Come si trasporta il proprio rig da windsurf in acqua
16-03-2010Didattica
Un windsurf può essere agevolmente sollevato da chiunque e facilmente trasportato sul tetto di un'automobile. A questo proposito è bene ricordare che le barre porta-tutto, opportunamente imbottite, sono le più usate dai surfisti.
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NB: occhio al carico sporgente. Va segnalato con apposita tabella! |
Il trasporto dalla spiaggia all'acqua dei windsurf tradizionali avviene sempre in 2 momenti: si trasporta la vela e successivamente la tavola, procedendo al loro aggancio direttamente in acqua (fig. a e b). Con materiali più leggeri si procede generalmente al trasporto contemporaneo dello scafo e della vela già agganciati. Esistono modi diversi a seconda della lunghezza delle tavole. Le più lunghe (330 cm - 305 cm) vengono sollevate afferrando con una mano la pinna o uno dei fermapiedi posteriori alzando così la poppa in modo da sfiorare con la prua il terreno, mentre con l'altra si afferra l'attrezzatura per l'albero all'altezza del boma o per il boma stesso, lasciandola fileggiare liberamente (fig. c). |
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Per favorire lo slittamento dello scafo sulla sabbia, occorre inclinarlo verso il bordo esterno. Questa operazione viene effettuata solo in presenza di spiagge sabbiose, mentre nel caso di rive rocciose o ghiaiose lo scafo e l'attrezzatura vanno portati in acqua separatamente. Molto più semplice è l'operazione con tavole sotto i 3 metri. Dato il peso ridotto possono essere trasportate agevolmente, sollevando tavola e rig insieme. Il modo migliore consiste nell'afferrare con una mano il fermapiedi anteriore, appoggiando la vela sulla testa e tenendo l'albero appena sopra o sotto il boma. Affinché la vela non prenda vento e non si capovolga è necessario mantenere l'attrezzatura con l'albero posto in direzione del vento (fig. d). Un altro sistema, meno usato del precedente, consiste nel tenere sopra la testa sia la vela che la tavola rovesciata, in modo da poggiare con la strap sulla vela (fig. e). |