Test Tabou Pocket Wave 93 e 85 2014
18-03-2014Boards
Primo sguardo
Inutile dire che anche quest’anno la grafica si fa notare. Di particolare effetto il carbonio in coperta che si intravede tra la grafica policroma sullo sfondo scuro e ancor piu' sulla poppa dove la trama e' piu' evidente. Distogliendo gli occhi dalla grafica la tavola, nonostante il volume notevole, appare molto compatta e bilanciata. Dopo due anni con il medesimo shape, quest’anno nella zona di poppa si scorge la grande novita': i wingers. I wingers, a differenza di quelli molto evidenti adottati per il cugino 3s, sono stati appena accennati, tanto che nelle foto viste in rete e sul catalogo Tabou non erano percepibili sebbene descritti. Questa soluzione impiegata per “smagrire” la poppa e rendere la tavola maggiormente manovrabile, mi vede particolarmente entusiasta, in quanto pur non pregiudicando il comportamento generale si conferisce alla tavola vivacita' e brio decisamente necessari tra le onde. La linea scoop rocker, ma nel complesso tutto il resto dello shape con il doppio concavo e la leggera V sotto la poppa di tipo swallow tail, hanno subito solo piccoli adattamenti per assecondare l’introduzione dei sucitati wingers. La dotazione e' in perfetto stile Tabou con i comodissimi pads, le funzionali strap e le ottime pinne zinger che io, dato il mio peso leggero ho sostituito con delle Mauiultrafins molto piu' corte.
POCKET 93 Misure 233 x 61 – 7,1 Kg
Range Vele (4.5~6.4) Pinne: Zinger – Ant. 2 x 11 Slot Box – Post. 1 × 18 UsBox Costruzione: Flex Light Carbon Kevlar Construction
La prova in acqua e' avvenuta nella classica condizione per cui la tavola e' stata concepita: vento rafficato e molto leggero dal side al side-on con onde sul metro molto lente e poco potenti, teatro della prova Campomarino a sud di Termoli. Opto per l’assetto trifin, data la presenza di onde, e abbino la nuova Ezzy Panther Elite II (2014) Nonostante la vela decisamente piccola rispetto agli altri rider del mio peso, che avevano optato per le 5,7, sin dal primo bordo in uscita noto che l’abbinamento con la tavola e' talmente perfetto da compensare quel deficit di potenza rispetto agli altri riuscendo incredibilmente a planare pur avendo posizionato le pinne in una configurazione che predilige la manovra all’andatura (pinne anteriori e posteriore piuttosto avanzate e ravvicinate). Il comportamento in andatura della tavola di poco si discosta da quello del modello precedente per quanto di buono conoscevo in termini di planata rapidissima e accelerazione ma cio' che veramente si evidenzia e' la maggiore duttilita' nei turns con raggi di curva sensibilmente ridotti grazie alla poppa piu' stretta ed ai nuovi rails che consentono nel contempo un maggiore controllo in manovra ed una maggiore propensione a far indirizzare la tavola molto piu' verticalmente. Sempre grazie ai nuovi rails sono migliorate anche le doti di bolina. I 93 litri di volume sotto i piedi non si sentono particolarmente.
POCKET 85 Misure 231 x 59,5 – 6,8 Kg
Range Vele (4.2~6.1) Pinne: Zinger – Ant. 2 x 11 Slot Box – Post. 1 × 17 Us Box Costruzione: Flex Light Carbon Kevlar Construction
La prova in acqua e' avvenuta in una giornata per cosi' dire “marginale” . Vento piuttosto teso da 5,3 e onde di un metro, un metro e mezzo molto corte e irregolari. In affiancamento al Da Curve 75 da un paio d’anni avevo optato per il Pocket 93 per poterlo utilizzare sia in queste condizioni, dove una tavola da freestyle sarebbe stata inutile, che in estate con l’acqua piatta in configurazione single data la mia poca propensione alla disciplina freestyle. Devo dire che avevo sempre trovato soddisfatte le mie aspettative sebbene pagassi un pelino dazio, in termini di manovrabilita', tra le onde dato il mio peso leggero di 65 kg . Proprio questa limitazione mi ha indotto a provare anche l’85. Considerando che anche in estate la mia vela piu' grande e' la 5,3 il litraggio inferiore avrebbe potuto continuare a soddisfarmi nel piatto ma a farmi divertire maggiormente con le onde anche di maggiore dimensione. La tavola si dai primi bordi con la mia nuova Gaastra Manic 5,3, non ha deluso le mie aspettative. A fronte di una differenza di galleggiabilita' quasi impercettibile il guadagno in manovrabilita' e brillantezza e stato impagabile. Bottom turn chiusi senza grandi pressioni e surfate gratificanti nonostante le condizioni poco inclini al divertimento. Mentre molti riders si lamentavano della pessima qualita' delle onde e del vento rafficato io tornavo a riva con il sorriso sulle labbra perche' ad ogni bordo riuscivo ad impattare il lip appagandomi. Rispetto al 93 ho riscontrato uno spunto in planata assolutamente identico ed un’accelerazione e velocita' di punta un pelino piu' elevati. Per i pesi minimi come il sottoscritto mi sento di consigliare questo litraggio come tavola estiva di ripiego o come wave grande scendere di un ulteriore misura.
Conclusioni
Riprendendo quanto ho scritto l’anno scorso il Pocket e' una tavola molto accessibile e divertentissima. Molto sfruttabile nei nostri mari quando le condizioni farebbero passare la voglia di uscire con materiali piu' "estremi". Volendo trovare un lato negativo, per chi come me opta per un assetto “riding oriented” quindi con pinne molto avanzate e ravvicinate, e' da ricercare nella sensazione di percepire una certa penalizzazione in accelerazione specialmente nel 93 litri. Caratteristica che sparisce in assetto monopinna.
Mi sento di consigliare per chi pesa intorno ai 65 kg l’85 litri come tavola estiva o di ripiego per poi scendere di una misura se si ha bisogno di una tavola wave grande “dedicata, viceversa, chi pesa oltre 70 kg. optera' per il 93 litri. E' bene ribadire che le mie sono considerazioni di un utente "normale" che pratica questo sport nel tempo libero con passione quindi senza alcuna velleita'.
Grazie come sempre a WHITE REEF DISTRIBUTION .
Paolo De Angelis windspirit staff