Come scegliere l'attrezzatura giusta da windsurf
21-06-2010Didattica
Se i veri "capi" escono sul lago con tavole dai 240 ai 265 centimetri di lunghezza, ormai i principianti non saranno da meno. Bastano 2 metri e 80 per provare la sensazione di planare sull'acqua in tutta sicurezza e facilità.
Il peso si è ridotto incredibilmente, nuovi materiali e tecnologie di costruzione fanno sì che la vostra prima tavola possa pesare 12/14 chili (7chili per una tavola top). Lo stesso dicasi per le vele, i nuovi materiali non si allungano sotto sforzo né assorbono acqua. Alberi e boma, in carbonio, e a diametro ridotto consentono anche ai più esili di divertirsi a lungo in acqua senza fatica.
Sui nostri laghi le discipline più amate dai windsurfisti sono il Freeride (lunghi bordi in tutta spensieratezza con attrezzatura facile e più o meno veloce a seconda se si predilige la manovrabilità o le prestazioni vedi, il Race o Formula (nessuna manovra, bordi velocissimi con traiettorie estreme di bolina o poppa, con attrezzatura specifica, vele e tavole grandi ed estremamente tecniche) e infine il Freestyle (serve un po' di vento in più e grande scioltezza, tavole e vele più piccole possibili vedi, magari lente per navigare su bordi cortissimi, ma perfette per manovrare e saltare anche su ondine da 20 centimetri.).
Per le giornate classiche con i venti termici tipici dei nostri laghi l'attrezzatura ideale può essere così riassunta:
· Freeride: sui laghi può bastare una tavola sui 130/140 litri e un paio di vele sugli 8 e 6 metri quadrati
·Race/Formula: una sola tavola da 170 litri di volume e un paio di vele da 12,5 e 8,5 metri quadrati
· Freestyle: una sola tavola da 95/110 litri di volume e un paio di vele da 6,3 e 5,8 metri quadrati Se invece siete sui laghi in una giornata dove il vento soffia veramente forte (e non è così raro) allora vi consigliamo tavole sugli 85 litri di volume con vele che possono scendere, a secondo delle condizioni, anche a 4 metri quadrati.
Con i materiali moderni possono cominciare anche i bambini a partire dai 5 anni d'età, ma è d'obbligo rivolgersi alle scuole specializzate per usare l'attrezzatura più adatta alle loro caratteristiche morfologiche. Da non trascura poi l'utilizzo della muta nei periodi più freddi.
I più "radicali" escono in acqua in ogni periodo dell'anno, ma fino a Marzo sono d'obbligo oltre alla muta semistagna anche calzari e guanti. Ben diversa è questa stagione dove con un costume o una mutina corta sarete perfettamente a vostro agio. Per il kitesurf l'attrezzatura è completamente diversa. Le tavole sono molto più piccole (170/180 centimetri per i principianti e fino a 130 per gli avanzati) e le ali molto più grandi delle vele da windsurf.
Normalmente si usano ali da 15/18 metri quadrati per le brezze più leggere e mai più piccole di 7/8 metri quadrati se il vento è forte.
In pochissimi anni l'attrezzatura da kitrsurf si è evoluta rapidamente. Le ali moderne sono quasi tutte a struttura gonfiabile (basta una pompa da canotto) per non affondare e rimanere "in forma" anche quando cadono in acqua. I cavi che partono dall'ala si chiamano linee, sono 2 vedi "Ala da kite principanti.jpg" sulle ali da principianti e 4 su quelle più performanti, sono lunghi 25/30 metri e si collegano ad una piccola barra che sta nelle mani del kiter.
Per fare kitesurf in piena sicurezza vengono montate diverse "sicurezze" che hanno il compito di depotenziare o addirittura abbandonare l'ala in caso di pericolo. Come per il windsurf, la tavola ha delle "staffe" (strap o binding) per consentire al kiter di non perderla in navigazione.
Ma la forma della tavola stessa sta abbandonando quella tipica del windsurf (seppur in formato ridotto) per avvicinarsi sempre più a quella di uno snowboard. La differenza nella tecnica di conduzione è notevole, significa non dover più cambiare la posizione dei piedi, indipendentemente dal "lato" su cui si naviga. Sia il kitesurfer che il windsurfer navigano "attaccati" al boma/barra grazie ad un trapezio, una fascia munita di gancio da indossare in vita.