Ostia, al bando le barriere anti-mareggiata
24-11-2004Home
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Ulisse Spinnato Vega
Roma, 16 novembre 2004 - Addio alle barriere di lamiera per proteggere gli stabilimenti di Ostia dalle mareggiate? Così sembra. Stamattina, nel corso dell'incontro tra amministrazione comunale e rappresentanti dei balneari, il delegato del sindaco per le Politiche del litorale, Paolo Orneli, ha annunciato: "Abbiamo individuato un percorso, concordato tra le parti, per eliminare le attuali barriere sulla spiaggia e sostituirle con altre ecocompatibili". All'ufficio del demanio marittimo di Roma si è subito deciso che le nuove strutture dovranno essere rimovibili e a carattere temporaneo.
E queste due prime indicazioni già rendono abusive il 90 per cento delle bande realizzate sul litorale di Ostia. "In realtà sono tutte abusive - ha aggiunto Orneli - in quanto nessuna di esse ha l'autorizzazione''. Il Campidoglio vuole riservare la massima attenzione al problema della visibilità del mare, una delle questioni più controverse anche nel corso del dibattito sul Pua (Piano urbano degli arenili, ndr). In base al progetto demaniale, le barriere protettive non dovranno alterare la visuale del mare, non dovranno superare i due metri di altezza rispetto al livello della spiaggia e comunque non essere superiori a un metro e dieci sul piano stradale. ''Quest'ultima è sicuramente la misura principale, importante per garantire la vista del mare a chi passeggia sul lungomare", ha sottolineato Orneli. Tutte le strutture dovranno poi consentire il libero accesso al mare. Il decalogo per la realizzazione delle nuove protezioni sarà comunque oggetto di una delibera del Sindaco di Roma mentre nei prossimi giorni l'ufficio per il demanio marittimo incontrerà le autorità della Capitaneria di Porto per stabilire l'entità delle sanzioni per i trasgressori.
Le decisioni dell'amministrazione lasciano però perplessa l'Assobalneari di Roma. Il presidente Renato Papagni commenta a RomaOne.it: "Io capisco che Orneli voglia salvaguardare la vista del mare, ma le barriere sono necessarie per proteggere le strutture e l'arenile dalle mareggiate invernali e primaverili. Noi non eravamo presenti all'incontro di oggi e aspettiamo indicazioni precise sui criteri da adottare per costruire le nuove strutture". "Nessuno ci ha ancora detto di buttare giù i bandoni esistenti - prosegue Papagni - Attendiamo anche di capire quanto costerà tutta l'operazione. Certo è che in un contesto in cui tutto va male, dalla sporcizia alla manutenzione delle strade, dai parcheggiatori abusivi alle condizioni del tessuto urbano in generale, fa strano - chiude il presidente dell'Assobalneari - vedere che la prima cosa contro cui si punta il dito sono le barriere contro le mareggiate".
Tratto da: http://redazione.romaone.it