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Lanzarote

08-01-2006
Viaggi
Spain > Canary Islands > Lanzarote
Lanzarote è sicuramente l’isola più selvaggia delle canarie. Il rapporto uomo-natura si mantiene ancora molto solido e, escludendo puerto del Carmen e Arrecife, l’isola è caratterizzata da paesini di poche case (tutte rigorosamente bianche) sparse qua e là su un territorio a dir poco lunare. Ma partiamo dall’inizio… Con un po’ di fortuna e soprattutto essendo disposti a partire all’ultimo minuto, si trovano dei charter da Milano Malpensa organizzati da vari tour operator per poche centinaia di euro (di solito tra 150-200euro, con tavole +100 euro circa).

Ovviamente lì poi bisogna arrangiarsi, ma vi assicuro che non è un problema trovare una sistemazione per 15/20 euro al gg e una macchina a noleggio (fondamentale!) anche a meno di 100 euro alla settimana. Se partite alla cieca come noi scoprirete solo in aeroporto che il paese dove si atterra è Arrecife, che si trova a metà della costa est dell’isola, ovviamente la parte opposta rispetto alla zone degli spot. Noleggiando immediatamente una macchina e attraversando tutti i paesini tristi nel mezzo dell’isola si arriva nel giro di un’oretta nella zona di FamaraLa Santa. Qui sta a voi decidere dove sistemarsi: La Santa ha una concentrazione maggiore di spot ma qui il localismo regna sovrano mentre Famara è molto più accogliente per gli “stranieri” e sporattutto se vi recate nel surf Shop locale San Juan parlerete con Juan ,un personaggio da fumetto che provvederà lui a sistemarvi in una delle sue tante casette sparse qua e là per il paese.

Se arrivando in questo lato dell’isola vi sentirete spaesati non vi preoccupate, non avete ancora visto niente: la vita non solo notturna ma anche diurna non esiste! Gli unici contatti sociali che avrete saranno quelli con i ristoratori e se siete fortunati con qualche vicino di casa! A questo punto starete pensando: “ma chi me lo fa fare ad andare a Lanzarote?!!” Bene allora passiamo alle note positive: le onde. Personalmente paragonando Fuerteventura a Lanzarote posso dire che quest’ultima come dimensione, qualità e frequenza di onde è una spanna sopra. Se siete fortunati ma davvero fortunati potete imbattervi in una settimana di scaduta con mare piatto e set di onde anche di due metri molto distanziati tra loro. A questo punto però si presenta il problema del sovraffollamento degli spot: se volete evitare i local ed il clima “teso” in acqua entrate la mattina all’alba o comunque mai dopo le 17, ora in cui tutti smettono di lavorare e ovviamente si dedicano all’unico divertimento sull’isola.

Se fate i mattinieri potrete surfare negli spot migliori dell’isola la mattina prendendo onde da favola e farvi un’altra session nel pomeriggio negli spot meno frequentati come lo spiaggione di Famara. Veniamo alle condizioni meteo: l’atlantico si sa è capriccioso e incostante. Si passa in un attimo da giornate piatte a giornate con tre metri e passa o vento duro da mare.A questo punto diventa fondamentale soprattutto in caso di vento forte da nord conoscere e scegliere lo spot adatto. L’inverno ha una qualità e frequenza d’onda sicuramente maggiore rispetto alle altre stagioni.Tuttavia a volte vi troverete a fare le foto dalla spiaggia quando diventa troppo grosso. D ’estate le swell sono assolutamente occasionali: sconsiglio a chi si muove solo per le onde a recarvisi in questa stagione…se avete invece altre esigenze come fare i turisti oppure visitare l’isola allora il discorso cambia. Muta: d’inverno 3/2 rigorosamente! Primavera estate una shorty è l’ideale, stringendo i denti anche in condizioni di vento forte.

Veniamo agli spot:

Playa de Famara: è lo spiaggione che si vede entrando a Famara è impossibile non trovarlo! Presenta diversi picchi dx e sx tutti di scarsa qualità dato che la maggior parte delle onde tendono al close out. Le uniche onde buone che ho visto sono state quando saliva la marea: un metro e mezzo due che in partenza dava una buona spinta e permetteva di acquisire velocità per superare la sezione che chiudeva. Il fondale è interamente sabbioso, l’acqua ha un colore fantastico ma potete rimanere col leash avvolto nelle alghe in giornate particolari.No localismo per principanti è ottima. Consiglio di entrare nel mezzo della spiaggia si fa una destra carina ogni tanto.

La graciosa: spot che si trova sull’omonima isola.Per sentito dire è lo spot più impegnativo sconsiglio di andare a meno che non siete dei Pro.Sarete soli in acqua.

San Juan: un’onda FANTASTICA! Anche qui non avrete problemi nel tovarla. Giunti a Famara prosegiute costeggiando sullo sterrato la costa verso sud vi troverete di fonte a un picco fantastico (come è successo a noi).Non esitate! Anche se non c’è nessuno lanciatevi in acqua e gustatevi fino in fondo questa sinistra lunghissima: in partenza è molto potente e tende a tubare, ma dopo la spinta iniziale dovrete essere bravi a superare la sezione più floscia che dura pochi metri dopo di che vi troverete un’autostrada da cavalcare fino a riva dove avrete 30 cm d’acqua e una lunga sbracciata da fare per risalire. Nelle buone giorntate la sinistra è lunga 300 mt mentre la destra è buona solo in partenza poi muore. Regge abbastanza il mare attivo, nelle buone giornate è piena di local, e il fondo è di roccia ma non pericolosissimo.Puà capitare sotto riva di sbagliare una duck e rompere la punta della tavola contro gli “scimpanzè” pelosi sul fondo ma anche nei wipe out più duri non avrete problemi col fondale. Entrate a sinistra dalla spiaggia e dirigatevi verso il picco tenendo la sinistra. Nell’uscire occhio agli scogli taglienti. Passando per il Club La Santa prima di entrare in paese guardate sulla destra li sono situati tutti gli spot principali.

Morro Negro: la destra che costeggia la baia. Se c’è mare grosso non potete non vederlo: vedrete delle pareti di acqua mostruose che si scagliano contro la punta più esposta del golfetto per poi srotolarsi per 200 metri e oltre fino all’interno. L’onda è molto potente ma non impossibile.Se partite sulla spalla andate via tranquilli se invece partite sul picco vi aspetta una bella partenza verticale davanti alle rocce. Quand’è grosso, il rumore e la potenza delle onde sono impressionanti.Lo spot è l’unico dell’isola che ha vento laterale, quasi offshore quando soffia da Nord Est.Se non siete allenati evitate di uscire. Le onde, con mare attivo, non danno tregua sono una dietro all’altra e una più grossa dell’altra.

La Santa: lo spot principale dell’isola affianco al morro negro quand’è piccolo è l’unico a lavorare fa destra e sinistra su roccia tagliente e i local sono molto incazzosi. Se c’è un po’ di gente in acqua non entrate, parola di Juan. Quando è enorme è impraticabile ma se ci si sposta più verso l’interno, la destra che prima rompeva al morro negro diventa incredibilmente una sinistra altrettanto lunga ma molto più piccola. Qui c’è sovraffollamento nelle giornate big soprattutto di BodyBoards. Vi sono altri spot come El Quemao di qualità mondiale ma molto duri sempre su roccia e altri spot molto meno belli… onestamente pensiamo di aver citato i più importanti sapendo di aver sicuramente omesso qualcosa.
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