fase iniziale della manovra, cioè avere ben chiaro in mente ciò che si deve fare.In andatura di bolina assicuratevi d’avere spazio disponibile alle vostre spalle, state dritti con la schiena e le ginocchia leggermente piegate con il petto rivolto verso la vela, rivolgi lo sguardo oltre la spalla verso il senso di marcia ed evita di restare a guardarti le mani o la vela come nell'immagine, ciò non ti permetterà di capire quando sarà il momento opportuno di cambiare mura. Mentre cominci ad ORZARE lentamente, scarica anche il peso del corpo verso prua piegando in modo accentuato il ginocchio (destro in foto) verso prua, creando un equilibrio tra i due pesi-forza che si oppongono sulla tavola, quindi rig verso poppa e peso del corpo a prua.

A questo punto la tavola è in stallo, cioè ferma fino a quando non cambieremo posizione sulla tavola ruotando con i piedi intorno al piede d'albero, e si trova esattamente in linea con la prua al vento (vedi grafico).Ora viene il bello!Non affrettarti a cambiare posizione sulla tavola ma fai in modo che la tavola STRAORZI! Che cosa vuol dire?!

In sostanza dobbiamo fare in modo che la prua della tavola si porti in posizione rispetto al vento in modo tale da avere già la direzione del nuovo bordo, cioè deve passare attraverso il vento. Come potrai notare nel grafico (tavola rossa), a differenza di quello precedente, la prua della tavola non è esattamente contro vento ma si trova gia nell'altro senso di marcia, ma come si fa....Basta cazzare ulteriormente la vela prestando attenzione a mantenere costantemente il braccio della mano dell'albero sempre dritto. Cazza la vela fino a quando non fai toccare la balumina della vela sullo stinco della gamba di poppa come vedi nella foto in alto e spingi la stessa poppa con il piede posteriore, noterai che la tavola tenderà a ruotare ulteriormente oltre la posizione di stallo all'orza. Momento in cui andrà effettuata la rotazione intorno all'albero per partire verso la nuova direzione. Ecco che in questo momento potrai effettuare la rotazione intorno al piede d'albero prestando attenzione a non passeggiare troppo lungo il bordo della tavola, ma prova ad effettuare un piccola piroetta con i piedi il più possibile vicino al piede dell'albero, magari se fai scivolare le piante dei piedi sulla coperta, la cosa sarà più semplice. Ricorda di fare sempre il tutto mantenendo sempre una posizione dritta del busto e le gambe leggermente piegate per attutire i piccoli colpi delle onde create dal vento contrario. Un consiglio spassionato per quanto riguarda le mani, non incrociare mai le braccia per afferrare il boma, anzi come vedi nella foto in alto, la mano che tiene l'albero ben saldo è ancora la stessa che hai utilizzato nella fase iniziale della manovra, ora durante la tua rotazione intorno all'albero, cambia mano e afferralo in modo convinto.Come potrai notare nella foto a lato, abbiamo completato la rotazione sulla tavola e ci ritroviamo con la nuova mano di prua che impugna l'albero sulle nuove mura.

A questo punto è importantissimo poggiare e cazzare la vela delicatamente in modo tale da riprendere l'andatura verso il nuovo bordo.Presti attenzione durante la poggiata, mantiene sempre dritto il braccio dell'albero leggermente verso l'acqua davanti a te, questo eviterà che il vento ti spinga in faccia la vela facendoti cadere sopravento.Questo è il tipico errore di chi sta imparando la virata cioè poggia la vela cazzandola con entrambe le braccia, questo non permette al vento di spingere la superficie velica sulle nuove mura, ma resta intrappolato dall'altra parte dandoti la sensazione di spingertela contro.Quindi cazza la vela con il braccio di poppa e distendi per bene quello di prua favorendone una leggera inclinazione sottovento. Infine occhio ai piedi, facciamo un leggero passo indietro in modo tale da ritrovarci in posizione base d’andatura con il piede anteriore rivolto verso il senso di marcia e quello posteriore a 45° e non dimenticare di ruotare il busto...in andatura il petto non guarda la vela. Ciao e alla prossima!

HANGLOOSE AND HAVE A GOOD WIND
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