Squalo 5 al largo del Brasile
08-02-2005Home
Brasile > Recife
Recife è la capitale dello stato brasiliano di Pernambuco e sviluppandosi su alcuni isolotti è chiamata la Venezia del Brasile, ma da qualche tempo anni si è conquistata una fama sinistra. La sua spiaggia Praia de Boa Viagem è flagellata dagli attacchi di squali famelici che dal 1992 hanno attaccato 47 volte provocando 16 morti e mutilando coloro che sono riusciti a sopravvivere.
«Stavo facendo surf a 15 metri dalla riva quando uno squalo è apparso sotto di me», ricorda Mario Cesar. «Ho provato a colpirlo con un pugno, ma mi ha azzannato il braccio e trascinato sott'acqua. Alla fine sono riuscito a liberarmi da quella presa d'acciaio e un'onda gigantesca mi ha sbattuto sulla spiaggia». Mario ha perso il braccio. Un altro giovane, Walmir da Silva, 18 anni, è stato mutilato di un braccio e di una gamba nell'incontro ravvicinato con uno di questi mostri marini.
PARTICOLARE AGGHIACCIANTE
Il particolare agghiacciante è che Walmir era nell'acqua bassa che a malapena gli arrivava alla vita, ma la bestia è arrivata comunque. «Lo squalo mi ha trascinato sotto con una tale violenza che pensavo di morire» dice il povero Walmir, «Ma l'ho colpito sulla pinna e ho scalciato con la gamba libera e alla fine mi ha lasciato». In termini assoluti ci sono più attacchi in Florida e Australia, ma percentualmente a Recife più numerosi sono gli attacchi mortali, per la precisione uno su tre. E la spiegazione è che qui colpisce lo squalo toro, la specie più pericolosa.
A CACCIA DI CADAVERI NEL GANGE
Lo squalo toro, così chiamato per la figura tozza e il muso schiacciato, divora qualsiasi essere vivente gli capiti a tiro (uccelli, tartarughe, delfini, oltre agli umani) e vive anche nelle acque basse vicino alla riva, anche in quelle torbide e fangose. Sembra che sia goloso dei cuccioli di squalo grigio, altra specie che popola le acque basse e sabbiose. Inoltre sopravvive in acqua dolce, è stato ritrovato persino nel Missisippi a 2.800 km dalla foce. In India lo squalo toro risale il corso del Gange, dove ha ucciso molte persone, oltre a cibarsi dei cadaveri che gli indiani abbandonano alla corrente del fiume sacro.
ESTUARI CHIUSI
Apparentemente i guai della spiaggia di Recife sono iniziati quando un po' più a sud, dove per costruire il porto di Suape, sono stati chiusi gli estuari di due fiumi, luogo privilegiato dalle femmine di questa specie per riprodursi (sono più grosse dei maschi e possono superare i 3 metri di lunghezza e i 200 kg di peso e in media fanno nascere 13 cuccioli). Le le femmine si sono spostate più a nord sulla spiaggia di Recife, facendone un luogo di morte. Ora gli avvocati dell'associazione hanno citato in giudizio lo stato di Pernambuco reclamando un risarcimento per le vittime.
Tratto da: http://www.panorama.it
di: Riccardo Tomesani