EZIO FERIN ELETTO PRESIDENTE INTERNAZIONALE DELLA CLASSE ALOHA
24-10-2004Competizioni
Ma l'assemblea aveva anche un secondo obiettivo, quello di rinnovare il Direttivo, escludendo alcune persone che svolgevano una funzione ingessante, quando non di vero e proprio boicottaggio del lavoro internazionale. Abbarbicandosi ai cavilli statutari, il presidente in carica, il francese Marc Cardon, si è rifiutato di dimettersi, accettando solo di confermare le tre persone che erano state cooptate alla riunione di Londra in gennaio, tra le quali lo scrivente e accettando, bontà sua, che la scelta del presidente internazionale fosse demandata a una successiva consultazione per email tra i componenti il Direttivo. Dopo l'assemblea in terra di Bulgaria il Direttivo risulta composto da due inglesi (Ceri Williams ed Helen Cartwright), da due francesi (Marc Cardon e Didier Flamme), da due italiani (Ezio Ferin e Marco Rossi) e da una spagnola (Deborah Powell).
La richiesta di dare seguito, in settembre, alla votazione per la nuova presidenza, ha trovato ulteriori resistenze in Marc Cardon, che aveva chiesto di rinviare il tutto alla scadenza naturale di tutto il Direttivo, prevista per il 2005. Ma, grazie al fattivo supporto dell'IWA, è stato eseguito un preciso mandato assembleare, e la votazione tramite email ha avuto luogo a inizio ottobre. Ezio Ferin è stato così eletto Presidente Internazionale della Classe Aloha, mentre Marco Rossi è stato nominato Vicepresidente, servizio che condivide con Ceri Williams. A Helen Cartwright il ruolo di delegato tecnico.
Ci attende ora un compito non semplice, quello di ridare smalto a una classe, la Aloha o Under 15 che dir si voglia, che ha avuto momenti di gloria, ma necessita di una concreta e duratura ripresa dapprima in alcune nazioni europee (pensiamo per esempio all'Austria, alla Germania, alla Svizzera, alla Polonia) e poi anche in Asia e in America, dato che in futuro i titoli mondiali saranno validi solo con la partecipazione di almeno dieci nazioni di tre continenti(e l'ISAF vigilerà sullo status delle classi). Da parte nostra, fedeli a un progetto ormai decennale di trasparenza e massimo di informazioni per i soci, utilizzeremo questo canale per raccontarvi gli sviluppi della situazione.
In conclusione, questo il messaggio di saluto che Ezio Ferin ha rivolto ed è contenuto nel sito internazionale della classe Aloha:
"E' sempre difficile iniziare un messaggio ufficiale di saluto, ma fortunatamente un amico mi ha trasmesso una email che conteneva un'osservazione di Paul Elvstrom: 'E' molto più duro costruire la struttura di una classe che progettare una nuova imbarcazione'.
Quest'estate in Bulgaria sono stato il responsabile del test di valutazione delle nuove attrezzature per la classe Aloha. Non ho dovuto progettare una nuova tavola e un nuovo rig, ma solo esprimere dei giusizi. E vi assicuro che questo compito non è stato facile, anzi è stato un lavoro molto duro.
Ora sono stato eletto Presidente della Classe e sono molto contento che mi abbiate accordato tale fiducia. Mi sento avvolto in emozioni contrastanti. Da un lato sono fiducioso, perché sono circondato da persone molto motivate; sotto un altro punto di vista sono felice perché paesi come l'Austria, il Regno Unito e la Germania hanno mostrato sin da subito un grande interesse per la nuova attrezzatura; ma sono anche teso perché conosco bene il duro lavoro che mi aspetta. Come ha detto Paul Elvstrom, non è facile costruire una classe!
Il nostro primo obiettivo è di inquadrare con chiarezza quale sia il nostro ruolo nel mondo del windsurf. Questo scopo significa lavorare perché la classe abbia una diffusione mondiale e si consacri a costruire progetti di regata per ragazzi e ragazze con meno di 15 anni che incontrino le loro ambizioni di potere, un giorno, competere nella regata olimpica. La nuova tavola che è stata scelta si adatta perfettamente a questo obiettivo, come è stato citato anche nel documento sui test per le tavole olimpiche.
Sono certo che la chiave per il successo della classe sia soprattutto il nostro desiderio di cooperare, mantenendo una stretta adesione ai nostri principi basilari, lavorando in stretta collaborazione con Bic Sport, mantenendo una rete di buone relazioni con le associazioni nazionali di classe in tutto il mondo, e lavorando sodo per affrontare le sfide che ci sottopongono le realtà del presente e del futuro.
Mi auguro in particolare di creare grandi regate in cui ogni concorrente possa divertirsi molto e stringere intensi rapporti di amicizia.
Ezio Ferin"